Mais dolce, +6% le superfici coltivate per Conserve Italia

    mais dolce
    Il gruppo cooperativo si aspetta più di 40.500 tonnellate di prodotto da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Il dg Rosetti: «Puntiamo sulla nostra filiera 100% italiana con il mais Valfrutta».

    «Sono 2.750 gli ettari di mais dolce programmati quest’anno, in aumento del +6% rispetto all’anno scorso» commenta Daniele Piva, direttore produzioni agricole di Conserve Italia.

    In questi giorni Conserve Italia ha avviato la campagna di raccolta del mais dolce, che si prorogherà fino a metà settembre. La filiera, completamente italiana, è studiata in modo da raccogliere le pannocchie nei campi del Nord Italia e trasformarle nell'arco di una giornata. La lavorazione e la cottura a vapore avvengono negli stabilimenti del gruppo, che si piazza tra i primi player di mercato.

    Coltivato nei campi dei soci agricoltori in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, il mais dolce di Conserve Italia viene lavorato nello stabilimento di Alseno (Pc). Qui si concentra gran parte delle produzioni di vegetali del gruppo, che per questa campagna ha assunto 190 lavoratori stagionali.

    Aumentati anche i costi di produzione

    Come già accaduto con la lavorazione dei piselli e della frutta, Conserve Italia ha adottato

    Pier Paolo Rosetti

    anche per il mais dolce le misure previste dai protocolli anti-Covid. Un gesto fondamentale per garantire lo svolgimento di una campagna in sicurezza. Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia, sottolinea: «Dobbiamo confrontarci con un significativo aumento dei costi produttivi, per ottemperare alle norme scaturite dall’emergenza sanitaria».

    La principale filiera italiana

    «Rappresentiamo la più importante filiera 100% italiana del mais dolce» continua il dg Rosetti. «I nostri tecnici seguono la produzione dei soci agricoltori dalla programmazione, con la selezione delle migliori varietà, fino alla raccolta. La materia prima viene lavorata negli stabilimenti in 5 linee produttive, che realizzano prodotti per differenti formati. Questi sono destinati sia al canale retail che al foodservice. Nell'ultimo anno il settore ha evidenziato un andamento in crescita. Registriamo buone performance con il marchio Valfrutta, che incrementa la propria quota di mercato. La qualità delle produzioni e l’ampia gamma di formati ci consentono di rispondere al meglio alle esigenze delle diverse fasce di consumatori».

    Territori, superfici e produzioni

    Il mais dolce di Conserve Italia è prodotto esclusivamente dagli agricoltori soci. La coltivazione si concentra per il 57% in Emilia-Romagna (soprattutto nelle provincie di Piacenza e Ferrara), per il 38% in Lombardia (in primis negli areali di Cremona, Lodi e Bergamo) e per il 5% in Veneto.

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    «Dai 2.750 ettari investiti ci aspettiamo circa 40.500 tonnellate di materia prima in arrivo allo stabilimento di Alseno, dove in un anno produciamo in media 55 milioni tra scatole e vasetti in diversi formati di mais dolce. Il clima fresco e le piogge del mese di giugno hanno rallentato il programma delle semine, comportando un allungamento della campagna oltre la metà di settembre. Siamo comunque fiduciosi e auspichiamo una buona annata, che possa fornire una positiva remunerazione ai nostri soci agricoltori».

    Il gruppo cooperativo

    Conserve Italia è un gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bo). Leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, associa 14mila produttori agricoli e lavora 600mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali. Sono 12 gli stabilimenti produttivi, di cui nove in Italia, due in Francia e uno in Spagna. Il fatturato del gruppo è di circa 900 milioni di euro.

    Conserve Italia dà lavoro in Italia a oltre 3mila persone tra lavoratori fissi e stagionali e detiene marchi storici del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

    Mais dolce, +6% le superfici coltivate per Conserve Italia - Ultima modifica: 2020-07-08T14:28:15+02:00 da Paola Cassiano

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