Addio a Franco Scaramuzzi, fu presidente dei Georgofili

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Noto per i suoi studi sul miglioramento genetico e la propagazione delle specie legnose da frutto, Scaramuzzi è stato il numero uno dell'Accademia per 28 anni. Il cordoglio del mondo agricolo

È morto all'età di 93 anni Franco Scaramuzzi. Nato a Ferrara il 26 dicembre 1926, Scaramuzzi dal 1986 al 2014 è stato presidente dei Georgofili, di cui manteneva la carica di presidente onorario. Dal 1979 al 1991 rettore dell'ateneo fiorentino, per anni è stato anche presidente del Comitato nazionale per le scienze agrarie del Cnr. Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica quale “Benemerito per la Scuola e la Cultura” e Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.

Scaramuzzi, una vita per l'agricoltura

Scaramuzzi è stato professore emerito e medaglia d'oro dell'Università di Firenze. Si è laureato in Scienze agrarie nel 1948 con il massimo dei voti e lode. Grazie a una borsa di studio ha subito iniziato la propria attività presso l'Università di Firenze. Nel 1954 ha conseguito la libera docenza in coltivazioni arboree. Nel 1959 ha vinto il concorso per l'omonima cattedra presso l'Università di Pisa. Quindici anni più tardi, era il 1969, fu chiamato all'Università di Firenze.

Nel 1971 costituì a Firenze il Centro del Cnr per gli Studi sulla propagazione delle specie legnose che diresse fino al 1979. Scaramuzzi fu candidato a sindaco di Firenze nel 1999 per la coalizione di centrodestra. La sua attività scientifica si concentrò soprattutto sul miglioramento genetico e la propagazione delle specie legnose da frutto, con particolare riguardo a temi di studio della biologia applicata. Durante la carriera Scaramuzzi ha pubblicato oltre 200 lavori e ha partecipato, quale relatore, a numerosi congressi scientifici in Italia e all'estero.

Onorificenze e cariche prestigiose

Nel 1983 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini lo insignì di una medaglia d'oro quale "Benemerito per la Scuola e la Cultura" e nel 1998 gli ha conferito la massima onorificenza dell'ordine al merito (Cavaliere di Gran Croce) della Repubblica Italiana. Membro di numerose accademie italiane e straniere, tra le quali l'Accademia delle scienze agrarie dell'Unione Sovietica, e oggi della Russia, è stato presidente generale e poi presidente onorario della Società orticola italiana, così come dell'Accademia italiana della vite e del vino. Scaramuzzi è stato anche presidente della International society for Horticultural sciences. L'Università di Bucarest gli ha conferito la laurea Honoris Causa.

Copagri, figura illustre e di grande lungimiranza

«Con la scomparsa del professor Franco Scaramuzzi l'agricoltura italiana perde uno dei suoi massimi esperti, un uomo caratterizzato da una incredibile lungimiranza che con il suo grande impegno e la sua sconfinata passione ha onorato la cultura e la scienza del nostro Paese tanto da essere insignito di una medaglia d'oro dal Presidente della Repubblica e da essere nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana».

Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina, esprimendo profondo cordoglio e vicinanza, a nome proprio e dell'intera Confederazione, alla famiglia dell'illustre accademico, che ha guidato per quasi trent'anni la prestigiosa Accademia dei Georgofili. «Voglio inoltre ricordarne – aggiunge Verrascina – la grande perseveranza nonché l'incredibile bagaglio di conoscenze, qualità che gli hanno permesso di essere sempre in prima linea e di fare delle tre missioni dell'Accademia, ovvero la ricerca scientifica, il trasferimento tecnologico e la formazione, un vero e proprio mantra, che lo ha accompagnato per tutta la vita», conclude il presidente della Copagri.

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Franco Scaramuzzi

Cia, se ne va un pezzo di storia dell'agricoltura italiana

«Con la morte del professor Scaramuzzi l'agricoltura nazionale perde un pezzo importante della sua storia». Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, esprime il suo cordoglio personale, così come quello di tutta l'organizzazione, per la scomparsa del presidente onorario dell'Accademia dei Georgofili. «Dall'osservatorio privilegiato che ho potuto avere da accademico dei Georgofili – sottolinea Scanavino – voglio testimoniare il valore di Scaramuzzi come uomo, scienziato, intellettuale e profondo conoscitore dell'agricoltura. Fino all'ultimo, ha dimostrato per il settore primario una straordinaria dedizione, donandoci una visione sempre innovativa e proiettata al futuro. Perdiamo un punto di riferimento importante e prezioso».

Confagricoltura, prezioso il suo lavoro per il miglioramento genetico

«Il professor Scaramuzzi è stato uno studioso attento al progresso dell’agricoltura – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – sono fondamentali i suoi studi sul miglioramento genetico e sulla propagazione delle specie legnose da frutto, con particolare riguardo a temi di studio della biologia applicata. Ha attivamente promosso e favorito, con il suo impegno e con i suoi studi, la crescita dell’agricoltura italiana. Confagricoltura gli è profondamente grata e vuole onorarne la memoria».

Contoterzisti, Scaramuzzi accademico illuminato

«Un esempio di accademico e uomo illuminato per la profondità di animo, l'amore per l'agricoltura e il rigore intellettuale e morale». Così in una nota Gianni Dalla Bernardina, presidente della Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (Cai), ricorda Franco Scaramuzzi. Dalla Bernardina ha espresso, anche a nome di tutto il Cai, «il più profondo cordoglio» per la morte del professore.

Ma sono stati tanti altri i messaggi di cordoglio arrivati per la scomparsa di Scaramuzzi. Da parte di istituzioni cittadine (il sindaco di Firenze Dario Nardella) e regionali (il governatore Enrico Rossi, l'Anbi della Toscana), Università, mondo dell'agricoltura, della politica, e da parte della Fondazione Cr Firenze. Cordoglio anche da parte dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili di Firenze.

Addio a Franco Scaramuzzi, fu presidente dei Georgofili - Ultima modifica: 2020-01-07T14:27:31+01:00 da Redazione Terra e Vita

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