Norme più sostenibili per la condizionalità 2016

Condizionalità
Tutte le novità del decreto di cui l’agricoltore deve prendere atto al fine di applicare al meglio la condizionalità nella propria azienda. Maggiore semplificazione nel sistema dei controlli

L’8 febbraio scorso, il ministro delle Politiche agricole ha firmato il decreto sulla condizionalità (Dm. n. 3536 del 8/2/2016 “Disciplina del regime di condizionalità e sulle riduzioni ed esclusioni per i beneficiari dei pagamenti Pac”), valido per la Pac 2016.

Il decreto aveva acquisito l’intesa raggiunta nella Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2015. Il provvedimento entrerà in vigore con la prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La condizionalità si applica ininterrottamente dal 2005 e la quasi totalità degli agricoltori ha ormai acquisito le norme e i relativi obblighi da rispettare. Anche nella Pac 2015-2020, la condizionalità continua ad applicarsi, con norme più semplificate, a cui però si aggiungono quelle ben più complicate del greening.

L’agricoltore deve prendere atto delle novità, al fine di applicare al meglio la condizionalità nella propria azienda.

La condizionalità

I pagamenti diretti della nuova Pac 2015-2020 sono disaccoppiati per l’89% del plafond, ad eccezione del pagamento accoppiato (11%). In altre parole, il sostegno è completamente svincolato dalla produzione e gli agricoltori non devono dimostrare di praticare una coltura o un allevamento.

La concessione dei pagamenti diretti, tuttavia, è subordinata all’osservanza della condizionalità, come nella vecchia Pac, ovvero all’osservanza di vincoli finalizzati alla tutela ambientale, alla sicurezza alimentare, al benessere animale ed al mantenimento dei terreni in buone condizioni.

La condizionalità è il corrispettivo del pagamento di base, come il greening lo è per il pagamento “verde” (fig. 1). In questo modo, l’Unione europea intende remunerare gli agricoltori per i benefici ambientali dell’attività agricola, in modo crescente e cumulato.

 

La normativa

Il rispetto della condizionalità è obbligatorio per il percepimento del pagamento di base, come anche per molti pagamenti della politica di sviluppo rurale, dalle indennità compensative ai pagamenti agro-climatico-ambientali. Infatti le norme della condizionalità sono contenute nel cosiddetto “regolamento orizzontale” (Reg. 1306/2013) e valgono sia per i pagamenti diretti (Reg. 1307/2013) sia per lo sviluppo rurale (Reg. 1305/2013).

Le norme della condizionalità sono previste dal Reg. 1306/2013 e sono applicate a livello di Stati membri con appositi provvedimenti nazionali. La competenza è affidata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e alle Regioni.

 

Il nuovo testo ministeriale

Il quadro normativo nazionale della condizionalità per la programmazione 2015-2020 era stato attuato, per il 2015, con il decreto ministeriale n.180 del 23 gennaio 2015.

Per il 2016, il Ministero delle politiche agricole ha ravvisato la necessità di varare un nuovo provvedimento di base, anziché procedere alla semplice integrazione del DM n.180 del 23 gennaio 2015, che di conseguenza è abrogato.

Quindi, il decreto ministeriale n. 3536 del 8 febbraio 2016 sostituisce integralmente il precedente, seppure le novità.....

 

Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 10/2016 L’Edicola di Terra e Vita

Norme più sostenibili per la condizionalità 2016 - Ultima modifica: 2016-03-10T11:58:42+01:00 da Sandra Osti

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