Ue, De Castro fa un passo indietro. L’agricoltura italiana perde un pezzo da 90

pac paolo de castro
Il vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo annuncia che non si ricandida per le prossime elezioni europee

Al termine della seconda legislatura, dopo dieci anni di lavoro in Europa per l'Italia, Paolo De Castro dice basta. Il vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo ieri ha infatti annunciato con un comunicato che non si ricandiderà. «È venuto il momento di fare un passo indietro. Di non accettare una candidatura alle prossime elezioni europee - ha spiegato l'europarlamentare in quota Pd (S&D a Bruxelles) -. Credo nella necessità di lasciare spazio a nuove e più giovani energie, che potranno interpretare al meglio e con la necessaria vitalità il progetto del Partito Democratico uscito dal Congresso e messo in campo dal nuovo Segretario Nicola Zingaretti, a cui vanno i miei più sinceri auguri».
«Per me - ha aggiunto De Castro - è venuto il momento di rientrare tra i banchi dell’Università di Bologna, riabbracciare vecchi colleghi e incontrare nuovi studenti ai quali mi sento di dover trasferire più di qualcosa di questa straordinaria esperienza», iniziata con Romano Prodi («che, per me, è stato ed è un punto di riferimento assoluto sia nella politica, sia nella mia attività di ricercatore e docente universitario»).
«Di queste straordinarie esperienze sono e sarò sempre grato al Partito Democratico: una comunità politica nella quale si lavora con passione e che, seppure con vicende alterne, resta unica nel panorama italiano per la capacità di attivare processi di partecipazione democratica e per l’impegno che, dal centro alle periferie, caratterizza i militanti e i gruppi dirigenti».
«So, per le sensazioni provate viaggiando nei territori, che più di qualcuno resterà deluso da questa mia decisione, ma vi assicuro che resterò in prima linea a battermi, anche se da un’altra posizione, per la difesa degli interessi del made in Italy dell’agroalimentare. Ci sarò - conclude De Castro - per dare ascolto a lavoratori, imprenditori, istituzioni e ad adoperarmi con loro per trovare e suggerire le soluzioni migliori per tutelare gli interessi e lo sviluppo di un settore chiave per la società italiana».

Il commento di Pier Ferdinando Casini
«Il ritiro di Paolo De Castro dalle candidature per le prossime elezioni europee è una grande perdita non solo per il Pd, ma per l'Italia. La sua competenza nel settore agricolo ha consentito in questi anni la salvaguardia concreta degli interessi degli agricoltori italiani. Il rinnovamento è un valore a parità di competenze, se no è tutta una partita in perdita». Questo il commento di Pier Ferdinando Casini.

Ue, De Castro fa un passo indietro. L’agricoltura italiana perde un pezzo da 90 - Ultima modifica: 2019-03-21T20:00:10+01:00 da Raffaella Quadretti

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