Saldo e acconto imposte dirette, dal 30 giugno al 20 luglio

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La proroga riguarda solo i contribuenti cui si applicano gli ISA e i forfetari. Gli agricoltori rientrano solo se producono un reddito d’impresa. Il Mef annuncia un apposito provvedimento

Con un comunicato stampa del 22 giugno, il Ministero dell’Economia e Finanza avvisa che, per tener conto dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e, conseguentemente, sull’operatività dei loro intermediari, verrà emanato un dpcm che “proroga il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.

Il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione di interessi”.

Gli agricoltori interessati

La platea dei contribuenti interessati alla proroga comprende anche una parte degli agricoltori, e cioè quelli che producono un reddito d’impresa (quali: agriturismi, allevamenti eccedentari, conto terzi, produzione di beni).

Infatti, solo in questo caso l’impresa agricola è soggetta agli ISA: il contribuente che determina il proprio reddito esclusivamente su base catastale è certamente escluso dagli ISA (si veda risposta ad interpello data dall’Agenzia delle Entrate n. 418 del 18 ottobre 2019).

Esclusione dagli ISA

agriturismi e turismoAncora, sono escluse dagli ISA le società di persone, le società a responsabilità limitata e le società cooperative, che rivestono la qualifica di società agricola ai sensi del decreto legislativo n. 99 del 2004, art. 2, che hanno optato per l’imposizione dei redditi ai sensi  dell'art. 32 del Tuir (si veda la circolare delle Entrate n. 17/E del 2 agosto 2019).

Da ricordare anche quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 20/E del 9 settembre 2019: “…se il contribuente svolge diverse attività, per alcune delle quali  dichiara reddito d’impresa e per altre redditi appartenenti a categorie reddituali non interessate all’applicazione degli ISA, lo stesso sarà tenuto all’applicazione degli indici  sintetici di affidabilità fiscale in relazione alle sole attività per le quali è dichiarato reddito d’impresa”.

Per i contribuenti che non potranno beneficiare della proroga, resta ferma la scadenza del 30 giugno.

Maggiorazione dello 0,40%

In alternativa – e questo vale per tutti i contribuenti, compresi quelli che potranno beneficiare della proroga al 20 luglio annunciata dal Mef – resta possibile effettuare i versamenti (saldo per l’anno 2019 e prima rata di acconto per il 2020) entro il 30 luglio, applicando sulle somme da versare la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Richiesta una proroga generalizzata

Infine, riferiamo che da più parti viene auspicato un provvedimento – magari da inserire in sede di conversione in legge del decreto “Rilancio” – di proroga generalizzata dei versamenti in questione a settembre: si tratta, come detto, di una richiesta, la cui effettiva concretizzazione resta al momento solo un auspicio.

Saldo e acconto imposte dirette, dal 30 giugno al 20 luglio - Ultima modifica: 2020-06-25T14:51:48+02:00 da Alessandro Maresca

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