Gestione del rischio, tecnologia pilastro per la tenuta del settore

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Durante la due giorni organizzata da Asnacodi Italia e dai Condifesa di Trento e Bolzano ribadita la necessità di investire per raccogliere e sfruttare i dati nella gestione del rischio

«Il sistema agricolo, e non solo, vive una situazione di turbolenza da almeno 50 anni, in cui si susseguono crisi sanitarie, economiche e geopolitiche» ha spiegato Elio Catania, senior advisor del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, intervenuto durante la quinta edizione del Festival Agri Risk Management, organizzata da Codipra – Condifesa Trento, Condifesa Bolzano e Asnacodi Italia per fare il punto sulla gestione del rischio in agricoltura. A Madonna di Campiglio (Tn) si sono disegnate le nuove strategie e le trattorie di futuro all’interno delle quali trovare soluzioni alle sfide che il settore primario deve affrontare.

In un contesto complesso che il mondo agricolo sta vivendo, si inserisce il ruolo dei Condifesa e di Asnacodi Italia, che è e sarà sempre più fondamentale per la salvaguardia del futuro del settore primario. I cambiamenti possono essere affrontati solo da un sistema di gestione del rischio efficiente, funzionale e puntale, che preveda le criticità future e pianifichi le exit strategy da adottare. Così, in estrema sintesi, i risultati della due giorni di Campiglio.

La nuova Pac: gestione del rischio e digitalizzazione

Come ricordato da numerosi relatori, il primo gennaio 2023 ha segnato l’avvio dell'operatività della nuova programmazione della Pac contestualizzata dal presidente di Asnacodi Italia Albano Agabiti nell’ottica della gestione del rischio: «Una Pac – ha spiegato – che introduce tre elementi di assoluta novità: crescenti risorse a disposizione della gestione del rischio, l’Agricat, il primo fondo mutualistico nazionale a disposizione per tutte le aziende agricole italiane» e l’attenzione verso l’innovazione tecnologica».

«Oltre a fornire una copertura di base agli eventi catastrofali il fondo Agricat sarà fondamentale per accompagnare tutte le aziende agricole in un percorso di consapevolezza dei rischi e della necessità di resilienza ed adattamento al cambiamento climatico – ha sottolineato il direttore di Asnacodi Italia Andrea Berti –. Serve sviluppare e implementare un piano di comunicazione molto forte e avere il coraggio di affrontare una crescita nelle capacità di risk management e costruire un percorso interconnesso con dati regionali e locali, sfruttando le tecnologie a nostra disposizione».

È tornato sul tema della tecnologia e dell’investimento tecnologico Elio Catania, ribadendo come l’Italia sia un Paese particolarmente arretrato in termini tecnologici «in cui ogni anno si sottoinvestono due punti di Pil in innovazione. Sia la nuova Pac sia il Pnrr garantiscono grandi risorse per l’innovazione tecnologica e la sua applicazione, basti pensare che quest’ultimo mette a disposizione ben 35 miliardi per la transizione digitale. Soldi a disposizione anche della comunità agricola».

Albano Agabiti

FarmX, pillole di innovazione

Il FarmX è stato l’evento nell’evento, un momento di condivisione dei risultati e delle considerazioni raccolte nei workshop tematici organizzati dai Condifesa di Trento e Bolzano e Asnacodi Italia. Nei diversi contesti è emersa l’importanza di costituire soluzioni resilienti in risposta alle esigenze del comparto agricolo, ponendo la potenzialità dell’elaborazione dei diversi dati disponibili al centro della discussione.

Al contempo, il processo comunicativo ed il trasferimento di conoscenza rappresentano un tema chiave per il settore della gestione del rischio in agricoltura. «Passo fondamentale è cambiare l’approccio linguistico, semplificare il linguaggio e il testo delle proposte assicurative – ha sottolineato il direttore editoriale di Edagricole Eugenio Occhialini – coinvolgendo anche i più giovani, studenti e universitari, nella cultura del risk management. È necessaria una cabina di regia – ha continuato – che gestisca in modo equilibrato l’attività di comunicazione, Asnacodi Italia e i Condifesa sono maestri in questo. I territori più virtuosi siano a supporto delle altre zone».

Tema di altrettanta rilevanza, anche a fronte dell’attuale contesto economico finanziario, è l’accesso al credito per l’azienda agricola. «Nel prossimo futuro il rating dell’azienda agricola dipenderà anche dall’appartenenza dell’azienda stessa ad una filiera organizzata e dall’adozione di strategie di gestione del rischio – ha spiegato la direttrice di Codipra Marica Sartori –. Il sistema bancario nutre un forte interesse nell’investire nel settore agricolo, anche a fronte delle politiche di sostenibilità e dei criteri Esg. I Condifesa e Asnacodi Italia credono ed investono fortemente in un progetto unitario per migliorare i singoli bilanci e la lettura complessiva dei dati, obiettivo del prossimo futuro è coinvolgere i singoli agricoltori».

Bilancio Codipra 2022, patrimonio in crescita

In occasione del Festival Agri Risk Management 2023 si è svolta l’assemblea annuale del Codipra. Il bilancio 2022, votato all’unanimità, ha chiuso con oltre 14 milioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2022 e valori assicurati record. Grande interesse per i fondi mutualistici Ist agevolati, istituiti nel 2019 da Codipra, che stabilizzano il reddito dell’azienda agricola in caso di crisi di mercato, nel 2022 2.300 imprese agricole aderenti, per una dotazione di oltre 40 milioni di euro.

«L’ottima patrimonializzazione del Consorzio – ha specificato Sartori – affiancata a un’ottima reputazione creditizia, ci ha permesso di anticipare quasi 60 milioni di euro in favore dei nostri associati, spuntando tassi estremamente favorevoli, risultato fondamentale in un periodo di inflazione come quello che stiamo vivendo. La sfida del prossimo futuro sarà lavorare in piena sinergia con la nuova Pac, riuscendo a cogliere tutte le possibilità offerte, in primis il nuovo fondo mutualistico nazionale Agricat».

Gestione del rischio, tecnologia pilastro per la tenuta del settore - Ultima modifica: 2023-03-29T10:53:58+02:00 da Simone Martarello

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