Gli ecoschemi della nuova Pac come opportunità di crescita

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Giovedì 3 marzo dalle 11:30 alle 13:30 nell'area forum del padiglione 7 a Fieragricola Verona gli esperti Edagricole spiegheranno come esorcizzare lo spauracchio delle cinque condizionalità volontarie

Gli ecoschemi previsti dalla nuova Pac stanno facendo sorgere molti interrogativi tra gli imprenditori agricoli e i tecnici a tutti i livelli. Quali vantaggi economici e agronomici porterà inerbire l’interfila di vigneti e oliveti? È possibile ridurre le dosi di farmaci somministrate a bovini, suini e ovicaprini negli allevamenti senza pregiudicare la produzione di latte e carne ed evitando lo scoppio di infezioni? A quali tipologie di aziende agricole può convenire introdurre colture foraggere e leguminose nelle rotazioni e interrare i residui per favorire il sequestro di carbonio? E ancora: vale la pena impegnarsi a piantare specie nettarifere o pollinifere nell’interfila dei seminativi o delle coltivazioni arboree per facilitare il lavoro degli insetti impollinatori, ricevendo un incentivo che va da 250 a 500 €/ha?

A queste e a molte altre domande si cercherà di rispondere durante il convegno organizzato da Edagricole in programma per giovedì 3 marzo dalle 11:30 alle 13:30 nell'area forum del padiglione 7 a Fieragricola Verona.

Al centro del dibattito ci saranno i cinque ecoschemi previsti dal Mipaaf nel Psp (il Piano strategico Pac), consegnato a Bruxelles lo scorso 31 dicembre. Azioni di condizionalità volontaria per gli imprenditori agricoli, alle quali è stato destinato il 25% dei pagamenti diretti della prossima programmazione, poco più di 890 milioni di euro. L’intento del legislatore è quello di aumentare il benessere animale e la sostenibilità ambientale.

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Novità da divulgare per trarne il massimo beneficio

Edagricole e Terra è Vita, con il supporto dei più autorevoli esperti in materia, intendono quindi illustrare agli imprenditori agricoli quali impegni dovranno assumersi se decideranno di aderire a uno o più ecoschemi. Ma anche e soprattutto come applicare le prescrizioni per ottenere i risultati attesi facendo quadrare i conti.

Di certo si tratta di novità importanti per il settore primario, che incideranno sul modo di lavorare in campo ma anche sulla percezione della figura dell’imprenditore agricolo. Non più solo coltivatore o allevatore, ma anche custode del territorio e più in generale dell’ambiente. A fare un’analisi d’impatto degli ecoschemi saranno i due coordinatori del comitato scientifico di Edagricole Angelo Frascarelli e Michele Pisante assieme a Massimo Tagliavini, Bartolomeo di Chio, Alberto Palliotti, Rita Biasi, Giorgio Borreani, Salvatore Germinara e Giuseppe Pulina.

Gli ecoschemi della nuova Pac come opportunità di crescita - Ultima modifica: 2022-01-25T16:35:16+01:00 da Simone Martarello

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