Tutte le politiche di aiuto comunitario sono prorogate al 31 dicembre 2022. Cambiano anche le autorizzazioni dei vigneti

Il Regolamento (UE) n. 2020/2220, cosiddetto “regolamento transitorio”, approvato il 23 dicembre 2020, ha prorogato di due anni l’applicazione delle norme della Pac 2014-2020, fino al 31 dicembre 2022.
Anche i sostegni settoriali delle Organizzazioni comuni di mercato (Ocm), presenti all’interno dell’Ocm unica (Reg. 1308/2013), sono stati prorogati di due anni, fino al 31 dicembre 2022, ovvero fino all’entrata in vigore della nuova Pac che avverrà il 1° gennaio 2023.
Tali sostegni riguardano l’ortofrutta, l’olio di oliva, l’apicoltura, il settore vitivinicolo.

Articolo pubblicato sulla rubrica La Pac sotto la lente di Terra e Vita 3/2021

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Olio di oliva

Nell’ambito del regolamento dell’Ocm unica (Reg. 1308/2013), è prevista una specifica misura per l’olio di oliva, per incoraggiare le organizzazioni di operatori riconosciute ad elaborare programmi di attività per il miglioramento della qualità dell’olio di oliva e delle olive da tavola.
Per tale scopo è prevista la concessione di un finanziamento dell’Ue a programmi di attività triennali elaborati dalle organizzazioni di operatori.
Il finanziamento concesso dall’Ue riguarda solamente tre Stati membri: Grecia, Francia e Italia. Per l’Italia, il finanziamento annuo è stato di 35,991 milioni di euro, dal 2014 al 2020.
Con il regolamento transitorio, i programmi di attività in vigore per il periodo compreso tra il 1° aprile 2018 e il 31 marzo 2021 saranno seguiti da nuovi programmi di attività applicabili dal 1° aprile 2021 al 31 dicembre 2022.
Il finanziamento annuo diminuisce da 35,991 milioni di euro per il 2020 a 34,590 milioni di euro per il 2021 e 2022.

Ortofrutticoli

Il regolamento dell’Ocm unica (Reg. 1308/2013) prevede un sostegno ai programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori (OP), nel limite del finanziamento dal 4,1% al 4,6% del valore della produzione commercializzata, a seconda che le OP svolgano o non svolgano azioni per la prevenzione e la gestione delle crisi di mercato.
Com’è noto, il cofinanziamento dei Programmi Operativi è al 50%.
Con il regolamento transitorio, i programmi operativi delle OP che non hanno raggiunto la durata massima di cinque anni possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022.
I nuovi programmi operativi, approvati dopo il 29 dicembre 2020, hanno una durata massima di tre anni.

Anche i programmi nazionali per l’apicoltura elaborati per un periodo compreso tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2022 sono prorogati fino al 31 dicembre 2022

Apicoltura

I programmi nazionali esistenti per l’apicoltura elaborati per un periodo compreso tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2022 sono prorogati fino al 31 dicembre 2022.
Gli Stati membri modificano i loro programmi nazionali per tener conto di tale proroga e comunicano alla Commissione i programmi modificati affinché siano approvati.

Settore vitivinicolo, i programmi di sostegno

Il regolamento dell’Ocm unica (Reg. 1308/2013) prevede l’assegnazione agli Stati membri di dotazioni finanziarie, con cui potranno finanziare interventi nell’ambito di una lista di misure: promozione nei paesi terzi, ristrutturazione dei vigneti, adeguamento della filiera produttiva, distillazione sottoprodotti della distillazione (fecce e vinacce), aiuto per la vendemmia verde, misure di gestione delle crisi (es. assicurazione contro calamità naturali, ecc.).
Tali programmi di sostegno settore vitivinicolo sono prolungati fino al 16 ottobre 2023.
La dotazione finanziaria annua diminuisce da 336,997 milioni di euro per il 2020 a 323,883 milioni di euro per il 2021 e 2022.

Autorizzazioni impianti viticoli

Il regolamento transitorio introduce anche alcune importanti deroghe alle autorizzazioni agli impianti viticoli.
Molti viticoltori hanno ottenuto tali concessioni all’impianto di nuovi vigneti, ma per gli effetti della pandemia non sono riusciti a rispettare gli impegni.
Il regolamento transitorio amplia il periodo di validità delle autorizzazioni che scadono nel corso del 2020, prorogandole fino al 31 dicembre 2021.
La normativa prevede sanzioni per i viticoltori che hanno richiesto e ottenuto le autorizzazioni e poi non hanno eseguito l’impianto.
Il regolamento transitorio prevede che:
- i produttori che detengono autorizzazioni che scadono nel corso del 2020 non sono oggetto di sanzioni amministrative;
- a condizione che informino le Autorità competenti entro il 28 febbraio 2021 della loro intenzione di non utilizzare le proprie autorizzazioni e di non voler beneficiare della proroga della loro validità.

Conversione dei vecchi diritti all’impianto

Il regolamento transitorio porta anche un’importante novità sulla validità dei vecchi diritti di impianto dei vigneti: gli Stati membri che hanno consentito ai produttori di presentare richieste di conversione dei diritti di impianto fino al 31 dicembre 2020, non ancora utilizzati, possono essere autorizzati a prorogare il termine per la presentazione di tali richieste al 31 dicembre 2022.
L’ultima data per la validità di tali autorizzazioni convertite viene adattata di conseguenza e pertanto si conclude al più tardi entro il 31 dicembre 2025.
In altre parole, i viticoltori in possesso dei vecchi diritti di impianto possono convertire tali diritti in autorizzazioni entro il 31 dicembre 2022 e le autorizzazioni, c/osì ottenute, hanno validità il 31 dicembre 2025, quindi gli impianti di vigneto possono essere effettuati entro il 31 dicembre 2025.

Ortofrutta, olio, vino e apicoltura: i sostegni settoriali nella Pac 2021 e 2022 - Ultima modifica: 2021-01-25T19:00:13+01:00 da Roberta Ponci

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