Ottimo il Next Generation Ue Fund, ma non basta. Il piano di rilancio presentato dalla Commissione europea è giudicato rilevante e positivo dalle associazioni datoriali agricole, anche considerando l’ammontare delle risorse che potrebbero essere destinate all’Italia.
Ma la disponibilità di questi fondi non è immediata.
Agricoltori, Banche ed edili in pressing sul Governo
Per questo un comunicato congiunto elaborato da Abi, Alleanza delle cooperative italiane, Ance, CIA - Agricoltori italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Copagri raccomanda al Governo italiano di attivare, senza entrare nel dettaglio, tutte le strade praticabili per assicurare all'Italia risorse immediate.
Il riferimento implicito è al famigerato Fondo Salva Stati. In questi giorni entra infatti nel vivo il negoziato sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, che raccoglie l'opposizione, più o meno decisa, di alcune forse politiche che temono le stesse conseguenze che questo strumento ha determinato in Grecia.
Mesi per il Next Generation Ue Fund
Le motivazioni delle organizzazioni agricole che assieme a Banche ed edili hanno fatto appello all'Esecutivo è pero inappuntabile: «l negoziato sul Recovery Fund richiederà ancora alcuni mesi, così come sarà necessaria la presentazione da parte del nostro Governo di un solido e credibile piano di riforme per accedere alle risorse».
«Lo stato drammatico e le prospettive molto incerte della nostra economia richiedono interventi forti e immediati per sostenere la domanda di imprese e famiglie e rilanciare gli investimenti pubblici».
Il riferimento implicito al famigerato Mes
«Per questo esortiamo il Governo, il Parlamento e le forze politiche a utilizzare fin da subito tutte le risorse e gli strumenti che l’Europa ha già messo a disposizione, a partire dai fondi per sostenere i costi diretti e indiretti dell’emergenza sanitaria. Non farlo sarebbe una scelta non comprensibile e comporterebbe una grave responsabilità verso il Paese, i suoi cittadini, le sue imprese».