Decreto emergenze, tutte le misure

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Per gli olivicoltori pugliese colpiti da gelate il Fondo di Solidarietà è stato aumentato di 20 milioni di €
Tre problemi in un unico testo: latte ovino in Sardegna, Xylella, mutui bancari. Ma l'emergenza è un chiaro segno di fallimento: sarebbe meglio correggere il tiro, ricorrere a meno interventi d'urgenza e più a programmazione e sviluppo.
terra per tutti
Angelo Frascarelli

Il 7 marzo 2019, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto-legge “recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale”, il cosiddetto “decreto per le emergenze in agricoltura”. In un unico testo vengono adottate norme eccezionali per tre emergenze (latte ovino in Sardegna, Xylella, mutui bancari) e tre settori (latte, olio di oliva, agrumi), vista – come recita il decreto – la straordinaria necessità e urgenza di fronteggiare la grave crisi che ha colpito questi settori.

Le principali azioni

Per quanto riguarda il settore lattiero caseario, il decreto-legge istituisce un Fondo pari a 10 milioni di euro per l’anno 2019, destinato a favorire la qualità e la competitività del latte ovino, e un incremento di 14 milioni di euro del “fondo indigenti”, finalizzato all’acquisto formaggi pecorini Dop.

Per sostenere le imprese agricole dei settori olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero caseario del comparto del latte ovi-caprino è stata introdotta la concessione di contributi, a copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese entro la data del 31 dicembre 2018.

Nel decreto emergenze in agricoltura, sono entrati anche altri provvedimenti, compresa anche una norma sulle quote latte. Vediamo nel dettaglio.

tab. 1 I contenuti del decreto emergenze in agricoltura
Settore Misure Descrizione Stanziamenti
Latte ovino e caprino Qualità e competitività Misure per la qualità e la competitività del latte ovino per sostegno agli accordi di filiera, misure temporanee di regolazione dell'offerta, stoccaggio privato dei formaggi Dop, ricerca, innovazione e interventi infrastrutturali 10 milioni di euro
Interessi mutui bancari Contributo destinato alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese 5 milioni di euro
Adempimenti per gli acquirenti di latte crudo Monitoraggio consegne mensili di latte e produzioni di formaggi ovini e caprini -
Aumento domanda formaggi Acquisto formaggi ovini Dop stagionati e distribuzione gratuita agli indigenti 14 milioni di euro
Olio di oliva Gelate tardive 2018 in Puglia Accesso agli interventi del fondo di solidarietà nazionale per le imprese olivicolo-oleario che non hanno sottoscritto polizze assicurative e sono state colpite dalle gelate tardive 2018 20 milioni di euro
Interessi mutui bancari Contributo destinato alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese 5 milioni di euro
Xylella Ampio margine di manovra agli ispettori fitosanitari e facoltà di accesso ai fondi per l’esperimento delle attività di accertamento. -
Distruzione delle piante di olive infette da Xylella, in deroga alle leggi vigenti e altre misure per debellare l'emergenza fitosanitaria.
Agrumi Interessi mutui bancari Contributo destinato alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese 5 milioni di euro
Latte bovino Quote latte Attribuzione all'Agenzia delle entrate della funzione di riscossione coattiva del prelievo non pagato per le quote latte e sospensione fino al 15 luglio 2019 dei pignoramenti -
Altri settori in crisi Comunicazione istituzionale Campagne promozionali e di comunicazione istituzionale, da parte del Mipaaft, per incentivare il consumo di olio extravergine di oliva, agrumi, latte ovino e caprino e relativi derivati. 2 milioni di euro

Misure per la crisi del latte ovino

crisi del latte
Le proteste nella fase più calda della crisi del latte

Il decreto-legge 7 marzo 2019 prevede una serie di misure per il settore lattiero caseario, allo scopo di alleviare le conseguenze della crisi del mercato del latte ovino in Sardegna.

La prima misura è lo stanziamento di 10 milioni di euro, per l’anno 2019, allo scopo di favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, l’adozione di misure temporanee di regolazione della produzione, compreso lo stoccaggio privato dei formaggi ovini a denominazione di origine protetta (Dop), nonché attraverso la ricerca, il trasferimento tecnologico e gli interventi infrastrutturali.

