Credito di imposta per nuove reti di imprese

credito di imposta
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Le domande da parte di Pmi agricole o della pesca, anche in forma di cooperative e consorzi

Il Mipaaf ha emanato una circolare (n. 67340 dell’8 ottobre) con cui ha definito le modalità per presentare la domanda per ottenere il credito di imposta sia per incentivare nuove reti di impresa che per lo svolgimento di nuove attività da parte di imprese già presenti.

Qualora l’istruttoria della domanda presentata avrà esito positivo spetterà al Ministero emanare il relativo decreto di concessione, specificando l’importo del credito d’imposta spettante al richiedente, dandone preventiva comunicazione all’agenzia delle Entrate.

Il decreto di concessione dovrà essere pubblicato sul sito www.politicheagricole.it (sezione “Politiche nazionali”, “Impresa”, “Credito di Imposta” e nella sezione “Amministrazione trasparente”). In caso di mancato accoglimento della domanda il Ministero lo comunicherà all’impresa capofila.

Potranno presentare la domanda per richiedere il credito di imposta, per la creazioni di nuove reti di imprese o per svolgere nuove attività da parte di reti di imprese già esistenti, le imprese, i consorzi e le cooperative che risultino essere piccole e medie imprese che producono prodotti agricoli, della pesca, e dell’acquacoltura (comprese e non comprese nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Ue).

Spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili le spese previste per nuovi investimenti, compresi in un programma comune di rete, al fine di sviluppare nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie e per cooperazione di filiera inerenti ai seguenti costi per:

-   consulenze e assistenza tecnico-specialistica svolte da soggetti esterni all’aggregazione in rete, per la costituzione della rete, per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto;

-   materiali per la costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili e per l’acquisto di materiali e attrezzature, per i quali l’agevolazione viene concessa nei limiti del “de minimis”. Le spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature sono ammesse fino al loro valore di mercato;

-   tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in rete;

-   ricerca e sperimentazione;

-   acquisizione di brevetti, licenze, diritti di autore e marchi commerciali;

-   formazione dei titolari di azienda e del personale dipendente che lavora nelle attività di progetto;

-   promuovere sul mercato nazionale e internazionale i prodotti della filiera;

-   comunicazione e pubblicità riferiti alle attività di rete.

Verranno ammesse al credito di imposta le spese sostenute per nuovi investimenti.....

 

Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 43/2015 L’Edicola di Terra e Vita

Credito di imposta per nuove reti di imprese - Ultima modifica: 2015-10-28T17:40:09+01:00 da Sandra Osti

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