“Pomodoro 100% italiano”, accordo per una filiera anti Brexit

Pomodoro Princes Industrie Alimentari srl
Nel contesto post-Brexit Coldiretti e Princes hanno siglato a Roma il primo patto Italia-UK fondato sul riconoscimento della qualità del prodotto e sull’impegno volto a garantire condizioni eque e dignitose del lavoro nei campi

Coldiretti e Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro e parte di Princes primario gruppo internazionale del food&beverage del Regno Unito, hanno siglato un accordo nazionale di filiera per la sostenibilità economica, ambientale e etica della filiera “Pomodoro 100% Italiano”. L’obiettivo è ridare competitività a un comparto strategico per l’agricoltura italiana, assicurando un futuro sostenibile e duraturo a tutta la filiera.

Jilll Morris, Ettore Prandini, Gianmarco Laviola

«L’accordo rientra nell’azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale promossa da Coldiretti per garantire che dietro tutti gli alimenti in vendita ci sia un percorso di qualità riguardanti l’ambiente, la salute e il lavoro, con un’equa distribuzione del valore – ha sottolineato Ettore Prandini - presidente di Coldiretti - ». Prandini ha poi specificato che gli agricoltori vedranno riconosciuto un prezzo di acquisto basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione previsto dall’Accordo di Filiera. «Questo accordo – ha spiegato Prandini avrà una durata non inferiore ai tre anni e sarà basato su una equa pianificazione degli investimenti».

Al via la blockchain

Nel contesto dell’accordo, Princes e Coldiretti svilupperanno congiuntamente un’innovativa piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che per la prima volta in Italia verrà applicata a un prodotto trasformato industrialmente. La piattaforma garantirà la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e il rispetto di tutti i requisiti previsti con forti benefici in termini di sicurezza, efficienza e automazione delle transazioni interaziendali. La blockchain, grazie a registri informatici distribuiti e concatenati, fornirà un’ulteriore garanzia sulla provenienza del pomodoro: da cooperative rispettose di standard etici richiesti.

«La tecnologia blockchain è fondamentale per lo sviluppo del comparto – ha commentato Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari-. Siamo orgogliosi di condividere con Coldiretti il nostro impegno quotidiano per sostenere la filiera del pomodoro pugliese basandoci sull’applicazione di pratiche di lavoro etico e su condizioni economiche equanimi e sostenibili per tutti i nostri fornitori di pomodoro. Speriamo che questo Contratto di Filiera venga presto seguito da altri attori della filiera, con i quali siamo sempre disponibili a condividere obiettivi comuni».

Siglato alla presenza dell’Ambasciatore britannico presso la Repubblica Italiana Jill Morris, l’accordo rafforza il legame fra l’Italia e il Regno Unito che, come spiegato dall’Ambasciatore, condivide con il nostro Paese il valore della propria esperienza nel contrasto alle forme di caporalato e promuove la cultura della legalità in una filiera determinante per l’export italiano.

In diretta Skype da Bruxelles Paolo De Castro, primo vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, ha sostenuto l’accordo affermando «E’ un vero e proprio patto sociale che combatte caporalato e sfruttamento, e testimonia il legame forte tra il nostro Paese e il Regno Unito. Con questo accordo daremo garanzia ai consumatori britannici che vogliono acquistare un prodotto sostenibile 100% made in Italy».

«Il Regno Unito è un mercato di riferimento per la produzione agroalimentare italiana e non può esserci Brexit che condizioni i nostri rapporti» ha concluso Prandini.

Firma dell'accordo tra Ettore Prandini e Gianmarco Laviola

I contenuti dell’accordo

I produttori associati a Coldiretti che sottoscriveranno questo “Contratto di Filiera” si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione altamente sfidante, in grado di garantire produzioni di qualità eccellenti, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, elementi imprescindibili per assicurare un futuro prospero alla filiera del pomodoro pugliese.

Princes offre ai produttori associati a Coldiretti la possibilità di sottoscrivere contratti di fornitura della durata di 3 anni, introducendo così un’innovazione senza precedenti per la filiera in Italia, riconoscendo anche un prezzo “equo” per il pomodoro, cioè basato sugli effettivi costi sostenuti.

Princes è a fianco di Coldiretti nella sua battaglia contro l’“Italian sounding” e questo accordo contribuirà a contrastare il fenomeno, valorizzando in maniera univoca la qualità inimitabile del pomodoro pugliese.

Riconoscendo la determinazione e l’impegno di Princes a favore della promozione degli standard etici nei rapporti di lavoro e consapevoli dell’importanza di unire le forze nella lotta al caporalato, i lavoratori agricoli impiegati nei contratti di filiera, grazie alla collaborazione con la Federazione Provinciale di Foggia, potranno usufruire del trasporto pubblico presso i campi di pomodoro in forma gratuita in attuazione della DGR PUGLIA 11 luglio2018, n. 1261 e garantendo così i massimi livelli di sicurezza.

I produttori, inoltre, potranno accedere a forme agevolate di credito all’impresa e beneficiare di servizi di consulenza specialistica per l’accesso agli aiuti nazionali e comunitari previsti per il settore agricolo. Specifici percorsi formativi saranno inoltre realizzati per l’innovazione della filiera del pomodoro nella direzione della sostenibilità ambientale (riduzione consumo energetico, di acqua, etc.).

Chi è Princes Industrie Alimentari?

Princes lavora nello stabilimento di Foggia - il più grande sito industriale d’Europa - unicamente pomodoro di origine pugliese e si rifornisce esclusivamente da produttori che rispettano i più alti standard in tema di lavoro etico, secondo le certificazioni “Global G.A.P. GRASP” o “SA8000”.

Con il supporto di Coldiretti, l’azienda vuole ulteriormente sostenere e promuovere la filiera del pomodoro pugliese, unica al mondo per la qualità del prodotto e che da sola contribuisce per circa il 30% all’intero volume del pomodoro italiano da industria.

 

 

“Pomodoro 100% italiano”, accordo per una filiera anti Brexit - Ultima modifica: 2019-02-13T10:03:57+01:00 da Laura Saggio

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