Il grano tenero continua a perdere terreno, invariati grano duro e mais

dati delle tendenze del mercato dei cereali del 7 marzo 2019
L'analisi di Stefano Serra delle tendenze del mercato dei cereali del 7 marzo 2019. Nessun cambiamento per le quotazioni di grano duro e mais rispetto alla scorsa settimana, in calo il grano tenero

dati delle tendenze del mercato dei grano tenero del 7 marzo 2019

Grano teneroTerra e Vita

I riflessi dei mercati comunitari ed esteri, in aggiunta ad un andamento climatico finora favorevole, sono depressivi per le borse italiane che continuano a perdere terreno (nonostante un euro indebolito). L’offerta di prodotto nostrano per le classi 1 e 2 resta ben presente ed in assenza di pressione dalla domanda (attiva sul pronto ma solo per completamenti) i prezzi mantengono la tendenza al calo: i grani di forza e panificabili superiori cedono 2 €/t per un reso Ager Bologna reso tra i 230 ed i 233 €/t; anche i panificabili ed i “misti” cedono un 2 €/t e si mantengono allineati tra i 225 ed i 228 €/t. Deboli anche le origini Comunitarie con i panificabili arrivo sui 218 €/t (-2) ed i grani di forza a 235 €/t; gli “spring” invariati a 260 €/t.

 

dati delle tendenze del mercato dei grano duro del 7 marzo 2019

Grano duroterra e vita

Nessun segnale di cambiamento con il mercato nazionale che da settimane è immobile con scambi di completamento dei fabbisogni molitori e qualche riflesso positivo (indiretto) dalle aste Nordafricane. L’attenzione degli operatori è alla congiuntura di campagna ed al secondo semestre 2019 a valori, per specifiche “base”, inferiori al presente. I molini sono coperti anche per il contributo dalle origini comunitarie ed estere a coprire il “deficit” strutturale Italiano; offerta presente e con buone caratteristiche. Progressi colturali 2019 nella media e quotazioni invariate: il Fino origine Centro-Nord reso Ager sui 230 €/t; il Fino Foggia sui 240 €/t. Origini comunitarie in lieve flessione sui 240-245 €/t e gli esteri al momento invariati.

 

dati delle tendenze del mercato del mais del 7 marzo 2019

Maisterra e vita

In un contesto di mercato comunitario ed estero di debolezza, l’origine nazionale tiene al momento le posizioni grazie alla preferenza degli utilizzatori e di una buona qualità offerta. La limitata domanda (in volume), la concorrenza trasversale dai cereali a paglia, le ampie coperture in essere degli utilizzatori e, non ultimo, una prospettiva di raccolto 2019 attesa buona in tutto l’Europa, congelano “de facto” i prezzi sulle Borse del Nord. Il mais “generico” reso Ager a 180 €/t (su Milano 183 €/t) ed il mais “con caratteristiche” a premio di 1-2 €/t. Comunitari con caratteristiche arrivo a 182-188 €/t (-1) ed il Mar Nero tra 181 e 192 €/t (-2).

 

dati delle tendenze del mercato dei cereali foraggeri e oleaginose del 7 marzo 2019

Cereali foraggeri e oleaginoseTerra e Vita

Cereali foraggeri: in presenza di effetto depressivo dalle origini estere e comunitarie, e di poca domanda a supporto, le quotazioni restano in calo. L’orzo “pesante” cede 2 €/t per 214 €/t reso Bologna e Milano. Il grano tenero perde ulteriori 3-5 €/t per un 204-211 €/t reso Milano ed un 212 €/t reso Bologna; il sorgo a 193 €/t (-3). Oleaginose: tengono banco la disputa USA-Cina ed il cambio €/$. La soia estera si conferma a 333-339 €/t (-2) con la nazionale a 340-344 €/t (-1) reso Nord Italia.

Il grano tenero continua a perdere terreno, invariati grano duro e mais - Ultima modifica: 2019-03-13T17:18:18+01:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome