L'agricoltura guarda ancora con una certa curiosità all'ondata lunga di robot e soluzioni autonome in campo. La nona edizione del World Fira, svoltasi a inizio febbraio nel campus del liceo agricolo di Tolosa (Francia), ha riacceso l'attenzione su questo settore, attirando oltre 2.000 visitatori da 56 paesi, tra cui un 30% di agricoltori desiderosi di scoprire le ultime frontiere della robotica agricola tra gli 80 espositori presenti.
Robot e soluzioni autonome in condizioni reali
Il World Fira è stata l'occasione per osservare da vicino le soluzioni più innovative, sempre più capaci di rispondere alle esigenze specifiche di ogni tipo di coltivazione, dal vigneto al frutteto passando per il pieno campo. Le macchine come sempre sono state fatte muovere in condizioni il più possibile vicine a quelle reali. Ecco una selezione di quelle esposte al Fira, che rappresentano diversi filoni dell'applicazione dell'automazione a operazioni specifiche:
- New Holland: il trattore T4N, premiato all'Eima 2024 per il suo avanzato sistema di guida, dimostra come l'automazione possa essere applicata sui mezzi "tradizionali" e migliorarne le prestazioni.
- Agxeed: AgBot 5115.T2, distribuito in Francia da Sevra, è un robot multiuso capace di svolgere diverse operazioni in autonomia, adattandosi agli attrezzi già presenti in azienda.
- Escarda Technologies GmbH: Escarda Compact Duo vuole rappresentare il futuro del diserbo, grazie a un sistema laser intelligente che riconosce e classifica le infestanti con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, garantendo una precisione senza precedenti.
- Mula: i veicoli autonomi Mula e Mula Harvester offrono una piattaforma versatile per diverse applicazioni, dalla semina alla raccolta, dimostrando la flessibilità delle soluzioni autonome.
- Luxeed Robotics: diserbo laser autonomo controllato dall'intelligenza artificiale.
- Pek Automotive: vendemmia robotizzata con Slopehelper Grape Picker.
I premi del World Fira
Durante l'evento, una giuria di esperti ha premiato i robot più promettenti in varie categorie, riconoscendo il loro potenziale per rivoluzionare il settore:
- Robot agricolo dell'anno (votato dagli agricoltori): il premio più ambito è andato a FarmRobo iMog, un robot elettrico indiano versatile e utile per le piccole aziende agricole, apprezzato sia dalla giuria sia dal pubblico per la sua facilità d'uso e adattabilità.
- Miglior startup (scelta dagli investitori): 4AG Robotics ha conquistato gli investitori con il suo innovativo robot per la raccolta dei funghi, dimostrando come la robotica possa aprire nuove frontiere anche in settori molto specializzati.
- Robot più facile da usare (votato dagli esperti): l'Agbot 5.115 T2 di AgXeed, già premiato ad Agritechnica 2024, ha convinto gli esperti per la sua versatilità e semplicità di integrazione nelle operazioni agricole, ideale per chi utilizza per la prima volta soluzioni autonome.
- Miglior robot World Fira (scelto dei partecipanti): il pubblico ha incoronato Robotti di Agrointelli (medaglia d'oro), già presente nella scorsa edizione, Modular-E di Inesc TEC (medaglia d'argento) e Oz di Naïo Technologies (medaglia di bronzo), riconoscendo il loro contributo all'innovazione agricola.
Ricordiamo che Naïo è una delle principali aziende di robotica agricola, con una distribuzione non trascurabile di macchine autonome anche nel nostro Paese, nonché l'ideatrice principale della fiera World Fira.
Agricoltori e distributori protagonisti del cambiamento
Il World Fira ha visto la partecipazione di centinaia di agricoltori provenienti da tutto il mondo, soprattutto francesi ed europei. Inoltre, delegazioni di centri universitari francesi, portoghesi e olandesi hanno presentato vari progetti e prototipi.
Un segnale importante è arrivato anche dai distributori, come Sevra, Vantage e Peillet, che hanno partecipato attivamente all'evento, dimostrando di poter facilitare l'accesso a queste tecnologie.
Le prossime sfide
Uno dei momenti più interessanti del World Fira è stata la tavola rotonda, un'occasione di confronto tra esperti del settore per affrontare le sfide e le opportunità legate all'adozione della robotica in agricoltura.
Le aspettative degli agricoltori
Franck Jung (head of product engineering di Naïo Technologies) ha sottolineato come sia inevitabile voler fare un confronto tra robot e trattori, anche se spesso si tratta di due mondi diversi. I robot, infatti, spesso sono più performanti in operazioni a bassa velocità come il diserbo di precisione. L'obiettivo è anche andare oltre questa impostazione, valorizzando le caratteristiche uniche dei robot.
Il ritorno sull'investimento
Clément Baron (cto di Agreenculture) ha ricordato come gli agricoltori siano particolarmente attenti al ritorno sull'investimento e alla redditività delle nuove tecnologie. Per questo, è fondamentale eliminare la necessità di un supervisore umano, rendendo i robot realmente sostenibili dal punto di vista economico.
Nuovi standard
Andrew Olliver ha spiegato il ruolo cruciale dell'Aef (Agricultural industry electronics foundation) nella creazione di standard che permettano ai robot di interagire tra loro e con le altre macchine agricole. L'obiettivo è facilitare l'integrazione delle diverse tecnologie, evitando problemi di compatibilità e garantendo un funzionamento efficiente.
La sicurezza prima di tutto
Rick Weires (Balanced engineering) ha posto l'accento sull'importanza della sicurezza, soprattutto quando si parla di macchine autonome. Il coordinamento tra trattore e attrezzatura è fondamentale per evitare incidenti, e la percezione dell'ambiente circostante deve essere sempre precisa e affidabile.
Sciami di robot
Un futuro in cui diversi robot possano operare insieme in modo coordinato, condividendo informazioni e adattandosi alle condizioni pedoclimatiche. È quello immaginato da Franck Jung. Ma questa visione è in parte già potenzialmente attuabile, come ha confermato Clément Baron, grazie a sistemi di gestione dello sciame che permettono a più macchine di operare in sinergia.
Superare i limiti degli standard
Gli standard di sicurezza spesso non tengono il passo con l'evoluzione tecnologica. Questo il punto cruciale sollevato da Rick Weires (head of product engineering di Naïo Technologies). Per questo, è fondamentale interpretare gli standard in modo intelligente, concentrandosi sull'obiettivo finale: garantire la sicurezza delle macchine e degli operatori.
Gli ostacoli sulla via dell'adozione dei robot
La diffusione dei robot in agricoltura è una strada ancora da battere, ma richiede prima di tutto un cambiamento di mentalità da parte degli agricoltori. Come ha spiegato Franck Jung, è fondamentale accompagnare gli operatori agricoli in questo percorso, offrendo supporto tecnico e formazione per aiutarli a sfruttare al meglio le potenzialità dei robot. È importante anche che gli agricoltori adattino le proprie pratiche agricole alle caratteristiche dei robot, modificando, per esempio, la configurazione degli appezzamenti per facilitare la movimentazione di questo nuovo tipo di macchine.