Il futuro dell’asparago italiano sarà sui mercati internazionali

    asparago
    Agli International Asparagus Days di Cesena si è parlato di strategie commerciali e di coltivazione. Italia settimo produttore mondiale e terzo continentale dopo Germania e Spagna. Nella terza giornata le visite tecniche alle aziende produttrici

    Crescono produzione e consumi di asparagi e il futuro del prodotto italiano, che si differenzia per l'alta qualità, sarà sempre di più nell'export. Questo, in estrema sintesi il succo dei primi due giorni degli International Asparagus Days, organizzati da Euro Exhibition Services nel quartiere fieristico di Cesena Fiera. L’evento è frutto della collaborazione con Christian Befve, tra i massimi esperti mondiali dell’asparago e Luciano Trentini, anch’egli profondo conoscitore del settore ortofrutticolo. La terza giornata sarà dedicata alle visite tecniche in campo.

    Cresce la produzione dell’asparago a livello mondiale

    A tracciare il quadro è stato Luciano Trentini, grande conoscitore del settore, nella tavola rotonda della mattina di mercoledì 17 ottobre “Strategie commerciali per l’asparago” nella sala Tre Papi. Negli ultimi cinque anni sono stati messi a produzione 58.270 ettari in più, passando dai 207.280 ettari del 2013 ai 265.000 ettari del 2018. A livello Continentale la maggiore produzione si riscontra nell’Asia (104.000 ettari), seguita dall’Europa (74.000 ha), America del Nord (52.000) e America Latina (27.000 ha). Interessante il dato di crescita negli ultimi cinque anni a livello Continentale, con l’Asia che ha aumentato l’area di 34.800 ettari, il Nord America +17.400 ha, l’Europa +4500 ha.
    Il maggiore produttore mondiale di asparagi è la Cina con 93.000 ettari, seguito dal Messico (29.000 ettari), dalla Germania (28.000), Perù (22.000), Stati Uniti (21.000), Spagna (15.000), settimo posto per l’Italia. Nel nostro Paese la produzione si attesta sui 9.500 ettari, oltre la metà dei quali in Puglia (6000 ha) dedicati all’asparago verde, poi il Veneto (16% della superficie) per il 70% asparago bianco, Toscana (9% della produzione) e l’Emilia Romagna con 750 ettari (7%) con prevalenza di asparago verde in pieno campo.

    Produzione di asparago in Europa

    Daria Lodi di Cso Italy ha presentato una relazione sul “Consumo dell’asparago in Italia e in Europa”. Primo produttore europeo è la Germania (130mila tonnellate), nonché anche principale importatore (24.953 tonnellate nel 2017) e consumatore (85 mila tonnellate).
    Passando all’Italia, in crescita è il consumo di asparago attestatosi a oltre 24mila tonnellate, in deciso aumento se si pensa che nel 2000 erano 19mila. Un dato destinato a crescere ancora nel 2018, tenuto conto che da gennaio ad agosto sono stati acquistate 22.895 tonnellate di asparagi. Sempre riguardo i consumi, nel 2017 sono state il 43% delle famiglie che hanno acquistato almeno una volta gli asparagi, una decina di anni fa questo valore era al 39%.

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    Acquisti, domina la gdo

    Sguardo infine ai canali di acquisto con la grande distribuzione che accentra il 58% degli acquisti, in calo rispetto al precedente periodo precedente nel quale ricopriva mediamente oltre il 60%. Gettando lo sguardo sull’ultimo decennio emergono alcune considerazioni: la forte crescita dei supermercati con il picco nel 2011 del 52% degli asparagi venduti in Italia, e una successiva perdita di volumi fino all’attuale 32%; la Gdo ha tenuto grazie ai discount che da canale commerciale marginale da 800 tonnellate oggi superano le 3,000 e rappresentano il 13% dei volumi; sul fronte del tradizionale gli ambulanti o mercati rionali che nel passato erano certamente un canale di approvvigionamento importante, non solo degli asparagi, ma di tutta l’ortofrutta, hanno perso anno dopo anno di importanza e solo nel 2017 hanno mostrato una forte ripresa; ripresa che riguarda anche i dettaglianti specializzati ossia i fruttivendoli che mediamente nell’ultimo periodo sono stati al 18% delle quote.

    Il tour tra le aziende produttrici

    Cesena, si apre quello delle visite tecniche tra Emilia Romagna e Veneto. Questo il programma di giovedì 18 ottobre nella terza giornata di International Asparagus Days che propone le visite nelle principali regioni produttrici di asparagi. Circa 200 gli iscritti con partenza da Cesena Fiera, posti da tempo sold out, per conoscere alcune tra le realtà imprenditoriali più all’avanguardia del settore: Cooperativa Coviro (Cervia), Cooperativa Casa Mesola (Bosco Mesola, Ferrara), Società Agricola Tenuta Berto (San Pietro Viminario, Padova), Orto Veneto (San Pietro in Viminario, Padova), Azienda agricola Eredi Luigi Benozzi (Piombino Dese, Padova).

    Il futuro dell’asparago italiano sarà sui mercati internazionali - Ultima modifica: 2018-10-17T16:06:09+02:00 da Simone Martarello

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