Grano tenero e duro stabili, buone prospettive per la soia

grano
Tendenze di mercato del 13 dicembre 2018. L'analisi di Stefano Serra non evidenzia nessuna variazione nelle quotazioni di grano tenero e duro. Nessun cambiamento di rilievo neanche per il mais, che però acquista un maggiore interesse zootecnico

tendenze di mercato dei cereali foraggere e oleaginose del 13 dicembre 2018

Grano teneroterra e vita

Poco o nulla cambia sulle piazze del Nord, con la conferma di uno “spread” minimo tra le classi merceologiche e le medesime quotazioni sull’Ager con nominale incremento su Milano per le classi panificabili e biscottieri (quasi introvabili come origine Italia). I grani di forza sono invariati e la domanda dei molini resta per i grani panificabili con gli operatori sempre più orientati su comunitari ed esteri (da Gennaio in poi con le “quote” Ucraine). Il “tipo Bologna” vale reso Ager 238 €/t e su Milano 230 €/t; i “bianchi” Ager sui 232-235 €/t ed i “misti” Ager sui 228-232 €/t; comunitari panificabili a 225 €/t (+1) e grani di forza a 240 €/t con gli “spring” esteri sui 273 €/t (+5) partenza porto.

 

Grano duroterra e vita

Si ferma il mercato ai valori della scorsa settimana nonostante la costante presenza di domanda ed il poco interesse di un’offerta (locale) attendista. La qualità del prodotto Italia è buona al Nord mentre al Sud si tratta principalmente lo “slavato” per posizioni primo trimestre 2019. La presenza di disponibilità dalle origini comunitarie ed estere calmiera la tendenza rialzista per la ritenzione dei detentori. Da Milano a Foggia quotazioni invariate per tutte le classi, ma lo scenario resta instabile. Il “tipo Fino” proteico vale reso Bologna un 230-233 €/t, con il Centro partenza a 220 €/t ed il “Fino” Foggia origine a 233-235 €/t con gli “slavati” tra i 200 ed i 220 €/t. Comunitari ed esteri offerti sule medio termine a prezzi leggermente più tenuti.

 

MaisTerra e Vita

Nessuna variazione di rilievo nei fondamentali ma maggiore interesse zootecnico per un prodotto che resta a sensibile sconto sui cereali a paglia e guadagna percentuali nella mangimistica. L'aumento delle quotazioni dell’origine nazionale trovano riscontro nelle alternative comunitarie ed estere per un prezzo del mais “generico” reso Nord-Est attorno ai 180 €/t e del mais “con caratteristiche” sui tra i 182 ed i 185 €/t (+2). Le alternative comunitarie quotano a premio di 1-3 €/t con l’estero a 182-187 €/t (+1).

 

Cereali foraggieri e oleaginoseTerra e Vita

Cereali foraggeri: rallentano i teneri che si confermano ai livelli ella scorsa settimana con prezzi arrivo Bologna di 225 €/t e Milano di 210 €/t. Gli orzi trovano sostegno dall’export EU e si apprezzano di un 3 €/t per un arrivo Bologna sui 220-223 €/t. Oleaginose: la soia trova sostegno dalla ripresa dell’export USA sulla Cina e prospettive migliori sul breve termine con la l’estera reso destino sui 350-355 €/t (+3) e la nazionale arrivo a 343-351 €/t.

Grano tenero e duro stabili, buone prospettive per la soia - Ultima modifica: 2018-12-17T15:17:56+01:00 da Redazione Terra e Vita

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