Le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo saranno adottate con un decreto ministeriale, tenendo conto delle specificità territoriali, con particolare riguardo alle aree di montagna, della consistenza numerica dei capi bestiame, dell’adozione di iniziative volte a favorire l’imprenditoria giovanile, nonché della promozione della qualità dei prodotti made in Italy.
Il contributo è concesso ad ogni singolo produttore, nel rispetto dei massimali degli aiuti de minimis.

Monitoraggio delle produzioni

Il decreto-legge, poi, stabilisce anche nuovi adempimenti per gli acquirenti di latte crudo, quali l’obbligo di registrazione mensile (entro il quinto giorno del mese successivo a quello di riferimento) dei quantitativi di latte ovino, caprino e il relativo tenore di materia grassa, consegnati loro dai singoli produttori nazionali nonché di latte e prodotti lattiero-caseari semilavorati introdotti nei propri stabilimenti importati da altri Paesi dell’Unione europea o da Paesi terzi.
Tale registrazione dovrà essere effettuata sulla banca dati del Sian.

La mancata registrazione dei suddetti quantitativi comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa da 5.000 a 20.000 euro, a cui si può aggiungere la sanzione accessoria del divieto di svolgere l’attività sul territorio italiano per un periodo compreso tra i sette e i 30 giorni, nel caso in cui le violazioni riguardino quantitativi di latte superiori ai 500 ettolitri mensili.
Lo scopo di questa misura è di consentire un accurato monitoraggio sulle produzioni lattiero-casearie realizzate sul territorio nazionale o provenienti da Paesi dell’Unione europea o da Paesi terzi, con la rilevazione dei quantitativi delle consegne di latte ovino e caprino, analogamente a quanto già previsto dall’articolo 151 del Regolamento Ue 1308/2013 per il latte vaccino.

Fondo indigenti

Il decreto-legge 7 marzo 2019, allo scopo di riequilibrare l’eccesso di offerta di formaggi pecorini, prevede l’acquisto e la distribuzione gratuita di formaggi DOP fabbricati esclusivamente con latte di pecora, con stagionatura minima di 5 mesi, contenuto in proteine non inferiore al 24,5 per cento, umidità superiore al 30 per cento, cloruro di sodio sul tal quale inferiore al 5 per cento.
A tal fine, la dotazione del “fondo indigenti” è aumentata, per l’anno 2019, di 14 milioni di euro.

Gelate tardive in Puglia

Il decreto-legge 7 marzo 2019 prevede alcune misure per il settore olivicolo-oleario, per fronteggiare due situazioni eccezionali: le gelate straordinarie e la Xylella.
Nel decreto è previsto che le imprese agricole pugliesi colpite dalle gelate straordinarie del 2018, laddove prive di polizze assicurative, possono accedere agli interventi previsti dall’art. 5 del D. Lgs. n. 102/2004, grazie alle risorse contenute nel Fondo di solidarietà nazionale.
A tal fine, la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale è incrementata di 20 milioni di euro per l’anno 2019.

Misure per il settore olivicolo e oleario: Xylella

decreto emergenze xylella
Olivi distrutti da Xylella fastidiosa nel Salento.

Il pacchetto emergenze ha previsto un’ampia serie di obblighi di eradicazione di piante colpite dalla Xylella.
Nei casi di misure fitosanitarie derivanti da provvedimenti di emergenza, i Servizi fitosanitari attuano tutte le misure ufficiali ritenute necessarie a evitare la possibile diffusione di una malattia, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, anche sui materiali di imballaggio, sui recipienti, sui macchinari o su quant’altro possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi.

A tale fine, gli ispettori fitosanitari e il personale di supporto, muniti di autorizzazione del servizio fitosanitario accedono ai luoghi in cui si trovano i vegetali e i prodotti vegetali, in qualsiasi fase della catena di produzione e di commercializzazione, nonché ai mezzi utilizzati per il loro trasporto e ai magazzini doganali, fatte salve le normative in materia di sicurezza nazionale ed internazionale.

In altre parole, il decreto attribuisce agli ispettori un ampio margine di manovra e facoltà di accesso ai fondi per l’esperimento delle attività di accertamento.

Sono state fissate pesanti sanzioni per gli inadempienti: la mancata denuncia di piante infette può comportare sanzioni fino a 30.000 euro e importi simili sono previsti per coloro che non eseguono le estirpazioni richieste. Chi prova a opporsi ad eventuali estirpazioni coattive, rischia sanzioni addirittura fino a 60.000 euro.

