Nelle Madonie è tempo di manna, preziosa linfa del frassino

    In Sicilia un Consorzio lavora per il rilancio della produzione di questo straordinario dolcificante naturale dai tanti possibili utilizzi in ambito alimentare, farmaceutico e cosmetico. Proprio in questi giorni i giovani agricoltori di 4 cooperative si accingono al nuovo raccolto

    La manna non piove solo dal cielo come raccontano le scritture bibliche ma può avere una sua origine anche tutta terrena. Viene infatti prodotta da secoli In uno spicchio di terra siciliana, utilizzando tecniche tramandate di generazione in generazione. La manna si ottiene dalla solidificazione della linfa che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto di una specie di frassino (del genere Fraxinus L) coltivata in ristrette superfici del comprensorio del Parco delle Madonie, nell’entroterra palermitano.

    Nato nel dicembre del 2015 il Consorzio Manna Madonita è una società cooperativa consortile sociale che accorpa quattro cooperative di produttori di manna (La 50, Oasi, Nuova Alba e Il Girasole) che ha come obiettivo il rilancio della produzione di questa antica risorsa.

    «In Sicilia la manna viene prodotta fin dalla seconda metà del 1500 e per secoli ha rappresentato un’importante voce economica per il contesto agricolo. A partire dal secondo dopoguerra, però, la coltivazione di frassini da manna ha subito un rapido declino, rimanendo relegata principalmente nelle superfici di Castelbuono e Pollina, due comuni del comprensorio madonita. I nostri sforzi sono tutti mirati a ridare vitalità alla produzione e a mantenere viva la coltura, ma anche la cultura, di questa antica risorsa» afferma Vincenzo Barreca, Presidente del Consorzio Manna Madonita.

    Il Consorzio conta oggi una base produttiva di circa 60 ettari e in termini di produttività sono oltre 1.500 i kg di manna prodotti complessivamente dal Consorzio nel biennio 2016-2017. E ora si attende il raccolto 2018. Le previsioni sono molto buone.

    La produzione

    I territori di Pollina e Castelbuono sono il luogo ideale per la coltivazione dei frassini da manna perché caratterizzati da elevate temperature, scarse escursioni termiche e bassa umidità dell’aria durante tutto il periodo di produzione (da fine giugno a metà settembre).

    Verso la seconda o terza decade di luglio, i frassinicoltori (detti anche mannaroli o, in siciliano, ntaccaluori) verificano lo stato di maturazione delle piante facendo piccole incisioni, sulla corteccia del frassino con una particolare roncola molto affilata e appuntita, detta mannalouru o cutiéddu à manna.

    Da questi solchi sgorga un liquido ceruleo e amaro che, a contatto con l’aria, si rapprende rapidamente formando uno strato cristallino biancastro: la manna. Per raccoglierla i mannaroli inseriscono sotto l’incisione una piccola lamina d’acciaio a cui viene legato un filo di nailon lungo il quale, nei giorni successivi, la manna gocciola formando piccole stalattiti, i cosiddetti ‘cannoli’ che, del tutto privi di impurità, sono molto pregiati sul mercato. La parte di linfa che si rapprende sul tronco viene raschiata e costituisce la ‘manna in rottame’, la qualità meno pregiata.

    Un curiosità: Il nome deriva dall’aramaico ebraico ‘Mân Hu?’ (‘Cosa è?’) ovvero la domanda, come narra la Bibbia, che gli ebrei stremati e affamati rivolsero a Mosè che li stava guidando nel deserto nel veder cadere dal cielo un cibo a loro sconosciuto, miracolosamente mandato da Dio .

    Utilizzi

    La sua complessa composizione (è costituita prevalentemente da mannite, acidi organici, acqua, glucosio, fruttosio, mucillagini, resine e composti azotati) fa sì che il prodotto sia utilizzabile in svariati settori:

    • Pasticceria. Con il suo potere dolcificante naturale, permette di ridurre o sostituire del tutto gli altri zuccheri aggiunti. La mannite (o D-Mannitolo), il suo componente principale, è un alcool incolore, inodore e di sapore zuccherino tollerato anche da soggetti diabetici.
    • Farmaceutica - È un ottimo blando purgante, privo di controindicazioni sia per gli adulti sia per i bambini. La mannite può essere utilizzata nei casi di avvelenamento (produce un aumento della diuresi e, quindi, l’espulsione delle sostanze tossiche attraverso i reni), in caso di edemi polmonari e cerebrali. È inoltre efficace contro i parassiti intestinali.
    • Cosmesi - Grazie al suo potere emolliente, rinfrescante e cicatrizzante, la manna viene utilizzata soprattutto in formulazioni cosmetiche per pelli sensibili e in prodotti anti-age.

    Per informazioni: info@consorziomanna.it, www.consorziomanna.it

    Nelle Madonie è tempo di manna, preziosa linfa del frassino - Ultima modifica: 2018-06-26T16:28:58+02:00 da Alessandro Maresca

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