Incendi in Sicilia, cinque milioni per risarcire le aziende colpite

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Domande di contributo per ripristinare edifici agricoli da presentare sul portale Sian dal 31 gennaio al 28 febbraio 2022

Il Psr Sicilia corre in soccorso delle aziende danneggiate dagli incendi della scorsa estate. Un bando pubblicato nei giorni scorsi per la sottomisura 5.2 mette infatti a disposizione cinque milioni di euro, di cui poco più di tre milioni di quota Feasr. Somme che serviranno a sostenere gli investimenti finalizzati a ripristinare il potenziale produttivo delle aziende agricole danneggiate da eventi calamitosi. In particolare, destinatarie del contributo in conto capitale pari al 100% delle spese sostenute sono le aziende che ricadono nei 257 comuni siciliani colpiti da incendi, il cui elenco è contenuto nella nota della Protezione civile allegata alla delibera del governo regionale n. 333 dell’11 agosto scorso. Le domande di contributo potranno essere presentate sul portale Sian dal 31 gennaio al 28 febbraio 2022.

Nel bando è precisato che l’ammissibilità dell’investimento è subordinata all’approvazione da parte della Commissione europea della proposta di modifica del Psr Sicilia 2014-2022. Modifica che - ricordiamo - è stata richiesta lo scorso ottobre e che è attualmente al vaglio dei Servizi della Commissione. Altro elemento ancora non definitivo riguarda poi la modifica dei criteri di selezione da parte del Comitato di Sorveglianza da cui, comunque, si attende l’esito positivo.

«La scelta di adottare questo nuovo provvedimento nei confronti di chi ha dovuto subire danni causati dagli incendi dell’estate scorsa - dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla - dimostra la sensibilità del governo regionale. I finanziamenti trasformano in atti concreti gli impegni che avevamo preso con il settore».

Le spese sostenute dai fondi del Psr riguardano il ripristino e la ricostituzione del patrimonio rurale danneggiato e sono finalizzate a riportare la struttura nelle condizioni di efficienza nelle quali si trovava prima del verificarsi dell’evento calamitoso. Il contributo massimo per ciascuna azienda sarà al massimo 150 mila euro e non saranno approvati progetti che prevedono una spesa inferiore a 10 mila euro. Non sono contemplati sostegni per il mancato reddito conseguente alla calamità naturale o all’evento catastrofico; dal contributo, in ogni caso, dovranno essere detratti eventuali altri interventi compensativi come aiuti, fondi nazionali o regionali e il risarcimento di polizze assicurative.

Scarica il bando

Le spese ammissibili

Numerose le spese ammissibili a contributo. Nell’ambito delle strutture fondiarie saranno coperte le spese per il ripristino e la ricostruzione delle strutture aziendali danneggiate o distrutte. In questa categoria rientrano i fabbricati rurali, gli opifici e gli impianti destinati alla conservazione e alla trasformazione dei prodotti dell’impresa agricola. I fabbricati e le opere aziendali interessate dall’intervento devono risultare in regola con le norme in materia di edilizia ovvero devono essere accatastati, condonati o costruiti con i relativi permessi. È possibile finanziare anche l’acquisto di ricoveri temporanei utili all’immediata prosecuzione dell’attività.

Ammesse a contributo anche le spese per ripristinare le opere di contenimento, la funzionalità di strade, i sistemi di drenaggio, invasi di acqua per l’irrigazione e opere connesse, impianti irrigui fissi, opere di adduzione di energia elettrica. Nel ventaglio delle spese ammissibili anche quelle per il ripristino della coltivabilità del terreno e delle colture poliennali, l’acquisto delle macchine e attrezzature agricole distrutte o danneggiate dagli incendi e la ricostituzione delle scorte vive.

Criteri di valutazione

La valutazione di merito delle domande sulla cui base verrà redatta la graduatoria, si baserà su quattro criteri: la localizzazione dell’azienda, la tipologia dell’imprenditore agricolo, la dimensione economica e l’incidenza del danno sul potenziale agricolo aziendale (calcolato secondo la produzione standard).

Così 20 punti saranno riconosciuti alle aziende la cui superficie sia prevalentemente ricadente in zone montane o svantaggiate o in zone Natura 2000 e altre aree protette. E nel caso il richiedente fosse uno Iap (imprenditore agricolo professionale) verranno riconosciuti 30 punti (zero negli altri casi). Privilegiate le aziende di minori dimensioni economiche, con punteggi che vanno da un massimo di 20 (da 5 mila a 50 mila euro di fatturato) a un minimo di 10 (da 100mila a 250mila euro di fatturato).
Infine, quattro classi di punteggio in relazione all’incidenza del danno. Si va da un massimo di 30 punti per le aziende il cui potenziale è stato abbattuto per oltre il 75% a un minimo di 15 punti per quelle con danno compreso tra il 30 e il 40%.

Incendi in Sicilia, cinque milioni per risarcire le aziende colpite - Ultima modifica: 2021-11-27T14:50:44+01:00 da Simone Martarello

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