Mutui bancari per il settore ovino, olivicolo e agrumicolo

decreto emergenze agrumiPer tutti i tre settori in emergenza (latte ovino e caprino, olivicolo-oleario, agrumicolo), il decreto-legge 7 marzo 2019 introduce un sostegno per le imprese che si trovino in una situazione di esposizione verso le banche e che debbano versare agli istituti degli importi a titolo di interesse.

Considerate le particolari criticità produttive, la necessità di ristrutturazione dei suddetti settori e la necessità di recupero e rilancio della produttività e della competitività, si prevede la concessione contributi, nel limite complessivo di spesa di 15 milioni di euro per l’anno 2019 (5 milioni di euro per ogni settore), a copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese entro la data del 31 dicembre 2018.
Il contributo è concesso ad ogni singolo produttore, nel rispetto dei massimali degli aiuti de minimis.


Un decreto emergenze che è l’evidenza di un fallimento

Un decreto “emergenze in agricoltura” era proprio necessario?
Si, ma è la dimostrazione di una sconfitta del sistema politico-economico agricolo ed agroalimentare italiano.
Un “decreto emergenza” è giustificato in caso di eventi imprevedibili e catastrofici, come può essere un terremoto o un evento climatico imponderabile.

Ma quando si affrontano le situazioni prevedibili con un intervento legislativo di emergenza, vuol dire che la politica ha fallito, non la politica di oggi, ma quella degli ultimi 10 anni.
La crisi del prezzo del latte ovino si verifica periodicamente e in alcuni casi assume livelli di elevata gravità, come in questi ultimi mesi; ma era già successo nel 2010, e il problema viene sempre affrontato quando diventa gravissimo, mentre le azioni di programmazione e di prevenzione non vengono mai attivate. Eppure esistono strumenti preventivi, come la programmazione produttiva dei formaggi, attuata efficacemente dal Consorzio del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.
La Xylella è un problema sorto nel 2011 ed era limitato a poche superfici della sola provincia di Lecce, ma non è stato fatto nulla per arginarne la diffusione; anzi sono stati ostacolati gli interventi messi a punto da tecnici e scienziati del settore.
Le azioni politiche virtuose sono quelle preventive, che anticipano i problemi, non quelle curative.

Eppure in Italia, gli agricoltori si muovono solo quando ci sono problemi gravi e i politici solo quando agli agricoltori protestano. Perché?

Il motivo è semplice: gli agricoltori mirano solo al profitto immediato e non guardano al lungo periodo, i politici mirano solo al consenso immediato e non guardano al bene comune di lungo periodo.
Occorrono meno politiche di emergenza e più politiche preventive di adattamento e di sviluppo.


La riscossione delle multe sulle quote latte passa all’Agenzia delle Entrate

Il decreto-legge 7 marzo 2019 prevede anche una norma sulle quote latte ovvero sulla riscossione coattiva delle multe sulle quote latte, nei casi di mancata adesione alla rateizzazione e in quelli di decadenza dal beneficio della dilazione.
A decorrere dal 1° aprile 2019, non sarà più Agea a occuparsene con il supporto della Guardia di Finanza ma, come era previsto prima del 2009, l’Agenzia delle Entrate.
Per consentire l’ordinato passaggio all’agente della riscossione dei residui di gestione, entro e non oltre la data del 15 luglio 2019, sono sospesi, con riferimento ai relativi crediti:

  • i termini di prescrizione;
  • le procedure di riscossione coattiva;
  • i termini di impugnazione e di opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi.

Questa norma è motivata dalla necessità di adempiere alla decisione della Corte di giustizia del 24 gennaio 2018, numero C-433/15 in materia di multe sulle quote latte, che ha condannato il nostro Paese per non essere in grado di riscuotere il prelievo imputato ai produttori nella campagna di commercializzazione 1995-1996 e in quelle successive.

I termini e le modalità di trasmissione dei dati sui debitori da Agea all’Agenzia per la riscossione saranno definiti tramite provvedimento del Ministero dell’economia e finanze, da emanare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

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Decreto emergenze, tutte le misure - Ultima modifica: 2019-03-21T07:39:32+01:00 da K4

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