La Ue si prepara a difendere l’olio di oliva nel Consiglio oleicolo internazionale

    contraffazione olio di oliva
    Scatta il nuovo accordo internazionale e la Commissione ha mandato per difendere le nostre denominazioni e la qualità delle nostre norme su produzione e commercializzazione dell'olio extravergine d'oliva

    Il Consiglio dei Ministri dell’UE ha dato mandato alla Commissione di procedere all’esame e alle discussioni che sorgeranno prossimamente in seno al Consiglio Oleicolo internazionale di cui l’Ue fa parte come membro di diritto,  su proposte di modifiche delle denominazioni e delle norme di produzione e commercializzazione dell’olio di oliva.

    La decisione pubblicata nella Gazzetta ufficiala comunitaria precisa che la Commissione deve procedere alla valutazione delle proposte che verranno formulate del Comitato oleicolo internazionale nel rispetto e nella tutela dei principi generali e specifici che riguardano il settore dell’olio di oliva.

    I paletti posti dal Cosiglio

    Quando il Consiglio dei membri del Coi è chiamato ad adottare modifiche delle denominazioni e delle definizioni degli oli di oliva, degli oli di sansa di oliva e delle olive da tavola di cui agli allegati B e C dell'accordo, la Commissione è autorizzata ad approvare le modifiche proposte a nome dell'Unione, nel rispetto delle condizioni seguenti:

    La Commissione provvede affinché l'approvazione a nome dell'Unione:

    • sia nell'interesse dell'Unione;
    • sia funzionale agli obiettivi perseguiti dall'Unione nell'ambito della sua politica commerciale;
    • tenga conto degli interessi dei produttori, degli operatori commerciali e dei consumatori dell'Unione;
    • non sia contraria al diritto dell'Unione o al diritto internazionale e, in particolare, al regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio , fatto salvo il potere della Commissione di adottare atti delegati per modificare le norme dell'Unione conformemente alle modifiche dell'accordo adottate dal Consiglio dei membri, in particolare per quanto concerne le norme in materia di commercializzazione nel settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola di cui all'articolo 75 del citato regolamento;
    • ove applicabile, sostenga il miglioramento della qualità dei prodotti oleicoli grazie a una migliore individuazione delle pratiche fraudolente e ingannevoli e dell'adulterazione;
    • ove applicabile, prenda maggiormente in considerazione la diversità dei prodotti oleicoli autentici;
    • ove applicabile, si prefigga il ravvicinamento delle norme internazionali con riguardo alle caratteristiche fisico-chimiche e alle proprietà organolettiche degli oli di oliva, degli oli di sansa di oliva e delle olive da tavola;
    • ove applicabile, eviti di creare ostacoli all'innovazione; e
    • ove applicabile, faciliti il commercio dei prodotti oleicoli;

    La storia dell’attuale accordo

    L’attuale accordo internazionale è stato siglato nel 2015 dai rappresentanti di 24 Stati membri della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) e di due organizzazioni intergovernative, durante la Conferenza delle Nazioni Unite per la negoziazione di un accordo destinato a subentrare all'accordo internazionale del 2005 sull'olio di oliva e le olive da tavola.

    L’accordo è stato firmato a a nome dell'Unione il 28 novembre 2016 presso la sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York ed è entrato in vigore il il 1o gennaio 2017.

    Il Consiglio dei membri è l'organo decisionale del Consiglio oleicolo internazionale e dispone di tutte le prerogative ed esercita tutte le funzioni necessarie per conseguire gli obiettivi dell'accordo tra i quali quello di modificare le denominazioni e le definizioni degli oli di oliva, degli oli di sansa di oliva e delle olive da tavola di cui agli allegati B e C dell'accordo, modificando così lo stesso.

    Da qui la necessita che al fine di facilitare l'adozione di tali modifiche dell'accordo da parte del Consiglio dei membri e di evitare il rischio di non disporre di una posizione dell'Unione, è stato opportuno conferire alla Commissione il potere di approvare dette modifiche proposte a nome dell'Unione, a determinate condizioni sostanziali.

     

     

    La Ue si prepara a difendere l’olio di oliva nel Consiglio oleicolo internazionale - Ultima modifica: 2019-05-31T10:26:34+02:00 da Lorenzo Tosi

    1 commento

    1. Per il nostro EVO si devono fare le stesse regole del vino: sul’etichetta deve essere indicato Varietà Origin insomma DOC.

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