Pere, crollano produzioni (-48%) e superfici (-15%)

    I dati sulla produzione di pere sono stati presentati da Cai, Consorzi Agrari d'Italia, a FuturPera, la fiera più importante del settore in programma a Ferrara fino a sabato 4 dicembre

    Clima pazzo e attacchi di patogeni fanno crollare, negli ultimi cinque anni, la produzione di pere italiane (-48%) a 400 milioni di kg a fronte degli oltre 770 milioni di kg prodotti nel 2017, mentre le superfici destinate alla coltivazione diminuiscono del 15%.

    Sono questi i dati più significativi del report sulla pericoltura italiana di CAI – Consorzi Agrari d’Italia, elaborato dal Centro Studi Divulga, presentato a FuturPera, la fiera più importante del settore in programma a Ferrara fino a sabato 4 dicembre.

    Tre regioni chiave

    impianti climatizzanti

    L’Emilia-Romagna, regione particolarmente colpita negli ultimi anni da gelate tardive e problemi fitosanitari, da sola produce il 66% delle pere italiane, seguita da Veneto (11,5%) e Sicilia (6,7%).

    Gli incrementi sui prezzi al consumo delle varietà più coltivate, come Kaiser (+36%), Abate Fetel (+31%) e Decana del Comizio (+22%), secondo l’analisi di CAI, non compensano in alcun modo il drastico calo della produzione che si è abbattuto sui bilanci delle aziende agricole.

    Importazioni in forte crescita

    Ad aggravare il quadro della situazione, nel quinquennio analizzato, la crescita del volume delle importazioni (+5,4%), attestatesi intorno ai 90 milioni di kg, e del valore delle stesse (+25,4%): i principali bacini di approvvigionamento sono Argentina (28% sul totale), Spagna (24%) e Cile (16%).

    Nello stesso periodo, invece, le esportazioni di pere italiane, rivolte al 90% in Europa (Germania, Francia, Austria) diminuiscono del 39% in volume e del 30% in valore.

    Aumenta il consumo pro-capite

    Ivan Cremonini

    Dopo il forte calo tra il 2017 e il 2018, invece, nel 2020 aumenta il consumo pro capite di pere da parte degli italiani (+39%), frutto che rappresenta il 7% del valore della spesa media relativa al comparto frutticolo, nonostante rientri tra i prodotti maggiormente interessati dai rincari.

    «Il report dimostra come sia necessario puntare sull’innovazione per prevenire problemi ai pereti dovuti a gelate tardive o attacchi patogeni che hanno messo in ginocchio il settore – spiega Ivan Cremonini, dirigente di Consorzi Agrari d’Italia -. Occorre dotare i frutteti di tutti gli impianti all’avanguardia per difendersi dalle bizze del clima e dagli attacchi ripetuti di agenti patogeni».

    Pere, crollano produzioni (-48%) e superfici (-15%) - Ultima modifica: 2021-12-02T12:13:24+01:00 da Alessandro Maresca

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