Comunità scientifica divisa sul convegno biodinamico di Milano

Da una parte il Politecnico è accusato di sostenere le “pratiche esoteriche”, dall’altra c’è chi sostiene l'agricoltura biodinamica nel nome della “libertà di scienza”. Appuntamento dal 15 al 17 novembre

Il convegno sull'agricoltura biodinamica che si terrà al Politecnico di Milano nei giorni 16 e 17 novembre (con introduzione nella Sala d’onore della Triennale il 15 novembre) divide la comunità scientifica. Da una parte arrivano le accuse di chi attacca l'ateneo per aver lasciato spazio a «pratiche esoteriche che nulla hanno di scientifico» e chiede al rettore di ripensarci e agli ospiti istituzionali - come il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della Triennale Stefano Boeri - di non partecipare; dall’altra invece c’è chi difende questo modello di agricoltura e, soprattutto, la «libertà della scienza».
Il convegno, promosso dall'Associazione per l'agricoltura biodinamica, sostenuto dal Fai (Fondo italiano ambiente) e patrocinato da Comune e Regione, si intitola "Innovazione e ricerca, alleanze per l'agroecologia". (programma)

Saranno presenti rappresentanti delle aziende agricole, docenti di università italiane, ricercatori di centri di ricerca italiani e stranieri e il vicepresidente della commissione ambiente del Parlamento europeo Paolo de Castro (tra gli invitati c'è anche il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio che però non sembra abbia ancora confermato la presenza).

Le diverse posizioni

A sollevare per prima la questione è stata la senatrice a vita e docente della Statale Elena Cattaneo  che, in una lettera aperta al rettore del Politecnico Ferruccio Resta si chiede come il Politecnico abbia scelto di avallare, concedendo la propria sede, «una pratica che sconfina nell’esoterismo e nella stregoneria».

Sulla stessa linea di Cattaneo anche il “Gruppo 2003 per la ricerca scientifica” che, in una lettera firmata dal presidente Nicola Bellomo «condannano» la scelta del Politecnico.
Ma non tutti la pensano come la Cattaneo e Bellomo.  A questi risponde infatti un altro gruppo di docenti e ricercatori con una lettera aperta che vede come prima firmataria Claudia Sorlini, professore emerito di Microbiologia agraria e già preside di Agraria alla Statale. Nella lettera si precisa che «il compito della comunità scientifica è comunicare, dialogare, non disdegnare la pratica del dubbio, far circolare le idee e metterle alla prova con mente aperta e senza pregiudizi».

Anche Federbio (Federazione dell’agricoltura biologica), attraverso il suo presidente Paolo Carnemolla ha preso posizione sull’argomento ricordando che «l’agricotura biodinamica, come quella biologica, è normate dal Reg. Ce 834/07 e seguenti, essendo uno dei tre sistemi di agricoltura e produzione agroalimentare che dall’inizio degli anni ’90 del secolo scorso l’Ue ha deciso di normare e promuovere nell’ambito delle politiche per la qualità e la sostenibilità del modello agricolo europeo».

 Per ulteriori informazioni sul convegno clicca qui

Clicca qui sotto per leggere:

Lettera Cattaneo al Rettore del Politecnico 

Lettera direzione Disaa

La lettera del “Gruppo 2003 per la ricerca scientifica”

La lettera aperta sostenuta da Claudia Sorlini

La lettera di Paolo Carnemolla, presidente di Federbio

 

 

 

Comunità scientifica divisa sul convegno biodinamico di Milano - Ultima modifica: 2018-11-13T16:38:00+01:00 da Alessandro Maresca

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