Ecoschema 2, un vincolo che diventa un autogol

frutteto
Erpice con doppi dischi per rottura del cotico erboso e gabbia posteriore di livellamento
Con la necessità di rompere il cotico erboso, la misura di prevenzione più efficace contro la diffusione della maculatura bruna del pero, l'imposizione dell'inerbimento obbligatorio diventa un vincolo che rischia di costare caro ai pericoltori. Invece che imporre le buone pratiche agricole dall'alto, non era meglio affidarsi alla competenza di tecnici e agronomi preparati?

Pratiche agricole virtuose la cui adozione rischia di diventare un autogol.

È il rischio che corrono le misure di condizionalità introdotte con i 5 ecoschemi della Pac adottati dall'Italia attraverso il Piano strategico nazionale.

Perchè la produzione agricola non richiede dogmi, ma competenze. E burocratizzare le corrette misure agronomiche rischia di non renderle più tali.

Inerbimento ok, ma non sempre

Prendiamo ad esempio l'Ecoschema 2, “Inerbimento delle colture arboree”, l'unico riservato alle superfici occupate da colture permanenti legnose agrarie (frutteti, vigneti, oliveti, agrumeti, noccioleti, ecc.) e altre specie arboree permanenti a rotazione rapida.

Avere un suolo inerbito produce innegabili vantaggi: riduce il rischio di erosione, aumenta lo stock di carbonio sequestrato nel suolo, aumenta la biodiversità in campo e assicura la carrabilità dell'interfila e quindi la tempestività degli interventi di gestione degli impianti.

Garantisce alle aziende che lo adottano il pagamento di 120 euro ad ettaro, ma la eventuale necessità di rompere il cotico erboso rischia di costare la restituzione dei contributi già percepiti oltre a eventuali sanzioni amministrative.

Un'eventualità tutt'altro che remota per la pericoltura.

Mille insidie sul pero

Grave attacco di maculatura bruna riportato nel mese di giugno dell’anno passato. Avere un alto livello di infezione in quel mese porta quasi inevitabilmente ad avere elevate perdite di produzione alla raccolta

Il pero è infatti una coltura stretta tra mille difficoltà commerciali e soprattutto fitosanitarie a causa dell'avanzata della cimice asiatica e della sempre più estesa diffusione della maculatura bruna.

La lavorazione del terreno si è però dimostrata una delle strategie di prevenzione agronomica più efficaci per contrastare Stemphylium vesicarium, agente patogeno della maculatura bruna del pero (ne abbiamo parlato qui). Il patogeno svolge infatti il suo ciclo biologico parzialmente in fase saprofitaria sull’erba secca del cotico erboso.

Molte aziende sono impegnate proprio in questi giorni nell'esecuzione dell'intervento di lavorazione preventivo. Un'operazione che rischia di costare cara in questo 2023, primo anno di applicazione della nuova Pac e del suo complesso meccanismo di condizionalità.

La differenza rispetto alle misure contro la Xylella

A differenza delle lavorazioni preventive delle superfici olivetate in Puglia, un intervento da eseguire obbligatoriamente in ottica anti-Xylella per contrastare il vettore sputacchina, la lavorazione del terreno dei pereti è considerata dai disciplinari regionali (ad esempio dell'Emilia-Romagna) una misura facoltativa, nonostante la sua efficacia.

è questa differenza tra interventi obbligatori (Puglia - Xylella) e facoltativi (Emilia-Romagna - maculatura bruna) che fa scattare automaticamente il diritto al percepimento dell'ecoschema 2.

Le associazioni di categoria si sono pertanto attivate per sollecitare un intervento che rimuova questo paradosso.

Affidarsi a chi coltiva le competenze

E si tratta solo del primo caso di incongruenza relativo alle scelte "agronomiche" imposte da Bruxelles. Invece di voler imporre questo tipo di scelte dall'alto, non era meglio affidarsi alla competenza di chi queste scelte tecniche le prescrive ogni giorno? Ovvero tecnici e Agronomi iscritti regolarmente ad albi professionali, gli unici che potrebbero concedere con scienza e coscienza eventuali deroghe senza dover scomodare ogni volta le amministrazioni locali o centrali?

Ecoschema 2, un vincolo che diventa un autogol - Ultima modifica: 2023-03-22T08:57:00+01:00 da Lorenzo Tosi

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