Si consolida la ripresa per grano duro e tenero, domanda limitata per il mais

grano
L'analisi di Stefano Serra sui fenomeni che nell'ultima settimana hanno influenzato le quotazioni dei cereali nelle borse merci italiane. Lo “spread” negativo tra mais e grano si allarga. Settimana di consolidamento anche per i cereali foraggeri.

tendenze di mercato dei cereali grano tenero 22 novembre 2018

Grano teneroTerra e Vita

Sulle borse merci si mantiene la tendenza alla costante ripresa (+2 €/t) per tutte le voci merceologiche in simpatia con l’andamento del comunitario e dell’estero (anche per effetto valutario). L’inversione dei prezzi genera domanda sia sul pronto che sul 2019, ma l’offerta è meno presente e si fa rarefatta per i cosiddetti “misti”. I grani di forza sull’Ager valgono sui 237 €/t, incrementando lo “spread” su Milano (a 230 €/t); i “bianchi” si mantengono a sconto di un 3-5 €/t ed i “misti” sui 225-228 €/t reso destino. I Comunitari “generici” salgono di un paio di euro/ton 2-3 €/t, mentre i grani di forza sono stabili anche per il calo di un 2-3 €/t degli “spring” extra-EU.

 

tendenze di mercato dei cereali grano duro 22 novembre 2018

Grano duroTerra e Vita

Ulteriore settimana di ripresa delle quotazioni con rincari da Nord (tutte le classi) a Sud (solo gli “slavati”) a sottolineare il ritorno della domanda e le prime turbative per la stima di minori superfici seminate soprattutto al Nord. A supporto dei prezzi anche l’obbligo di utilizzo di almeno il 51% di grano “Italia” nel prodotto “made in Italy” e la prossima soluzione alla crisi finanziaria del secondo produttore Italiano di pasta. Con quotazioni al rialzo, l’offerta si è fatta più cauta ed il “tipo Fino” proteico quota oltre i 230 €/t reso Bologna, con il Centro partenza sui 215-218 €/t. Su Foggia il Fino vale sempre un 230 €/t reso con gli “slavati” tra i 195 ed i 215 €/t (+3) arrivo. Calmieranti alcune rivendite di prodotto estero.

 

tendenze di mercato dei cereali mais 22 novembre 2018

Maisterra e vita

Nessuna variazione di prezzo sulle piazze del Nord nonostante la ripresa delle quotazioni in Centro Europa, Lo scenario resta caratterizzato da limitata domanda, con l’offerta “locale” poco presente. Lo “spread” negativo tra mais e grano si allarga e in prospettive potrebbe essere un fattore rialzista; al momento il prezzo resta però invariato con il mais “generico” reso Nord-Est attorno ai 177-178 €/t; il mais “con caratteristiche” resta a premio di un 2-4 €/t per un valore arrivo sui 180 €/t. Origini Comunitarie ed estere a premio sul nazionale di un 4-6 €/t.

 

tendenze di mercato dei cereali foraggere e oleaginose 22 novembre 2018

Cereali foraggieri e oleaginoseterra e vita

Cereali foraggeri: settimana di consolidamento delle quotazioni per gli orzi mentre i prezzi del tenero restano al rialzo (ma solo su Bologna) di un 2-3 €/t con il chiaro sentimento che gli aumenti non siano ancora terminati; l’orzo pesante quota arrivo sui 215-220 €/t ed i teneri foraggeri si collocano tra i 205 €/t di Milano ed i 215 €/t di Bologna. Sorgo invariato sui 193 €/t arrivo. Oleaginose: lo scenario internazionale della soia è poco vitale e resta incertezza nei prezzi. L’origine Italia vale un 333-343 €/t (-1) mentre l’estera quota un 345-350 €/t (-2).

Si consolida la ripresa per grano duro e tenero, domanda limitata per il mais - Ultima modifica: 2018-11-23T18:15:33+01:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome