Soia, con il seme “fai da te” coltivazione a rischio

proteiche

Nel 2015 in Pianura padana sono stati segnalati diversi attacchi di Diaporthe spp. con danni produttivi a carico degli agricoltori. In proposito Assosementi ricorda a tutti i produttori e agli operatori della filiera che:

-   in base alla normativa sementiera europea e italiana le sementi di soia commercializzate devono essere ufficialmente certificate;

-   l’attività di selezione e certificazione della granella è consentita alle sole ditte sementiere in possesso di regolare autorizzazione sementiera;

-   la vendita, l’acquisto e lo scambio di sementi non certificate o autoriprodotte sono attività non legali, oltre a rappresentare una pericolosa via di propagazione di patogeni.

Assosementi allerta tutti gli agricoltori sui rischi legati all’uso di seme “fai da te” per le semine.

Il seme di soia riprodotto in azienda non offre infatti garanzie all’agricoltore in termini di purezza, germinabilità e certezze sull’origine e, in quanto non conciato, non dà protezione dagli organismi nocivi.

Soia, con il seme “fai da te” coltivazione a rischio - Ultima modifica: 2016-02-25T14:34:13+01:00 da Sandra Osti

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