Infestazioni di cocciniglia del corniolo su pesco nella Piana di Sibari

cocciniglia corniolo pesco
Dopo l’apparizione di alcuni esemplari nell’estate del 2020, quest’anno la cocciniglia del corniolo ha causa gravi danni su pesco. Le valutazioni di Antonio Di Leo, direttore del Centro sperimentale dimostrativo di Mirto Crosia (Cs) dell’Arsac

Per la prima volta nella Piana di Sibari, in provincia di Cosenza, si sono registrate, nella seconda metà della scorsa estate, gravi infestazioni di cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni) su pesco. Ne dà notizia Antonio Di Leo, direttore del Centro sperimentale dimostrativo di Mirto Crosia (Cs) dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dell'agricoltura in Calabria (Arsac).

Cocciniglia corniolo su pesco favorita da clima caldo-umido

cocciniglia
Femmina di Parthenolecanium corni

«I primi esemplari di cocciniglia del corniolo, fitofago presente in Italia soprattutto nelle regioni settentrionali, erano già stati riscontrati a settembre del 2020. Ma il particolare andamento climatico estivo nella Piana di Sibari, molto caldo-umido, ne ha probabilmente favorito lo sviluppo. Così tanto da produrre forti attacchi su pesco, in particolare su impianti di nettarine tardive delle varietà 1619 e Honey Glo. In alcune aziende ubicate in agro di Cassano allo Ionio (Cs) ha raggiunto livelli di popolazione tali da richiederne il controllo per non compromettere sia la produttività delle piante sia la qualità dei frutti».

Danni su foglie, peduncoli dei frutti e giovani germogli

Germoglio di pesco fortemente infestato da P. corni

I danni causati dalla cocciniglia del corniolo, spiega Di Leo, si manifestano a carico delle foglie, sui peduncoli dei frutti e sui giovani germogli sia per le punture trofiche sia per l’abbondante produzione di melata.

«La pianta colpita manifesta deperimento generale sia per la sottrazione di linfa sia per il rallentamento degli scambi gassosi, a causa della melata e delle fumaggini che incrostano la vegetazione. La presenza della cocciniglia del corniolo può facilitare l’ingresso agli Scolitidi».

Cocciniglia del corniolo, il ciclo biologico

I danni causati dalla cocciniglia del corniolo si manifestano a carico delle foglie, sui peduncoli dei frutti e sui giovani germogli sia per le punture trofiche sia per l’abbondante produzione di melata.

La cocciniglia del corniolo vive a carico di diverse specie del genere Prunus (pesco, susino, ornamentali, ecc.), kaki, vite, ribes, soia, barbabietola, robinia, ecc.

«Compie 1-2 generazioni all’anno. Si riproduce generalmente per partenogenesi deponendo da poche centinaia fino a 1.500-2.000 uova. La femmina adulta è lunga circa 4-7 mm, ha un corpo di forma ovale e fortemente convesso, percorso da solchi di colore brunastro.

Il maschio, con ali di colore giallognolo, compare raramente, è lungo circa 2 mm, prende origine da un follicolo allungato e biancastro. Questo insetto sverna come neanide di seconda età sui rami e lungo il tronco delle piante».

Come effettuare il controllo

Il controllo deve essere attuato solo in caso di forti infestazioni, sostiene Di Leo. «Nei nostri ambienti, dove la cocciniglia del corniolo compie due generazioni all’anno, il controllo va effettuato in primavera alla migrazione delle neanidi della prima generazione o alla caduta delle foglie contro le neanidi svernanti della seconda generazione. Poiché attualmente non sono autorizzati prodotti fitosanitari specifici contro P. corni, il controllo può essere realizzato efficacemente con i prodotti anticoccidici attualmente autorizzati sulla coltura del pesco».

Infestazioni di cocciniglia del corniolo su pesco nella Piana di Sibari - Ultima modifica: 2021-10-02T18:52:16+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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