L’exploit del vino traina il balzo dell’export Ue

tavolo vino
Escono i dati dei primi tre trimestri del 2021. Il commercio agroalimentare dell'UE continua a mostrare una crescita notevole rispetto al 2020. Il Regno Unito aumenta l’import dagli ex-partner comunitari ma non riesce a fare altrettanto con l’export. Sul balzo negli Usa e nell’estremo Oriente il vino gioca un ruolo da locomotiva

Il valore totale del commercio agroalimentare dell'Ue (esportazioni più importazioni) nei primi 9 mesi del 2021 è stato di 239,5 miliardi di euro (+6,1% rispetto all’anno precedente).

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L’export è aumentato dell'8% a 145,2 miliardi di euro, l’import del 3,5% per raggiungere i 94,2 miliardi di euro. Ciò si riflette in un surplus commerciale agroalimentare complessivo di 51 miliardi di euro per i primi nove mesi dell'anno, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Usa player numero uno

Seguendo la tendenza per gran parte del 2021, l'aumento maggiore delle esportazioni è stato quello verso gli Stati Uniti, il cui valore è cresciuto di 2,3 miliardi di euro, ovvero del 15%.

Un risultato su cui ha inciso la forte performance del vino, arrivato da solo a 938 milioni di euro, grazie ad un balzo annuale del 35%. In forte crescita anche le esportazioni verso la Corea del Sud (593 milioni di euro in più), anche qui grazie alle ottime performance di vino, carne suina, frumento, oltre alle esportazioni verso la Svizzera (+570 milioni di euro). Mentre le esportazioni complessive verso la Cina sono aumentate di 504 milioni di euro, le esportazioni di carne suina dell'UE nel paese sono diminuite del 13%, in calo di 525 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

La Brexit non è stato un gran affare

Per la prima volta nel 2021, le esportazioni agroalimentari nel Regno Unito hanno superato il valore del corrispondente periodo del 2020, crescendo di 166 milioni di euro, pari allo 0,5%. Diminuzioni significative sono state registrate nel valore delle esportazioni in Arabia Saudita (-447 milioni di euro), Hong Kong (141 milioni di euro) e Kuwait (-115 milioni di euro).

Il boom del Brasile

L'aumento maggiore delle importazioni agroalimentari è stato registrato invece dal Brasile, con un balzo di 1,4 miliardi di euro, pari al 16% rispetto allo stesso periodo del 2020. In crescita anche le importazioni dall'Indonesia (+601 milioni di euro), dall'Argentina (+ 545 milioni di euro), Australia (+541 milioni di euro) e India (+388 milioni di euro).

Notevoli diminuzioni sono state registrate nelle importazioni da diversi paesi, il più notevole dei quali è stato un calo di 2,9 miliardi di euro o del 27% nel valore di quelle dal Regno Unito. Il calo più significativo delle importazioni da lì è stato registrato nella frutta tropicale, nelle noci e nelle spezie (-88%). In calo anche le importazioni da Stati Uniti (-570 milioni di euro), Canada (-218 milioni di euro), Nuova Zelanda (-111 milioni di euro) e Moldova (-105 milioni di euro).

Vino in testa a tutte le classifiche

Guardando alle specifiche categorie di prodotto, il periodo gennaio-settembre ha visto una forte crescita dei valori delle esportazioni di vino (+2,9 miliardi di euro) e alcolici (+1,3 miliardi di euro), con un aumento rispettivamente del 30% e del 28%. Altri significativi aumenti del valore delle esportazioni sono stati registrati negli oli di colza e girasole (+751 milioni di euro) e nel cioccolato e nei prodotti dolciari (599 milioni di euro). Si registrano, invece, cali sostanziali delle esportazioni di alimenti per l'infanzia (-757 milioni di euro) e grano (-390 milioni di euro).

Soia e olio di palma in entrata

I maggiori aumenti del valore delle importazioni sono stati registrati nei panelli (+1,2 miliardi di euro), semi di soia (+1,2 miliardi di euro) e olio di palma e palmisti (+723 milioni di euro). Nel frattempo, le maggiori diminuzioni dei valori delle importazioni sono state registrate per frutta tropicale, noci e spezie (-545 milioni di euro), succhi di frutta (-199 milioni di euro) e vino, vermouth, sidro e aceto (-168 milioni di euro).

L’exploit del vino traina il balzo dell’export Ue - Ultima modifica: 2022-01-17T19:42:17+01:00 da Lorenzo Tosi

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