Credito, in Toscana la Regione fa da garante con le banche

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Accordi con cinque istituti del territorio al fine di incentivare le imprese agricole toscane a investire su vari fronti garantendo i finanziamenti su progetti attraverso un iter snello ed efficace

Come far crescere gli investimenti delle imprese agricole? In Toscana la Regione si fa garante dei crediti agli istituti bancari. Oltre ai fondi regionali ed europei previsti dai vari piani di sviluppo rurale entro il 2020, la Regione ha stretto accordi con cinque istituti bancari del territorio al fine di incentivare le imprese agricole toscane a investire su vari fronti garantendo i finanziamenti su progetti attraverso un iter snello ed efficace.

Tempi più rapidi rispetto al Psr

«Uno strumento già conosciuto in realtà dagli agricoltori toscani che in passato hanno potuto godere di Fidi Toscana, ma in gran parte per ottenere anticipi sui progetti finanziati dalla Regione stessa – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi – oggi però abbiamo voluto fare di più svincolando le imprese dai tempi e dalle dinamiche più complesse dei bandi sul Psr e agevolando il credito per continuare la crescita di questo settore».

Prestiti garantiti dal Fei

In particolare i crediti saranno garantiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti (Fei) e gli istituti di credito che per ora hanno aderito all’iniziativa della Regione sono cinque: Banca di Cambiano, Credem, Creval, Iccrea BancaImpresa e Monte dei Paschi di Siena, (con quest'ultima banca l’accordo è in via di definizione). «Ci aspettiamo che aderiscano al Fei anche gli istituti bancari più vicini al territorio, come quelli che fanno riferimento al credito cooperativo – continua Remaschi – ma la strada è sicuramente buona per arrivare a far crescere queste collaborazioni».

Domande di finanziamento in calo

L’iniziativa ha avuto uno sviluppo dopo la constatazione della flessione che c’è stata negli ultimi cinque anni per quanto riguarda la richiesta di finanziamenti da parte delle imprese agricole toscane, in particolare quelle medio-piccole che rappresentano una buona percentuale. «Tra crisi economica, ribassi dei prezzi di mercato, globalizzazione, la predisposizione delle nostre imprese all’investimento è andata decrescendo in maniera graduale – afferma ancora Marco Remaschi – è per questo che abbiamo deciso di stringere una rete di accordi con le banche al fine di far ripartire strumenti finanziari diversi dai normali che già abbiamo in campo».

Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana.

Credito, 60 milioni da erogare in un anno

Il calcolo della Regione parla di investimenti che, di qui al 2020, potrebbero portare a un’erogazione di quasi 60 milioni di euro di prestiti per le aziende che presenteranno progetti di varia natura. Si va dal rinnovamento del parco macchine, alla costruzione di annessi e fabbricati (da coperture, rimessaggi, fino a cantine o laboratori) passando per investimento sull’agriturismo e sullo sviluppo delle nuove fonti energetiche o interventi volti al miglioramento dell’ecosostenibilità. Il tutto con finanziamenti a tassi più concorrenziali rispetto a quelli dell’attuale mercato. «È stata una delle prime richieste fatte agli istituti di credito che abbiamo fin da subito interpellato – conclude Remaschi – e grazie alla copertura del Fei non è stato difficile trovare accordi su cui comunque la nostra realtà vigilerà al fine di creare una collaborazione continuativa e non speculativa».

Importo massimo garantito: 600mila euro ad azienda

I prestiti garantibili dalla Regione non potranno superare i 600mila euro ad azienda (tale può essere considerata sia come cifra totale o parziale dell’investimento previsto dall’azienda agricola), inoltre, tali prestiti potranno essere erogati entro il 2023 con un tempo massimo per il rientro dal debito fissato entro il 2031 con una durata minima di 2 e una massima di 12 anni.

Credito, in Toscana la Regione fa da garante con le banche - Ultima modifica: 2019-05-20T17:30:57+02:00 da Simone Martarello

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