Verso un fondo mutualistico per il pomodoro da industria

pomodoro da industria
Nel 2020 messi sotto tutela con strumenti agevolati il 59% degli ettari coltivati. Bilancio a favore degli agricoltori: pagati più risarcimenti che premi

Nel 2021 sono stati coltivati circa 78mila ettari di pomodoro da industria. Questa coltura è esposta a diversi rischi di natura climatica, dalla grandine, all’eccesso di pioggia, alla siccità, oltre ai fenomeni legati alle alte temperature come venti caldi, colpo di sole ecc. Per la gestione di questi rischi, le imprese agricole hanno a disposizione due strumenti di difesa passiva agevolati, la polizza assicurativa e il fondo di mutualità con il quale si possono gestire oltre ai rischi climatici anche quelli dovuti a fitopatie e infestazioni parassitarie. Entrambi sono agevolati con un contributo rispetto al costo assicurativo o mutualistico sopportato dall’agricoltore, fino al 70%.

Lo strumento assicurativo è maturo e l’unico operativo fino alla campagna 2021, mentre per il 2022 si potrebbe attivare per la prima volta anche un fondo mutualistico, visto l’ottenimento del riconoscimento ministeriale quale soggetto gestore ottenuta da Pro.difesa, autorizzato all’attivazione del Fondo Prodifesa, per la copertura dei rischi climatici.

L’evidenza dei numeri

Dall’analisi dei dati, considerato il rapporto tra premi versati dalle aziende agricole e i risarcimenti pagati dalle compagnie, nel 2019 (ultimo dato disponibile), a fronte di circa 28 milioni di euro versati, sono stati pagati sinistri per oltre 48 milioni, facendo registrare un rapporto sinistri/premi del 153%. Ma nonostante ciò, il 40% della superficie coltivata a pomodoro da industria non è coperta da polizze.

Dall’analisi dei dati riportati nel Rapporto gestione del rischio in agricoltura 2021 pubblicato da Ismea, si registra che gli ettari assicurati nel 2020 sono stati 43.824 mila, pari al 59% della superficie coltivata nello stesso anno, distribuita su 2.704 aziende, con una superficie media assicurata per azienda di 16,2 ettari (tab. 1). Analizzando la distribuzione territoriale, le regioni con un maggior numero di aziende assicurate sono in Puglia con 824, seguita da Emilia-Romagna 812, Lombardia 397, Piemonte 112 e Basilicata 142. Confrontando questo dato con quello relativo alla distribuzione delle superfici coltivate, si nota come lo strumento assicurativo sia di fatto sconosciuto dalle imprese collocate in tre regioni importati per la produzione di pomodoro: Sicilia, Campania e Calabria.

Nella campagna 2020 si è registrato un incremento, più 17,2% delle aziende che hanno fatto ricorso alle assicurazioni per il pomodoro. Rispetto al 2019 l’incremento si riscontra anche nei valori assicurati passati da 337,8 milioni di euro del 2019 ai 373,5 milioni nel 2020, registrando un aumento del 10,6%. Il tasso medio ovvero il costo assicurativo lordo nel 2020 è stato pari al 9.35% con un aumento di un punto percentuale rispetto al 2019.

Tre le combinazioni di garanzie disponibili, il pacchetto più utilizzato (57,7% del totale) è la combinazione C, che prevede la copertura di tre avversità frequenza (grandine, vento forte, eccesso di pioggia), seguito dal pacchetto A (tutte le avversità) 18,8%, il pacchetto D (solo avversità catastrofali) e infine il pacchetto B con il 10,6%.

tab. 1 Dati assicurativi pomodoro da industria
Descrizione Unità di misura 2016 2017 2018 2019 2020 Var 19/18 (%) Var 20/19 (%) Garanzie % (2019)*
Aziende numero 1.998 1.827 1.974 2.308 2.704 16,9 17,2 Pacchetto A 18,8
Certificati numero 2.743 2.581 2.740 3.314 3.722 20,9 12,3 Pacchetto B 10,9
Valori assicurati .000 di € 278.869 267.053 274.925 337.815 373.472 22,9 10,6 Pacchetto C 57,7
Premi .000 di € 20.984 21.178 23.289 28.325 34.924 21,6 23,3 Pacchetto D 12,6
Tariffa media % 7,5 7,9 8,5 8,38 9,35 -0,1 0,97 Totale 100
Fonte: Ismea Rapporto gestione del rischio in agricoltura 2021*dato stimato su dati compagnie di assicurazione

Indice climatico avverso

Combinazione sperimentale, che copre la perdita di produzione assicurata per danno di quantità̀ e qualità̀ oltre alle avversità atmosferiche della Combinazione A (tabella 1) anche quelli generati dall’andamento climatico avverso, identificato tramite uno scostamento positivo o negativo rispetto a un indice meteorologico, che consente di identificare un evento di natura meteorologica registrato sulla base di un parametro predefinito. L’eventuale danno è riconosciuto sulla base dell’effettivo scostamento rispetto al valore del suddetto indice.

Con indice climatico avverso si indica un andamento climatico, identificato sulla base dell’alterazione di parametri ricompresi nell’indice meteorologico quali, la piovosità̀ e/o la temperatura cumulate nel periodo di coltivazione del pomodoro da industria o in parte di esso che si discosta significativamente dalla curva ottimale della coltura in una determinata fase fenologica e produce effetti negativi misurabili sulla produzione. Questa tipologia di polizza è finanziata con risorse nazionali (D.lgs 102/2004), prevede il risarcimento nel caso di danno medio (prodotto/comune) superiore al una 30% (soglia). Questa tipologia di polizza gode di un contributo fino al 65% della spesa ammessa.

Verso un fondo mutualistico per il pomodoro da industria - Ultima modifica: 2022-01-12T17:21:30+01:00 da K4

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