Ecco le eccellenze venete in vetrina al Simposio internazionale del ciliegio

    Vasetti bassi a branche multiple innestati su Colt ad alta densità. Azienda Boni
    Il 23 maggio, durante le visite tecniche in programma, saranno visitate alcune aziende del Veronese. Un percorso studiato ad hoc per vedere da vicino gli sviluppi tecnici introdotti nelle nuove aree di coltivazione

    La cerasicoltura di pianura e media collina veneta ha saputo investire in innovazione di prodotto e di processo. E rappresenta un esempio di come la moderna coltivazione del ciliegio possa proporsi quale possibile alternativa ad altre colture come il pesco o il kiwi.
    Per questo motivo, uno dei tre tour in programma durante il Simposio internazionale del Ciliergio (Ics) di Vignola è previsto nei dintorni di Verona: un percorso studiato per toccare con mano gli sviluppi tecnici introdotti nelle nuove aree di coltivazione del Veronese. Per partecipare al tour è necessario iscriversi qui.

    Azienda Castellani
    Insieme a Romano Amidei, consulente in frutticoltura e membro del Comitato organizzativo di Ics, si parte dall’azienda agricola Castellani ad Asigliano Veneto, al confine tra le province di Vicenza e Verona. Un impianto di tre ettari di ciliegio messo a dimora da un neo-imprenditore agricolo che ha scommesso sul ciliegio in un areale tradizionalmente atipico per questa coltura. I risultati sono straordinari.

    Da sinistra: Maurizio Castellani, Tiziano Perazzolo, Romano Amidei, Luigino Tonello. Ciliegi cv Sweet Gabriel su Gisela 6 allevati a parete stretta. Azienda Castellani

    L’imperativo è progettare e realizzare i nuovi impianti partendo da scelte tecnicamente corrette e scientificamente sperimentate. Sulle reali prospettive dei nuovi sistemi di coltivazione del ciliegio ad alta densità nel ciliegio se ne parlerà a Ics Vignola 2019 con Martin Balmer del Centro di ricerca tedesco Rheinland-Pfalz.

    Filare di Ferrovia su Gisela 6. Azienda Castellani

    Azienda Fedrigo
    Puntiamo verso la bassa pianura veronese dove incontriamo a Castagnaro un giovane imprenditore. Lucio Fedrigo ha voluto riadattare una struttura protetta utilizzata per la produzione di ortaggi alla coltivazione di ciliegie. Nei tunnel multipli sono state messe a dimora piantagioni di ciliegi allevati ad altissima densità su Gisela 6 secondo il nuovissimo sistema denominato Ufo (Uprightfruiting offshoot). Un sistema basato sull’allevamento a più assi colonnari permanenti.

    Giovane impianto di ciliegi allevati sotto serra a Ufo su Gisela 6. Azienda Fedrigo

    Su questa nuova forma di allevamento e, più in generale, sulle risposte fisiologiche degli alberi di ciliegio allevati in forme diverse e innovative relazionerà a Ics Vignola 2019 Gregory Lang, professore della Michigan State University (Usa). Per partecipare occorre iscriversi.

    Azienda Altissimo
    Il viaggio prosegue verso l’azienda agricola Altissimo alle porte di Verona. Vasetti innestati su MaxMa 60 ad asse multiplo impalcati bassi al terzo anno di età sono perfettamente equilibrati, ben rivestiti di rami anticipati e già pronti per un primo importante raccolto. Quella di Stefano Altissimo rappresenta una scelta valida e alternativa all’utilizzo dei portinnesti nanizzanti nell’alta densità di impianto in areali dove le disponibilità idriche possono rappresentare un problema alla coltivazione del ciliegio.

    Vasetti multiasse alla terza foglia innestati sul portinnesto MaxMa60. Azienda Altissimo

    Azienda Top Plant
    A seguire, tappa a San Bonifacio dove Enrico Mazzon, titolare di Top Plant Vivai, illustrerà la sua nursery, una giovane azienda divenuta in pochi anni leader a livello europeo nella produzione e commercializzazione di piante di ciliegio e non solo. Presso Top Plant, sponsor Platinum di Ics Vignola 2019, i partecipanti iscritti al tour veronese avranno l’occasione di conoscere le nuove tecniche di innesto e allevamento delle piante in vivaio, visionare l’innovativo parco macchine di un Azienda indirizzata ad una meccanizzazione pressoché totale delle diverse operazioni colturali in vivaio e scoprire la ricca offerta varietale che Top Plant è in grado di proporre ai cerasicoltori per i nuovi impianti.

    Nuovo modello di trapiantatrice utilizzata in vivaio per la messa a dimora dei portinnesti. Azienda Top Plant

    Le nuove varietà e i nuovi portinnesti del ciliegio saranno oggetto di un seminario di aggiornamento internazionale organizzato da Ics nel pomeriggio del 22 maggio.

    Portinnesti Gisela 6 pronti per il trapianto. Azienda Top Plant

    Azienda Boni
    Il viaggio termina sulle colline moreniche affacciate al Lago di Garda. L’Azienda agricola dei fratelli Boni ad Affi ha investito sul ciliegio in impianti ad alta densità su Gisela 6 allevati a spindel e a vasetto multiasse e a plametta. La scelta varietale è indirizzata verso genotipi di elevata qualità in grado di garantire una offerta continuativa di prodotto di élite con le massime garanzie per la salute dei consumatori.

    Ezio Boni e Romano Amidei in un impianto di Grace Star su Gisela 6 allevato a parete. Azienda Boni

    Dunque, al Simposio internazionale del ciliegio saranno trattati temi importanti come la qualità delle ciliegie e la difesa delle produzioni con sistemi moderni ed eccompatibili e con nuovissime tecniche di potatura di allevamento (22-23 maggio 2019). Clicca qui per iscriverti.

    Ecco le eccellenze venete in vetrina al Simposio internazionale del ciliegio - Ultima modifica: 2019-04-04T18:45:14+02:00 da Redazione Terra e Vita

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