Coronavirus, corsa all’accaparramento di generi alimentari

Supermercati assaltati e scaffali vuoti: prove di coprifuoco nel milanese e nella altre zone dell’emergenza sanitaria. Ma il blocco dell’export e del turismo rischia di determinare pesanti conseguenze economiche per la produzione agroalimentare

Pasta, patate, biscotti, scatolame, affettati oltre a confezioni di acqua minerale, disinfettanti, dentifrici e tutto quanto è considerato utile per affrontare un periodo di presunto isolamento sanitario.

Carrelli stipati

L’emergenza coronavirus ha fatto registrare l’impennata degli acquisti di generi alimentari nelle aree come il milanese dove è stata decretata la chiusura di scuole, uffici pubblici e luoghi di intrattenimento. Una corsa all’accaparramento compulsivo innescata da quanto è successo nelle zone focolaio della bassa lodigiana e del padovano. Aree già a rischio dove sono state adottate misure cautelative con la chiusura di negozi, centri commerciali e mercati all'aperto per evitare rischiose forme di aggregazione. «Tra i prodotti più richiesti - registra la Coldiretti, in base ad un veloce monitoraggio nei mercatini di Campagna Amica -: frutta, verdura e carne ma anche altri alimenti conservabili».

Il calo dell’export

Un’impennata dei consumi che però non può bilanciare l’effetto negativo dell’esplosione dell’emergenza coronavirus per l’economia nazionale.  In Cina l’emergenza ha infatti determinato un esteso blocco delle attività produttive con un effetto che secondo la banca d’affari giapponese Nomura si riverbererà anche nelle importazioni dal nostro Paese (Nomura stima che per solo per questi effetti l’Italia rischi la recessione nel 2020 con una perdita del Pil fino allo 0,9%). L’impegno del Governo è quello ora di evitare analoghi effetti sulla capacità produttiva del nostro Paese, ma le notizie che arrivano dal Lazio, area dei primi limitatissimi casi di infezione di coronavirus, non fanno ben sperare.

L’impatto del crollo del turismo

A Roma infatti si registrano meno arrivi di turisti e l’impatto sulle strutture ricettive rischia di trasferirsi a cascata su tutto il comparto del commercio e della produzione agroalimentare. Il coronavirus, oltre ai pesanti effetti sanitari, porta in dote pesanti conseguenze economiche per le imprese italiane. Un effetto collaterale di cui il Governo deve tenere conto promuovendo azioni strategiche per tutelare il nostro tessuto produttivo.

Coronavirus, corsa all’accaparramento di generi alimentari - Ultima modifica: 2020-02-24T09:22:06+01:00 da Lorenzo Tosi

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