Efsa: «Nessun effetto cumulo per i residui di agrofarmaci»

Due analisi dell'agenzia europea di sicurezza alimentare smentiscono le preoccupazioni paventate dalle associazioni ambientaliste: dal multi residuo (sotto la soglia autorizzata) non deriva alcun rischio per la salute. L'authority avvia comunque una consultazione pubblica

I monitoraggi sulla sanità degli alimenti evidenziano una presenza molto ridotta di residui di agrofarmaci oltre la soglia consentita. In questo l’ortofrutta italiana è particolarmente virtuosa, con sicuri vantaggi per la salute dei consumatori. Ma in molti casi si riscontra la presenza di più residui di diversi agrofarmaci. Nonostante i valori sempre al di sotto della soglia di sicurezza, molte associazioni ambientaliste o dei consumatori hanno sempre paventato la possibilità di rischi legati al multiresiduo.  L’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, ha perciò intrapreso un’analisi per verificare se si possa determinare un effetto accumulo di più pesticidi con conseguente situazione di rischio per la sicurezza dei consumatori.

Secondo gli esperti dell’Efsa il rischio per il consumatore derivante dall'esposizione cumulativa attraverso la dieta è al di sotto della soglia che innesca un'azione normativa definita dai gestori del rischio presso la Commissione europea e negli Stati membri dell'UE.

Lo studio dell’Efsa

L'EFSA ha sviluppato metodologie per effettuare la valutazione cumulativa del rischio (CRA) dei residui di pesticidi negli alimenti. È stata sviluppata una procedura per l'istituzione di gruppi di valutazione cumulativa (CAG) di pesticidi sulla base dei loro comuni effetti tossicologici.

Nell'ambito di questo programma, l'EFSA ha condotto due valutazioni pilota cumulative del rischio di residui di antiparassitari:

  • una che considera gli effetti cronici sul sistema tiroideo;
  • l'altra che esamina gli effetti acuti sul sistema nervoso.

Le conclusioni

La conclusione generale per entrambe le valutazioni - tenendo conto delle incertezze è che il rischio per il consumatore derivante dall'esposizione cumulativa dietetica è al di sotto della soglia che innesca un'azione normativa definita dai gestori del rischio presso la Commissione europea e negli Stati membri dell'UE Stati.

La consultazione pubblica

L'EFSA ha avviato il 17 settembre 2019 una consultazione pubblica sulle sue valutazioni pilota sui rischi per gli esseri umani dai residui di più pesticidi negli alimenti sula base delle conclusione delle sue ricerche.

Le parti interessate hanno tempo fino al 15 novembre 2019 per presentare osservazioni (clicca per accedere alla pubblica consultazione) sulle due valutazioni che sono il culmine di una collaborazione pluriennale tra l'EFSA e l'Istituto nazionale per la sanità pubblica e l'ambiente per i Paesi Bassi (RIVM).

Efsa: «Nessun effetto cumulo per i residui di agrofarmaci» - Ultima modifica: 2019-09-23T01:18:31+02:00 da Lorenzo Tosi

1 commento

  1. Che l’agricoltura italiana sia molto virtuosa, ok, nulla da dire, ma i ‘multiresidui’ in base a quale criterio vengono giudicati? Che non abbiano effetto accumulo è possibile, ma di quale accumulo si parla? Di tuttte, di alcune singole sostanze? Non ho letto lo studio, credo che ci siano altri organi da valutare: uno per tutti ad es. il fegato.
    Metaboliti? effetti reciproci potenzianti o viceversa?

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