La Terra dei fuochi è ora di competenza del ministero dell’Ambiente

Sergio Costa, ministro dell'Ambiente
Un decreto legge passa le competenze dall'Agricoltura al dicastero del generale Sergio Costa. «Si tratta di una conquista storica per tutto il territorio nazionale - ha detto Costa - perché adesso si parla di messa in sicurezza permanente». Ma Fabrizio Marzano, presidente regionale di Confagricoltura, Campania non vorrebbe più sentire parlare di Terra dei fuochi, perché questa denominazione impone un marchio negativo sulle produzioni locali

La cosiddetta "Terra dei fuochi" è ora di interesse del ministero dell’Ambiente. Il decreto legge, che sposta le competenze su Terra dei Fuochi dall’Agricoltura all’Ambiente, è stato approvato all’indomani di un maxi incendio di rifiuti a San Vitaliano, in provincia di Napoli.

Un atto formale che trasferisce al ministero retto dal generale Sergio Costa le competenze relative non solo all’area tra Napoli e Caserta nota come Terra dei Fuochi, ma anche alla tutela idrogeologica nazionale e all’economia circolare.

Sulla Terra dei Fuochi, spiega il ministero dell'Ambiente, questo è il primo step per poter scrivere un secondo decreto sulla messa in sicurezza definitiva delle "terre dei fuochi" di tutta Italia.

Il ministro dell’Ambiente, infatti, parla di un decreto legge «Che tutti aspettavamo, non solo in Campania perché potremo finalmente fare un lavoro organico in tutto il Paese».

Perché, aggiunge, «spostare le competenze al ministero dell’Ambiente vuol dire darci la possibilità di iniziare un percorso. Si tratta di una conquista storica per tutto il territorio nazionale perché si parla di messa in sicurezza permanente, di bonifiche».

«Avrò anche la competenza della tutela idrogeologica e l'economia circolare - ha poi aggiunto spiegando che - riuso, riutilizzo, reimpiego sono i termini da cui partire per immaginare un nuovo sistema per fare impresa ambientale dando agli imprenditori garanzie per produrre bene e al cittadino la certezza che i prodotti sono sani che gli imballaggi verranno visti con uno sguardo diverso, che il prodotto verrà reimpiegato, che le materie prime-seconde potranno essere una risorsa».

«Adesso aspettiamo che il decreto legge venga convertito in legge, ma sono persuaso che il parlamento intero sia disponibile perché l’ambiente è di tutti e viene prima di tutto e non ha colore o appartenenza politica» ha poi concluso il ministro Costa.

Fabrizio Marzano

«Vorrei non dovere sentire più parlare di terra dei fuochi perché, ancora una volta, si mette un marchio negativo sulle nostre produzioni - spiega Fabrizio Marzano, presidente regionale di Confagricoltura Campania -. Il fatto che i prodotti agricoli campani siano sani è un dato acclarato - aggiunge - le nostre produzioni sono iper controllate».

«Le bonifiche sono fondamentali. Le avrebbero dovute già portare a termine ed è necessario bonificare i suoli, ma visto che il decreto legge interessa l’intero Paese credo sia necessario staccarsi dalle etichette e smettere, una volta e per tutte, di parlare di Terra dei Fuochi» conclude Marzano.

La Terra dei fuochi è ora di competenza del ministero dell’Ambiente - Ultima modifica: 2018-07-05T14:45:44+02:00 da Alessandro Maresca

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome