Solgem RZ F1, il melone ideale dal campo alla tavola

melone solgem rz f1
Grazie alle sue qualità uniche, il melone retato italiano Solgem RZ F1 proposto da Rijk Zwaan fa felici produttori, distribuzione e consumatori

Sono sempre più numerosi i produttori che apprezzano le qualità del melone retato italiano Solgem RZ F1 e che si apprestano a programmare il trapianto in pieno campo per la stagione estiva.

Promesse mantenute

La nuova varietà di melone proposta da Rijk Zwaan, società multinazionale che si occupa di ricerca, sviluppo e commercializzazione di sementi ortive, ha mantenuto le promesse di alta qualità e produttività su cui hanno scommesso molte aziende. Questo melone, dalla pianta molto vigorosa, coprente e dotata di grande facilità di allegagione, è perfetto per le produzioni in campo aperto. I riscontri positivi non vengono solo dalle aziende agricole ma da tutti gli operatori della filiera, perché Solgem RZ F1 ha dimostrato di poter rispondere al meglio alle molteplici esigenze del mercato.

Una certezza per i produttori

Le impressioni ricavate dalle aziende che hanno già dato fiducia a Solgem RZ F1 testimoniano unanime consenso su aspetti e caratteristiche fondamentali per chi decide di investire risorse su una coltura.

Tra questi c’è Fausto Mantovani, responsabile produzione e vivaismo dell’Azienda Mantovani Luca di Sermide, in provincia di Mantova. Da questo territorio proviene l’8% della produzione nazionale di melone e in particolare nel sermidese è la prima coltura, con 1.500 ettari coltivati a melone retato, di cui 1.000 ettari di prodotto IGP. «Sappiamo quanto Rijk Zwaan, con cui da anni abbiamo un confronto e un dialogo continui, investe nella ricerca. Per questo siamo stati una delle prime aziende a testare Solgem RZ F1 nei nostri campi sperimentali – racconta il produttore -. La resistenza elevata, l’ottima conservabilità e le elevate qualità organolettiche di questo melone, ci hanno convinto a produrlo in maniera massiva. Inoltre nella nostra zona ha un lungo periodo di produzione: si può coltivare da metà aprile a fine giugno».

Altre aree particolarmente vocate per la produzione di questo melone sono la costa nord del Lazio e la bassa Maremma. «Solgem RZ F1 è stato testato per due anni nelle zone di Tarquinia e Viterbo – spiega Luca Atti, responsabile vendite Rijk Zwaan per queste aree -. Chi lo ha provato è rimasto impressionato dalla pianta vigorosa, dalla buona resistenza al Fusarium e all’oidio oltre che dalla raccolta concentrata e dalla bella presentazione. Ci attendiamo perciò il suo consolidamento, proprio a partire dalle aziende che lo hanno già conosciuto».

Un frutto bello da vedere e da gustare

Sotto gli occhi di tutti sono anche le caratteristiche estetiche ed organolettiche di Solgem RZ F1. I frutti sono uniformi, non eccedono mai di pezzatura, che rimane costante, con 1,5 kg di media. Il melone si presenta già dall’esterno bello e sano e con una polpa soda, di un bel colore arancio intenso e molto dolce. Una volta tagliato, presenta una cavità placentare di piccole dimensioni rispetto alla polpa, di buona consistenza e dal brix elevato che dà piacere al palato. Sono proprietà molto ricercate dalla distribuzione, che coglie perfettamente il valore del prodotto nell’accontentare consumatori che sempre più richiedono standard di qualità molto elevati.

Con Solgem RZ F1 vince tutta la filiera

La scelta di Solgem RZ F1 risulta vincente anche per il trade e il retail. Dai test dei primi raccolti è emerso con grande evidenza che il prodotto ha una long shelf life, cioè conserva a lungo inalterate, dopo il raccolto, le proprie qualità organolettiche: una vita lunga, quindi, dal campo fino allo scaffale del punto vendita. La sua disponibilità sulla tavola da fine giugno fino ai primi di settembre lo rende quindi frutto protagonista dell’estate.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a scaricare la brochure dedicata a Solgem RZ F1 e/o a contattare Rijk Zwaan Italia: rijkzwaanitaly@rijkzwaan.it | tel. 051 4148210

Solgem RZ F1, il melone ideale dal campo alla tavola - Ultima modifica: 2018-04-03T09:30:22+02:00 da Barbara Gamberini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome