ProNutiva, una difesa con meno chimica

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Lo stand di Arysta Lifescience a Interpoma 2018
Arysta Lifescience propone nuove soluzioni a basso impatto ambientale

Quella del 2018 è stata per Interpoma un’edizione speciale per quanto riguarda il tema della sostenibilità. Dalla difesa alla concimazione, dalle pratiche di campagna ai mezzi agricoli. Anche Arysta Lifescience ha colto questo nuovo clima che si respirava in fiera, con il suo grande palco e le molte migliaia di visitatori, per presentare nuove soluzioni a basso impatto.

Le strategie di Arysta

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Enrico Boccaletti durante la presentazione di ProNutiva

Enrico Boccaletti, marketing manager di Arysta Lifescience Italia, ha presentato le nuove strategie del gruppo multinazionale sul fronte della sostenibilità: «Arysta è una multinazionale che ha fatto la scelta di orientarsi sempre più nello sviluppo di bioagrofarmaci e nel miglioramento della sostenibilità delle linee di difesa per andare incontro al mondo della produzione e avere prodotti sempre più compatibili con l’ambiente. Con la filiera integrata si va davvero verso l’interconnessione: la nostra scommessa è quella di sviluppare un collegamento fra ricerca ed esperienze sul campo, e oggi riscontriamo che c’è sempre più richiesta di prodotti alternativi o integrativi alla chimica».

In particolare, Arysta offre soluzioni efficaci per ridurre l’input chimico sulle colture da reddito facendo leva da un lato sulla necessità di tecnici e agricoltori di avere linee di difesa compatibili con le richieste della Gdo e dall’altro garantire a organizzazioni di produttori e piattaforme di distribuzione di ortofrutta una differenziazione della loro offerta.

Il progetto ProNutiva nasce dalla sinergia fra prodotti chimici e naturali nella protezione contro le malattie delle piante, stimolandone la difesa e migliorando la qualità delle produzioni finali.

Il tutto viene lanciato dopo due anni in cui si sono fatte ben 300 prove dei prodotti ProNutiva su 22 colture diverse nella filiera delle colture da reddito, in 13 paesi diversi, per un miliardo di dollari di investimenti.

Per il melo, con le prove fatte in Trentino in collaborazione con importanti istituzioni locali, si è arrivati al contenimento della ticchiolatura con un input chimico sensibilmente inferiore rispetto allo standard aziendale.

Risultati analoghi si sono riscontrati anche nella difesa della vite, con una forte riduzione nell’uso dello zolfo contro l’oidio e anche in questo caso con un utilizzo più razionale dei prodotti di sintesi e limitato alle fasi di maggiore pressione. Carlo Bridi

Per informazioni:

ARYSTA


Costi e vantaggi

«Il produttore – secondo Enrico Boccaletti di Arysta - può rientrare più agevolmente nei parametri richiesti dalla Gdo. Il tecnico può completare le linee di difesa, sostituendo o integrando prodotti di sintesi con soluzioni naturali a impatto zero, e le piattaforme distributive differenziarsi rispetto al mercato. La sfida è fare sistema per costruire assieme un modello produttivo più sostenibile. ProNutiva è in costante evoluzione; prossimamente saranno lanciati prodotti nuovi, andando a individuare nuove strategie per completare la difesa a basso impatto sulle principali avversità delle colture ad alto reddito».

Ma quali costi ha questa linea di difesa? «I costi - afferma il marketing manager - sono in linea con gli altri standard di difesa. I programmi possibili si muovono in due direzioni: o solo difesa oppure difesa più qualità. Quest’ultimo ha un costo del 10-15% superiore, ma produce un netto miglioramento quali-quantitativo sulle produzioni attese».


ProNutiva, una difesa con meno chimica - Ultima modifica: 2018-12-17T10:00:01+01:00 da K4

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