Un nuovo rapporto fra agricoltori e distribuzione

Marco Pedroni, Presidente Coop Italia
Serve più equità nei rapporti di filiera, ma anche un salto di qualità ed efficienza della produzione, per una filiera corta, per l’innovazione di prodotto, a vantaggio in primis dei consumatori e degli stessi produttori. È quanto auspica il presidente di Coop Italia nell'editoriale a Terra e VIta

L’evoluzione della grande distribuzione organizzata degli ultimi 30 anni ha modificato profondamente la struttura della filiera di fornitura dei prodotti agroindustriali. Da un lato si sono create nuove opportunità, in primis lo spostamento progressivo dei volumi verso i produttori primari, dall’altro persiste un’asimmetria tra concentrazione della domanda e organizzazione dell’offerta, base di molti degli attuali problemi.

Alcuni esempi virtuosi vanno citati: il caso delle mele o più recentemente delle pere, ma rimangono al momento esempi isolati che altre filiere non sono riuscite a imitare.

Il sistema produttivo italiano è particolarmente polverizzato, soprattutto nel rapporto azienda agricola/ettari coltivati. L’impresa agricola italiana ha una superficie media di 8 ettari contro una media europea di 17. Una produzione media per azienda di poco oltre i 27mila euro all’anno contro i 39mila della Spagna, i 126mila di Francia e Inghilterra e i 154 mila della Germania. Gli investimenti in agricoltura sono stati in calo dal 2005 al 2011 di circa 10 punti percentuali. Risulta evidente che la mancata concentrazione, sia nelle dimensioni medie aziendali che nelle modalità di offerta commerciale, è tra i principali problemi della nostra economia agricola.

Appare quanto mai necessario ripensare il rapporto tra il mondo distributivo e quello produttivo, perseguendo l’obiettivo di una reale partnership, basato su un concetto moderno di filiera. Per migliorare la creazione di valore c’è una sola strada, quella di partire dai consumatori, interpretando i loro bisogni. Coop ha tentato di tracciare negli ultimi anni un profilo di “fornitore ideale”, cercando di identificarne le caratteristiche. Innanzitutto il produttore deve avere un controllo diretto della produzione e adeguate capacità produttive. La produzione deve essere effettuata nel rispetto dell’ambiente e nel rispetto dell’eticità, garantendo la salubrità dei prodotti destinati al mercato. Ulteriori garanzie, necessarie per una buona partnership dovrebbero essere: garanzia dei volumi, della continuità, della qualità e dei servizi di supporto al prodotto. Altre caratteristiche essenziali sono la segmentazione dell’offerta, la capacità di investire in promozione e innovazione. Infine bisogna operare per efficientare logistica e costi intermedi di filiera che rendono spesso eccessiva la distanza tra ciò che percepisce il produttore e ciò che paga il consumatore.

Su questo punto come Coop siamo disposti a trovare soluzioni innovative con i produttori. Co-operare è nel nostro Dna, trovare modalità diverse nelle relazioni commerciali in grado di suddividere in maniera differente il valore sono a nostro avviso individuabili a patto che vi siano chiari meccanismi di reciprocità.

In conclusione, vorrei sottolineare il ruolo di Coop nello sviluppo delle filiere: dalla metà degli anni ’80 a oggi, infatti, abbiamo continuato a incentivare progetti di potenziamento delle filiere di produzione primaria, con l’obiettivo di aumentare non soltanto i volumi, ma anche la stabilità della relazione in cambio di una maggiore efficienza e soprattutto di una maggiore garanzia di sicurezza e qualità. In particolare, dopo la crisi degli anni 2007-2010, si è deciso di rilanciare i reparti freschissimi connotandoli ulteriormente con italianità, stagionalità e qualità.

Noi non siamo per le aste al doppio ribasso, per gli acquisti al prezzo più basso che ignorano sicurezza e provenienza, ma per un salto di qualità ed efficienza della produzione, per una filiera corta, per l’innovazione di prodotto, a vantaggio in primis dei consumatori e degli stessi produttori.

Editoriale a Terra e VIta 2/2019

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Un nuovo rapporto fra agricoltori e distribuzione - Ultima modifica: 2019-01-21T02:54:05+01:00 da K4

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