A Parma si formano nuovi manager dell’export alimentare

    food export managing controller

    18 Giugno 2018 - 20 Giugno 2018

    A Parma si formano nuovi manager dell’export alimentare

    Con una quota export di 42 miliardi nel 2017 e 1 milione e 700 mila Pmi attive nel settore, l’agroalimentare italiano ha numeri straordinari e margini di ulteriore enorme crescita verso i mercati europei ed extra europei, primo tra tutti gli Usa, area regolata da stringenti norme che disciplinano le importazioni.

    Una complessità di problematiche di vario genere che possono portare a spiacevoli incidenti di percorso e relativi costi aggiuntivi, da cui emerge sempre più la necessità per le imprese di avvalersi di personale formato in modo specifico.

    A questa esigenza vuole dare una risposta il corso, una novità assoluta in Italia, che dal 18 al 20 giugno nella sede della SSICA (Stazione Sperimentale delle Conserve) di Parma contribuirà a formare Food Export Managing Controller ossia professionisti con specifiche e strategiche competenze a 360 gradi in ambito tecnico, giuridico e pratico per operare nelle diverse fasi delle attività di esportazione di prodotti del settore Food verso i mercati europei ed extraeuropei.

    L’evento formativo ideato e organizzato da SSICA, FederQuality e BMTI-Borsa Merci Telematica Italiana con il patrocinio di Commissione Europea e ACCREDIA, è stato presentato in conferenza stampa a Bologna nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna.

    Il percorso formativo è rivolto a operatori addetti al Controllo Qualità aziendale, tecnologi alimentari, veterinari, biologi, chimici, Temporary Export Manager e a tutti i consulenti e operatori esterni che supportano le aziende agroalimentari in materia di esportazioni: in caso di conseguimento del titolo potranno richiedere l’inserimento nel Registro Nazionale Ispettori, Professionisti e Operatori della Qualità, cui attingono le aziende che ricercano professionisti con questa specializzazione.

    Il Food Export Managing Controller segue il processo di esportazione sin dal momento dell’ordine all’azienda di produzione e fino alla consegna “door to door”, e svolge un ruolo pro-attivo di gestione e controllo di prodotto e distribuzione, risolvendo le problematiche connesse all’export.

    “È una figura sempre più importante per la competitività delle imprese – commenta Andrea Zanlari, presidente di SSICA e vicepresidente di Unioncamere Emilia-Romagna – Cooperative, consorzi e aziende di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari necessitano infatti di professionisti in grado di gestire le tematiche legate all’esportazione a supporto del successo crescente in Paesi europei ed extraeuropei come USA, che ha una particolare complessità di approccio, Canada, Australia, Giappone, Russia e tutti gli altri mercati con cui sussistono accordi bilaterali”.

    Il Food Export Managing Controller è quindi in questa prospettiva, una figura centrale e nevralgica.

    È un corso innovativo – afferma Mauro Martelossi, presidente di Feder Qualityche tra origine da un incontro avvenuto a Parma a fine 2016 con Colin L. McIff, direttore per l’Europa della USA Food & Drug Administration. Le problematiche che ci sono state segnalate dalle aziende legate all’export sono state diverse: da logistica, trasporti e spedizioni, alle certificazioni sanitarie, alle differenze applicative degli accordi bilaterali, e poi ancora l’etichettatura, i contenziosi economici. Le aziende hanno quindi bisogno di professionisti in grado di poter dare le informazioni e le nozioni fondamentali per questo tipo di attività. Figure operative, e da qui il taglio assolutamente concreto del corso di formazione”.

    Un supporto alle imprese arriva anche da strutture specializzate nei percorsi di internazionalizzazione come Co.Mark SpA Gruppo Tecnoinvestimenti che è tra i partner del progetto formativo.

    Le micro piccole e medie imprese, che sono il cuore dell’export agroalimentare italiano spesso non potendo contare su competitività sotto aspetto del prezzo, devono essere in grado di fare emergere una qualità legata all’adempimento delle procedure burocratiche e di pari passo le strategie per aggredire con successo i mercati esteri. – spiega Thea Sicilia, supervisor di Co.Mark, – Bisogna quindi sapere come fare. Co.Mark si definisce manovale dell’export perché abbiamo approccio prettamente operativo e pragmatico. Il corso formerà figure professionali interne all’azienda, ma anche professionisti esterni che avranno le competenze necessarie per portare le eccellenze alimentari di questa regione e del territorio nazionale a essere protagonisti con successo sui mercati esteri”.

    Si farà luce sulle modalità di ingresso, le strategie operative e tutte le problematiche che disciplinano le attività di verifica, controllo e certificazione per l’esportazione dei prodotti agroalimentari, approfondendo alcune questioni: dall’individuazione e gestione dei canali distributivi, alle problematiche logistiche, doganali e distributive nei diversi Paesi; dagli adempimenti normativi verticali USA regolati da FDA e USDA, ai nuovi adempimenti del FSMA per le aziende produttrici e per importatori; dalle certificazioni per l’export verso Paesi Terzi, quali il Sistema TRACES alle varie disposizioni previste dai diversi accordi bilaterali; dagli strumenti per la corretta etichettatura all’export verso la comunità Eurasec (Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Armenia, Kirghizistan) dagli aspetti legali relativi le responsabilità contrattuali, ai possibili blocchi, respingimenti e contenziosi sulle merci nei vari Paesi.

     

    Per informazioni e iscrizioni:

    Segreteria organizzativa IRVEA-FederQuality

    Via Verdi, 2 – Camera di commercio di Parma – Tel. 0521 1841531

    info@federquality.org | www.irvea.orgwww.federquality.org

    Food Export Managing Controller, formazione

    SSICA

    Viale Tanara, 31/a, Parma, - Italia

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