«La Pac è il reddito di cittadinanza degli agricoltori»

Pac
Massimiliano Giansanti
«Occorre separare le politiche economiche da quelle sociali». Il punto del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in occasione del cinquantesimo anniversario di Assitol

«La Pac è il reddito di cittadinanza degli agricoltori. Dobbiamo uscire dalla logica delle politiche sociali e tornare a fare politica economica». Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in occasione della celebrazione dei cinquanta anni di Assitol, l'Associazione italiana dell'industria olearia, svoltasi a Roma.

«Tra pandemia, rincari dei costi e delle materie prime, effetti del conflitto russo-ucraino, inflazione -che sta facendo lievitare i prezzi al consumo scaricando sulle aziende agricole i maggiori costi, comprimendo fortemente la redditività delle imprese-, la Pac dovrebbe promuovere produttività, investimenti, migliorare i redditi dei produttori e rafforzare il loro posizionamento nelle filiere. Invece ci ritroviamo con risorse minori (meno 15% per l’Italia) e più obiettivi ambientali e sociali.

«Scienza bandita dell’Europa»

«La scienza è bandita dall’Europa. No ogm, no Tea. Senza l’ausilio della scienza – ha incalzato Giansanti – sarà difficile produrre di più e raggiungere l’autosufficienza alimentare».

«Il 40% delle aziende è fino a due ettari»

In relazione alla frammentarietà delle aziende agricole, come riportato nell’ultimo censimento Istat, Giansanti ha ricordato che il 27% delle aziende produce esclusivamente per l’autoconsumo e il 40% è fino a due ettari.

«Per l’olivicoltura – ha puntualizzato – la situazione si aggrava perché, in media, le aziende contano 1,6 ettari. La frammentarietà dell’agricoltura mina la competitività del sistema produttivo ed è particolarmente strutturale nella produzione olivicola».

Giansanti ha poi ribadito che «nonostante il provvedimento attuativo che disciplinerà gli incentivi ad Op ed Aop sia stato migliorato, resta la necessità di dare certezza agli operatori, confermando l’anno di riferimento per il calcolo del valore della produzione commercializzata al 2021 come era stato concordato e non al 2022 come è stato inopinatamente fissato in sede di Conferenza Stato Regioni».

«52 miliardi di export non sufficienti»

«Solo promuovendo e sviluppando le imprese orientate al mercato – ha proseguito Giansanti – si può realizzare un obiettivo di crescita ed occupazione. Per tutto il settore primario serve un nuovo modello agricolo più performante e strategico per far crescere la competitività delle imprese. 52 miliardi di export, sebbene siano un record per l'Italia, non sono sufficienti se guardiamo a Francia e Germania».

«La Pac è il reddito di cittadinanza degli agricoltori» - Ultima modifica: 2022-09-22T09:50:55+02:00 da Laura Saggio

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