In Puglia crolla del 70% la produzione di ciliegie precoci della varietà Bigarreau

Più del 70% delle varietà precoci di ciliegie, in particolare della Bigarreau, è stato distrutto dalla gelata di fine marzo. È quanto emerge, a pochi giorni dall’inizio della raccolta dei primi frutti, da un monitoraggio di Coldiretti Puglia nei ciliegeti pugliesi.

 

Le primizie distrutte dall’improvvisa e persistente gelata di fine marzo

Con una superficie di circa 20.000 ha, concentrati per due terzi nel Sud-Est barese (Conversano, Turi, Castellana Grotte, Sammichele di Bari, Casamassima, Putignano, ecc.) e per un terzo nel Nord-Ovest barese (Bisceglie, Ruvo di Puglia, Corato, ecc.) e un’offerta di oltre 47.000 t, la Puglia è la prima regione produttrice di ciliegie in Italia (40%), seguita da Campania, Veneto ed Emilia Romagna.

Ma quest’anno le primizie delle due aree cerasicole pugliesi sono state in gran parte distrutte dall’improvvisa e persistente gelata di fine marzo, con brusco abbassamento delle temperature fino ad alcuni gradi sotto 0 °C, che ha bruciato i fiori e i frutticini emersi da una fioritura troppo precoce favorita dalle miti temperature invernali.

Un danno tanto più grave se si tiene conto che ancora non sono state effettuate le verifiche in campo da parte dell’assessorato regionale all’Agricoltura per i necessari rilievi finalizzati alla dichiarazione dello stato di calamità.

 

Servono immediate verifiche in campo per quantificare il danno

«Alla fine di questa settimana entrerà nel vivo la raccolta delle ciliegie che quest’anno per le primizie si preannuncia disastrosa – dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia –.

Sono andati in fumo mesi di lavoro in campagna per cui servono immediatamente le verifiche in campo dei tecnici degli uffici territoriali dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

In caso contrario, a raccolta ultimata nell’arco di pochi giorni, non ci saranno elementi certi per la quantificazione del danno».

 

Ora si aggiungono difficoltà di reperimento e gestione della manodopera

Al danno in campagna, per le gelate che hanno bruciato i fiori e i frutticini, compromettendo gravemente la raccolta delle ciliegie, continua Muraglia, adesso, a causa della epidemia da Coronavirus, si aggiungono le difficoltà di reperimento e di gestione della manodopera, con le prescrizioni per la sicurezza e i relativi problemi di ingaggio e trasporto.

«La produzione di ciliegie pugliesi è destinata esclusivamente al consumo fresco. Perciò devono essere mantenute integre la pezzatura, la compattezza e il sapore.

Tutto ciò richiede accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta, dove la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine».

In Puglia crolla del 70% la produzione di ciliegie precoci della varietà Bigarreau - Ultima modifica: 2020-05-04T22:31:10+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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