La nuova Commissione Ue partirà con un mese di ritardo

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Dopo la bocciatura di tre commissari la Commissione Ue guidata da Ursula von del Leyen entrerà in carica solo il 1° dicembre. A novembre ancora Juncker

La nuova Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, sarebbe dovuta entrare in carica il 1° novembre 2019, ma non è stato così.
Nel mese di ottobre, il Parlamento europeo ha respinto le candidature di tre commissari indicati dai governi nazionali e appoggiati da von der Leyen.
L’avvio della nuova Commissione è rinviato al 1° dicembre 2019, come anche l’incarico del nuovo Commissario Agricoltura e Sviluppo Rurale Janusz Wojciechowski.

La nuova Commissione Ue 2019-2024 è composta da 26 commissari più il Presidente, uno per ogni paese membro.

Janusz Wojciechowski

Ogni commissario deve essere stato valutato dalle Commissioni del Parlamento Europeo che si occupano della sua delega (Industria, Pesca, Agricoltura, e così via); inoltre, anche la nuova Commissione dev’essere approvata in blocco proprio dal Parlamento Europeo.

La bocciatura di tre commissari

Ben tre commissari sono stati bocciati dal Parlamento europeo:
⦁ l’ungherese László Trócsányi, designato alla Politica di vicinato e allargamento;
⦁ la romena Rovana Plumb, designata ai Trasporti;
⦁ la francese Sylvie Goulard, designata a Mercato interno, Industria e Difesa industriale.
I primi candidati commissari ad essere respinti sono stati la romena Rovana Plumb e l’ungherese László Trócsányi, perché accusati di conflitto di interesse. Secondo i membri della commissione, Plumb non ha saputo giustificare un prestito da un milione di euro che in precedenza non aveva dichiarato, mentre a Trócsányi sono stati attribuiti inquietanti legami con la Russia e vari conflitti di interesse con l’incarico che mantiene nello studio legale che ha fondato in Ungheria.

Clamoroso stop al candidato francese

Se i pareri negativi su alcuni candidati dell’Est Europa erano stati messi in conto, una vera sorpresa è stata la bocciatura di Goulard, una dei politici più noti fra i candidati commissari e considerata molto vicina al presidente francese Emmanuel Macron.
Goulard ha una lunga carriera nelle sedi europee, è stata più volte parlamentare europea, ma è stata oggetto di uno scandalo legato all’uso dei rimborsi da parlamentare europea e, durante la sua audizione davanti alle commissioni Industria e Mercato interno, la questione dei rimborsi è stata sollevata diverse volte dai parlamentari europei.
La Francia ha già nominato il nuovo candidato commissario, Thierry Breton, e analogamente l'Ungheria, Oliver Varhelyi. La Romania è andata recentemente ad elezioni politiche e nominerà il candidato commissario nel breve termine, dopo che il parlamento di Bucarest avrà votato la fiducia al nuovo governo romeno.

Ancora un mese della Commissione Ue Juncker

Sulla carta il Parlamento europeo doveva approvare in blocco l’intera Commissione von der Leyen nella seduta plenaria del 21-24 ottobre 2019, ma non c’è tempo a sufficienza per tenere le audizioni dei candidati commissari che sostituiranno Goulard, Plumb e Trócsányi. Pertanto il voto finale potrebbe tenersi in una delle due sedute plenarie di novembre.
Von der Leyen entrerà così in carica il 1° dicembre.
L’esecutivo comunitario guidato da Jean-Claude Juncker sarà costretto a restare in carica per gli affari correnti, vale a dire la gestione dell’ordinaria amministrazione. In pratica la Commissione europea non eserciterà il suo potere di iniziativa legislativa e non produrrà dunque nuove proposte normative, ma si limiterà a gestire quelle già messe sul tavolo e ancora oggetto di discussione in Consiglio e Parlamento Ue.
Tra l’altro Juncker sarà sottoposto ad un intervento chirurgico l’11 novembre, per il trattamento di un aneurisma in un’arteria cerebrale. Sarà il primo vice-presidente Frans Timmermans a sostituire Juncker fino al rientro, che dovrebbe avvenire in tempo per il passaggio di consegne con von der Leyen.

Brexit, un altro rinvio

Un altro rinvio riguarda la Brexit che doveva avvenire al 31 ottobre 2019, invece non c’è stata; tutto rinviato al 31 gennaio 2020. Nel frattempo gli inglesi andranno ad elezioni politiche anticipate a dicembre 2019.
Vista l’estensione del periodo di permanenza, il Regno Unito dovrà nominare il suo commissario in seno alla Commissione europea.

La nuova Commissione Ue partirà con un mese di ritardo - Ultima modifica: 2019-11-03T15:15:04+01:00 da Gianni Gnudi

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