Credito alle aziende agricole: se non ora quando?

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In un webinar Confagricoltura, Ismea e sei istituti di credito hanno fatto il punto sugli strumenti a disposizione del settore primario per ottenere liquidità. Ma, anche causa crisi, bisogna allentare i cordoni della borsa

Allungare i tempi delle moratorie, riorganizzare i debiti delle aziende dilazionandoli nel tempo per fare in modo che possano uscire dalla crisi generata dalla pandemia. Questa la richiesta fatta dal direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino al mondo bancario e istituzionale inaugurando i lavori del webinar Accesso al credito, strumenti di garanzia e finanza agevolata per le Pmi agricole, organizzato dall'associazione presieduta da Massimiliano Giansanti per contribuire a sviluppare una cultura finanziaria a supporto e beneficio delle imprese agricole.

«Non si può aspettare oltre – ha scandito il vicepresidente di Confagricoltura Matteo Lasagna – occorrono nuove strategie di sviluppo e misure senza precedenti che supportino le imprese agricole nella crescita, accompagnandole verso la ripresa».

Del resto quello agroalimentare è un settore che con 171 miliardi di fatturato rappresenta oltre il 10% del Pil italiano. Quella italiana è anche la prima agricoltura in Europa per valore aggiunto del prodotto. Nonostante ciò è forte l'esigenza di investire per innovare. Secondo un'indagine Ismea oltre un quarto delle aziende agricole è interessata a fare investimenti nel 2021. Ma per farlo serve liquidità.

Il supporto di Ismea per finanziare le imprese agricole

Nel 2020 l'istituto di Viale Liegi ha attivato la sospensione delle rate sui mutui, la cambiale agraria e ha confermato la proroga della moratoria sugli interessi di mora per le rate scadute. Per il 2021 il cda Ismea ha deciso di sospendere la capitalizzazione delle rate, quindi quelle che scadranno nel 2021 potranno essere posticipate senza aggravio di costi per i debitori.

Tra gli altri strumenti disponibili per facilitare l'accesso al credito delle imprese agricole c'è il fondo di garanzia a prima richiesta attivo dal 2008 e compatibile con gli standard di Basilea per le regole bancarie. In questo modo di fatto il prestito è garantito dallo Stato, così l'imprenditore agricolo può ottenere liquidità a condizioni più favorevoli. Copre fino al 70% della cifra erogata, che diventa l'80% nel caso di giovani agricoltori.

Ci sono poi aiuti di Stato straordinari in linea con la normativa comunitaria partiti da marzo 2020 per le aziende colpite dalla crisi Covid-19. Per il primario c'è un tetto di 225mila euro di fondi erogabili o sotto forma di aiuti diretti, o garanzie o finanziamenti. Le cifre erogate non possono superare il 25% del fatturato 2019.

C'è poi la banca delle terre agricole, con cui Ismea ha già assegnato 213 terreni attraverso la manifestazione d’interesse e il versamento della caparra da parte degli agricoltori interessati all'acquisto. Si tratta si 8.344 ettari, per un valore di 84,4 milioni di euro. Entro l’estate Ismea dovrebbe aprire una nuova asta per l’assegnazione di 620 terreni. Si tratta di 320 lotti non venduti nelle tre precedenti tornate più altri 300 nuovi appezzamenti, per un totale di 16mila ettari.

Per le aziende di trasformazione Ismea mette a disposizione strumenti di finanza agevolata con prestiti da due a 20 milioni di euro della durata massima di 15 anni, di cui 5 di preammortamento. Il tasso praticato è il 30% di quello europeo di riferimento partendo da un minimo dello 0,5%.

L'aiuto ai giovani

I giovani agricoltori che non abbiano ancora compiuto 40 anni possono usufruire di strumenti che favoriscono l'autoimprenditorialità e il subentro in agricoltura. Se c'è un'azienda che cede l'attività un giovane già insediato o non insediato può sfruttare alcune agevolazioni. Ismea interviene per investimenti fino a 1,5 milioni di euro con piano di ammortamento di durata da 5 a 15 anni. Previsto un contributo a fondo perduto per il 35% della spesa ammessa e mutuo a tasso zero per un importo non superiore al 60% della spesa ammessa. In sostanza al giovane viene chiesto un anticipo del 5% del totale dell'investimento.

Ci sono poi misure in favore dell'imprenditoria femminile, simili a quelle dell'autoimprenditorialità, ma senza il limite dei 40 anni. C'è un mutuo a tasso zero fino a 300mila euro.

Nel corso del webinar sono intervenuti esperti di credito agricolo di Bnl, Bpm, Bper, Ifis e Banca Popolare di Sondrio per presentare i prodotti disponibili nel circuito creditizio nazionale.

Credito alle aziende agricole: se non ora quando? - Ultima modifica: 2021-04-20T16:42:23+02:00 da Simone Martarello

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