Pratiche sleali, ok al decreto di recepimento

Il via libera del Consiglio dei Ministri del 5 novembre conclude l’iter di approvazione di un’attesa normativa che stoppa pratiche sleali come le aste a doppio ribasso consentendo di riequilibrare i rapporti di filiera, con maggiori tutele per le aziende agricole. Mercuri (Alleanza Coop): «Una boccata d’ossigeno per chi deve fare i conti con l’aumento generalizzato dei costi di produzione»

Via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2019/633 del Parlamento contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare (l’iter del decreto era partito a fine luglio).

Paolo De Castro

Una direttiva fortemente voluta dall’EuroParlamentare Paolo De Castro, ma che in Italia non ha avuto un percorso facile, spingendo la Commissione Ue ad aprire una procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese.

Un recente studio pubblicato dalla Commissione il 27 ottobre ha fatto il punto sulle scelte operate dai 16 Stati Membri che hanno recepito la normativa. Un elenco in cui spiccava ancora l’assenza del nostro Paese, che per fortuna ora ha rimediato.

Agricoltori più tutelati contro le pratiche sleali

Chiara Gagnarli

«D’ora in avanti - dichiara Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura alla Camera - gli agricoltori italiani, parte debole della filiera agroalimentare, saranno maggiormente tutelati ponendo definitivamente fine alle pratiche commerciali sleali che hanno spesso ridotto il margine di guadagno delle produzioni che rendono celebre il made in Italy nel mondo».

Stop, dunque, al ricorso a gare e aste elettroniche a doppio ribasso nonché alla vendita a prezzi palesemente al di sotto dei costi di produzione. «Con il decreto poniamo un limite – continua Gagnarli - oltre cui non sarà più possibile rimandare il pagamento, garantiamo la tutela dell’anonimato di chi denuncia valorizzando il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza, introduciamo sanzioni efficaci e dissuasive conferendo forza al ruolo dell’ICQRF, l’Ispettorato repressione frodi, che potrà avvalersi del supporto del Comando per la tutale agroalimentare dei Carabinieri e della Guardia di Finanza».

Alleanza Coop pronta a schierarsi al fianco delle proprie associate

Giorgio Mercuri, presidente Alleanza delle cooperative agroalimentari

«Con la nuova legge – ricorda Giorgio Mercuri, coordinatore di Alleanza delle Cooperative agroalimentari - gli accordi commerciali in essere dovranno essere rivisti entro sei mesi dall’entrata in vigore della nuova disposizione: potrebbe divenire l’occasione anche per riequilibrare i prezzi ai maggiori costi di produzione».

«Non possiamo che esprimere – aggiunge- la nostra soddisfazione per la conclusione di un iter che ci ha visto sin dall’inizio tra i principali sostenitori».

Mercuri ricorda che il recepimento arriva in una fase di estrema difficolta delle imprese agroalimentari a causa del generalizzato aumento dei costi di produzione (dalle materie prime ai costi di energia, dai costi degli imballaggi a quello dei trasporti).  «Le nostre organizzazioni di rappresentanza – prosegue Mercuri – sono pronte ad affiancare le loro 5.000 cooperative associate sia per presentare denuncia contro coloro che mettono in essere pratiche commerciali vietate, sia nell’eventuale risoluzione bonaria di controversie che dovessero coinvolgere le associate».

L’Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime infine apprezzamento «per il lavoro svolto dal Governo e dal Parlamento, che hanno accolto molte delle osservazioni e delle proposte da noi formulate: in particolare esprimiamo soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento della specificità del rapporto intercorrente tra l’agricoltore socio e la sua cooperativa o la sua organizzazione di produttori, nonché l’aver previsto come facoltativa l’assistenza da parte delle organizzazioni professionali per la deroga sulla durata minima dei contratti».

Pratiche sleali, ok al decreto di recepimento - Ultima modifica: 2021-11-08T21:13:54+01:00 da Lorenzo Tosi

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