Merlo continua a innovare e vede il mercato in crescita per diversi anni

Paolo Merlo all'Eima International vede rosa: «Il problema in questo momento non è il mercato ma riuscire a produrre in tempi certi. Nel 2018 avremmo avuto richieste per almeno altre mille macchine. Non a caso amplieremo i nostri stabilimenti»

Merlo nel segno della positività. A Eima International il gruppo piemontese si presenta con il sorriso sulle labbra, frutto di una crescita costante e continua e di un percorso espansivo che abbraccia almeno i prossimi due-tre anni.

Sono Paolo Andreone (direttore marketing) e Paolo Merlo, al vertice del gruppo insieme a Amilcare Merlo, a presentare le novità e, soprattutto, a tracciare lo scenario di riferimento.

«Siamo davvero soddisfatti dell'andamento di mercato e di quanto stiamo realizzando. Quest'anno - rimarca Paolo Merlo (a destra nella foto a fianco) - avremmo avuto richieste per almeno mille macchine più di quelle che abbiamo prodotto. Ergo il problema in questo momento il problema non è il mercato, ma riuscire a produrre e a fare uscire dagli stabilimenti le nostre macchine, che evidentemente rispondono alle esigenze degli utilizzatori finali.

«Non a caso - continua Merlo - dopo un primo piano industriale 2014-2017, pienamente rispettato, abbiamo lanciato un secondo piano industriale che entro il 2020 dovrebbe quasi raddoppiare i nostri stabilimenti di produzione in Piemonte. In questi anni abbiamo destinato qualcosa come 140 milioni di euro in sviluppo industriale, realizziamo oltre il 90% delle macchine in casa continuiamo a destinare l'8% del nostro fatturato in ricerca e sviluppo».

Paolo Merlo si sbilancia: «Il 2017 è stato molto positivo, il 2018 lo sarà di più e credo che la crescita continuerà per almeno altri due anni».

A livello commerciale Merlo fissa in 62mila macchine il mercato mondiale dei sollevatori telescopici fra agricoli ed edili, circa 1.600 quelli del mercato Italia. Nel nostro Paese la quota di mercato è attorno al 50% per quanto riguarda gli edili e indicativamente del 30% nel comparto agricolo, area in cui la concorrenza è molto più forte.

Orizzonte Usa

Il gruppo piemontese è ormai una realtà di respiro mondiale con 600 concessionari, 55 importatori e sei filiali. E a chi gli fa notare che fra le filiali manca quella, strategici, degli Stati Uniti, Paolo Merlo risponde con dettaglio: «Il mercato Usa è complesso e per fare un buon lavoro bisogno entrarci piano piano, con costanza e progressività. Ci stiamo lavorando da tempo insieme al nostro importatore, che comunque in pochi anni di fatto ha raddoppiato le vendite. Non è escluso che proprio l'importatore possa ampliarsi ulteriormente e diventare la nostra filiale nordamericana».

I numeri della crescita di Merlo sono rilevanti anche sul fronte risorse umane. «Crediamo nelle persone e le consideriamo un vero valore aggiunto. Continuiamo a investire su di loro - aggiunge Paolo Merlo - tanto da passare dai 230 dipendenti del 1987 agi attuali 1.224».

E in questo ambito si inserisce anche il segmento formazione. Il Cfrm, il Centro di formazione di Merlo, inizialmente destinato ai soli interni al gruppo, ormai forma persone di molte altre società, Bcs, Same Deutz-Fahr e la neoentrata Emak, solo per fare alcuni esempi, e nel 2018 è stato nominato Centro di formazione dell'anno in Italia.

Turbofarmer TF 65.9

Cinque novità assolute

Sul fronte prodotti, Merlo è arrivato a Bologna con cinque novità assolute. A partire dal Turbofarmer ad alta capacità TF 65.9 da 6.500 kg di portata massima, un'altezza di massima di 8,8 metri e un motore da 170 cv.

Ai quali si aggiungono il Multifarmer MF 34.9CS da 3.400 kg di portata, 8,8 metri di altezza e un propulsore da 136 cv, e il Panoramic ad alta capacità P 120.10HM che porta l'altezza massima di 9,8 metri con una porta che sale fino 12.000 kg, grazie anche a un motore da 170 cv.

Chiudono il cerchio i nuovi piccoli Cingo M8.3EVO, attrezzatura per il diserbo meccanico sotto-fila e il Cingo M12.3 EVO, attrezzatura interrasassi.

Merlo continua a innovare e vede il mercato in crescita per diversi anni - Ultima modifica: 2018-11-10T14:33:22+01:00 da Gianni Gnudi

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