Frutticoltura in Alto Adige, preoccupano gli insetti alieni

Popillia japonica
Particolare attenzione a insetti di recente introduzione in Italia quali la Popillia japonica e la mosca orientale della frutta

Il cambiamento climatico e i suoi effetti sono stati al centro della 62esima assemblea generale del Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige, (il più antico servizio di consulenza privatistica italiano e uno dei primi a livello europeo).

L’assemblea si è aperta con il riconoscimento a Roland Fischer che da 25 anni opera come consulente in frutticoltura in Val Venosta. Puntuale l’analisi del perché della diffusione di tanti insetti alieni dovuta allo scambio di merci a livello globale e alle temperature troppo miti che ne favoriscono l‘insediamento e l’attacco in frutticoltura e viticoltura.

Gli organismi da quarantena - siano essi insetti, batteri o funghi - possono provocare ingenti danni alle piante coltivate in un nuovo areale, dissuadendo dall’impianto di determinate colture. «Da quest’anno, i nostri consulenti supporteranno il Servizio fitosanitario provinciale nel monitoraggio di diversi organismi da quarantena in fruttiviticoltura», ha affermato Robert Wiedmer, direttore e responsabile del settore Frutticoltura del Centro di consulenza. Il monitoraggio comune si pratica effettuando controlli negli impianti e nel loro immediato circondario e verificando l’efficacia delle trappole a feromoni. Particolare attenzione verrà rivolta a insetti quali lo scarabeo giapponese (Popillia japonica) e la mosca orientale della frutta (Bactrocera dorsalis).

Guide e pubblicazioni per una difesa efficace

«Negli ultimi anni – ha aggiunto Wiedmer – il Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige ha ampliato la propria offerta di servizi con la pubblicazione di guide e altre brochure. Che si tratti di melo, vite, albicocco o ciliegio, il motto del Centro di consulenza non cambia: trasmettere ai propri soci le più recenti informazioni di base in modo facilmente comprensibile e mirato alla quotidianità».

Di recente ha visto la luce una nuova pubblicazione sulle malattie e sui parassiti della vite. Una malattia è particolarmente preoccupante: la flavescenza dorata. Questa malattia della vite, del gruppo dei giallumi, si sta diffondendo in Alto Adige nonostante tutte le segnalazioni e gli allertamenti e le minacce al settore viticolo. «Per contrastare la sua avanzata è assolutamente necessario fermare l'azione del vettore Scaphoideus titanus ed estirpare i ceppi colpiti con tutto l’apparato radicale», ha ricordato il responsabile del settore Viticoltura del Centro di consulenza Hansjörg Hafner.

Un’importanza crescente si riconosce alla tematica della biodiversità all’interno della fruttiviticoltura. Da qualche anno, il Centro di consulenza lavora a uno strumento con cui censire diverse operazioni colturali ed elementi strutturali. Il focus si pone su approcci pratici che siano coerenti con le attuali sfide di una moderna modalità di produzione. «Con un tool online, in futuro ogni azienda interessata avrà la possibilità di attivare – sulle proprie superfici e nei propri edifici agricoli – le più diverse azioni collegate al tema della biodiversità», così Ulrich Kiem, responsabile del settore Produzione biologica del Centro di consulenza.

Formazione e informazione

Oltre che sulle classiche riunioni e sulle visite in campagna, il Centro di Consulenza punta anche sull’organizzazione di relazioni e dibattiti in occasione dei quali si forniscono ai Soci le più attuali informazioni e indicazioni. La modalità digitale è stata mantenuta anche dopo il periodo della pandemia e la scelta è stata approvata dai Soci. «Nel 2022 il Centro di Consulenza ha offerto oltre 50 webinar ed eventi online su numerosi temi riguardanti la fruttiviticoltura, ai quali hanno preso parte oltre 16.000 interessati», ha commentato soddisfatto Manuel Santer, presidente del Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige.

Santer ha sottolineato che i 53 collaboratori competenti e di lunga esperienza rappresentano il capitale più prezioso del Centro di consulenza e li ha ringraziati per il loro impegno al servizio dei soci e dell’intero mondo fruttiviticolo altoatesino.

Frutticoltura in Alto Adige, preoccupano gli insetti alieni - Ultima modifica: 2023-03-06T10:49:36+01:00 da Simone Martarello

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