Trentino, nel 2020 assicurato l’85% delle produzioni agricole

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Soddisfatto il Codipra Trento: gli assicurati hanno incassato gli indennizzi per i danni da calamità atmosferiche entro l’anno dell’evento calamitoso

Ancora una volta gli imprenditori agricoli trentini hanno dimostrato una grande maturità imprenditoriale assicurando nel 2020 oltre l’85% delle loro produzioni agricole contro un dato medio nazionale che non supera il 20%. Punto di riferimento è il Codipra Trento, il cui presidente Giorgio Gaiardelli, esprime soddisfazione per questi risultati che sono anche il frutto di una gestione molto efficiente del consorzio, cosa che ha permesso agli assicurati di incassare regolarmente gli indennizzi per i danni da calamità atmosferiche entro l’anno dell’evento calamitoso.

Il valore complessivo del prodotto assicurato è ulteriormente aumentato fino alla cifra record di 420 milioni ai quali vanno aggiunti oltre 515 di milioni tutelati con i fondi mutualistici che assicurano una copertura innovativa e complementare. E questo un altro record storico, ormai i produttori hanno compreso la convenienza economica e la straordinaria opportunità nella scelta di questi strumenti per tutelare la produzione e garantire la sostenibilità alle imprese, afferma il presidente.

Il totale dei premi pagati per il 2020 è stato pari a 54,5 milioni contro i 52 dell’anno precedente, la quota a carico dei soci è stata di circa 22 milioni di euro, comprensiva dei contributi di adesione a tutti i fondi mutualistici. Circa il 70% della spesa per premi assicurativi e per contributi di adesione ai Fondi IST e Fitopatie è sostenuto dai fondi dell’Unione Europea. Per i Fondi IST e Fitopatie in 2 anni il Trentino ha intercettato oltre 14 milioni di euro. Quindi gli agricoltori, attraverso una contribuzione di circa 6 milioni di Euro, si trovano nella disponibilità di circa 20 milioni di euro, fondi – per quanto riguarda gli IST pari ad oltre 18 milioni di euro – che verranno utilizzati per far fronte a situazioni di drastiche riduzioni di reddito, situazione che sembra già essersi verificata nel 2019 e che consentirebbe il pagamento di indennizzi nel 2021.

Minore pressione sulle compagnie

Dopo alcuni anni nei quali le calamità atmosferiche hanno colpito forte sulle colture specializzate del Trentino, l’anno 2020 è stato un anno relativamente clemente, i danni sono stati minori, salvo che per alcune aree contenute, gelate e grandine hanno colpito a macchia di leopardo. Le aree più colpite per le gelate di fine marzo e primi di aprile hanno riguardato sia i meleti che i ciliegeti. Per 2 volte gli eventi si sono verificati a pochi giorni dall’inizio del raccolto, causando quindi forti danni e una frustrazione sugli agricoltori che hanno visto pesantemente compromessa una intensa e complicata annata di lavoro quando i frutti eranopronti per essere raccolti.

Il totale dei danni risarciti dalle compagnie assicurative per il 2020 è stato pari a 16 milioni di euro con un indice sinistri del 27%, contro i 40 milioni dell’anno precedente. «Nulla a confronto dell’annata delle straordinarie gelate del 2017, anno nel quale si era registrato un indice sinistri pari al 400% e indennizzi che hanno superato complessivamente i 155 milioni di euro a favore dei nostri associati» afferma la neo direttrice del consorzio Marica Sartori che ha preso il posto di Andrea Berti, lo storico direttore che a metà anno dopo quasi 20 anni di direzione a Trento ha assunto l’importante ruolo di direttore generale del sistema nazionale dei consorzi di difesa, Asnacodi.

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Danni da cimice asiatica su mele

Il fondo Covid-19

E da Roma Berti ha già lanciato un nuovo fondo mutualistico innovativo per dare un concreto strumento di protezione alle imprese agricole contro i rischi della pandemia Covid-19: il fondo “Agrovs Covid-19”. Anche in questo caso Codipra ha bruciato i tempi decidendo subito di offrire gratuitamente a tutti i propri assicurati, circa 5 mila associati, per 3 mesi questa copertura, al termine dei quali ciascuno deciderà se rinnovare, ricorda il presidente. Obiettivo del fondo è duplice: fornire alle imprese aderenti un sostegno economico al reddito in caso di contagio da Covid-19 dell’imprenditore, di un uomo chiave dell’azienda e tramite l’evoluta piattaforma che gestisce il fondo, nonché rendere possibile un’azione di sussidiarietà tra gli agricoltori aderenti, in pieno stile mutualistico, potendo offrire alle imprese di individuare possibili figure sostitutive delle persone impossibilitati a lavorare nel periodo di assenza.

I fondi mutualistici per mele, latte e fitopatie

Nel 2020 si sono consolidate anche le adesioni ai fondi mutualistici attivati, con l’importante contribuzione comunitaria, nel 2019, tra i primi d’Italia: il fondo Ist (fondo stabilizzazione del reddito) per le aziende melicole che ha permesso di intercettare fondi comunitari per quasi 12 milioni di euro nei primi due anni, il fondo Ist attivo per le stalle delle vacche da latte e il fondo fitopatie, che offre garanzia per la cimice asiatica come per la fitopatia del colpo di fuoco, per un totale di fondi europei di circa 14 milioni dei quali potranno beneficiare gli agricoltori trentini. Con i fondi mutualistici attivati con la contribuzione provinciale si sono potuti liquidare gli importanti danni derivanti dalla cimice asiatica occorsi alle produzioni nel 2019; sono stati liquidati indennizzi, per il tramite delle cooperative, per oltre 1,8 milioni di euro a fronte di quasi 3.000 aziende che avevano chiesta questa copertura.

Sono proseguite anche le attività sul fronte delle collaborazioni con gli enti istituzionali e di ricerca, Università, Fondazioni, organizzazioni professionali in diversi ambiti d’interesse per il comparto agricolo, come ricorda il nuovo direttore di Codipra Marica Sartori. Importante l’approccio interdisciplinare rispetto alla risorsa dell’acqua, nell’ambito del PEI C&A 4.0, in collaborazione con altri partner per quantificare la sensibilità al rischio gelo dei nostri territori e conseguentemente programmare strumenti di difesa attiva sempre più mirati ed in grado di razionalizzare anche l’uso della risorsa idrica.

Trentino, nel 2020 assicurato l’85% delle produzioni agricole - Ultima modifica: 2021-02-11T18:46:35+01:00 da Simone Martarello

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