Lo sviluppo rurale non va depotenziato

Su Terra e Vita l'editoriale dell'Assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna

Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna
Competitività, ricerca e innovazione, internazionalizzazione. I mesi della pandemia hanno dimostrato che il ruolo delle Regioni e degli investimenti dei Psr è insostituibile per l’agricoltura.  Ora parte il nuovo periodo di programmazione europea. Sarebbe un grave controsenso se, nel combinato disposto tra la Pac e il Green New Deal, si generasse un disimpegno di risorse pubbliche per l’agricoltura

Abbiamo attraversato mesi molto difficili: la pandemia ha messo in ginocchio hotel, ristoranti e catering, le imprese e i lavoratori hanno subito profondi contraccolpi dal lockdown, anche se l’agricoltura non si è fermata.

Oggi siamo nella fase della ripartenza, e abbiamo necessità di presentarci uniti e competitivi nel mercato globale.

Editoriale del numero 27 di Terra e Vita

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Unire e costruire: il ruolo delle istituzioni

Finita la serrata, in questi ultimi mesi ho girato in lungo e in largo, confrontandomi con le filiere e le singole imprese a conduzione diretta. Ho capito che il ruolo richiesto alle istituzioni è quello di dimostrare la capacità di accompagnare, costruire relazioni e unire in modo sinergico le forze: c’è bisogno di un profondo rafforzamento delle filiere agricole, per evitare quell’eccessiva frammentazione che potrebbe indebolirci di fronte ai nostri concorrenti stranieri.

Cosa può fare una Regione, sia una importante come l’Emilia-Romagna, sia altre realtà minori ma comunque strategiche?

A mio parere, perseguire tre obiettivi:

Rafforzare la competitività

Aiutare le imprese a essere competitive, supportandole negli investimenti in tecnologia, in infrastrutture, nella riduzione dei costi energetici (non a caso nella nostra realtà si è deciso di scorrere le graduatorie e di finanziare tutti gli investimenti proposti, per rafforzarle e metterle nelle condizioni di generare reddito).

Trasferire innovazioni utili in campo

Il secondo obiettivo riguarda l’ambito della ricerca e della conoscenza: fare ricerca significa arrivare a individuare scoperte e orizzonti che all’inizio nemmeno si pensavano.

Una Regione - e l’Emilia-Romagna continuerà a farlo - deve pertanto sostenere la ricerca e trasferire alle imprese le innovazioni e le conoscenze acquisite in questi anni anche attraverso i progetti che abbiamo sostenuto nel Psr. La ricerca è fondamentale ed è altrettanto necessario portare miglioramenti concreti alle imprese, per aiutarle a essere sempre più sostenibili.

Sostenere l’export

Va poi garantito il sostegno alle imprese e al nostro straordinario patrimonio di Dop e Igp sui mercati per la promozione e l’internazionalizzazione.

Per portare a casa questi obiettivi servono finanziamenti. E gli strumenti a disposizione sono diversi.

Verso una nuova Pac

Sarebbe un grave controsenso, ad esempio, se nel combinato disposto tra la Pac e il Green New Deal si generasse un disimpegno di risorse pubbliche sull’agricoltura.

La grande lezione che abbiamo tratto da questi duri e tragici mesi di pandemia è che salute e cibo hanno la priorità nelle vite delle persone. Su questi due ambiti, le istituzioni di tutti i livelli devono essere coerenti e conseguenti.

Un confronto costruttivo sui nuovi Psr

Nei prossimi mesi si decideranno i nuovi Psr, per questo servirà un confronto con tutte le parti coinvolte: imprese agricole e loro rappresentanze, organizzazioni produttive, associazioni interprofessionali.

Sul Psr c’è necessità di semplificare le misure, darsi obiettivi chiari e su quelli concentrare forze e risorse, senza disperdersi in mille rivoli.

Dobbiamo inoltre farci trovare pronti con progetti che potranno essere finanziati attraverso il Recovery Fund.

Nei prossimi anni crescerà la necessità di cibo. Si stima che nel 2050 gli abitanti del pianeta potranno arrivare a essere 9 o 10 miliardi. Serviranno territori organizzati e competitivi in grado di coltivare e produrre ciò che serve. L’orizzonte da guardare è davvero ambizioso.

Alessio Mammi

Assessore all’Agricoltura
della Regione Emilia-Romagna

Lo sviluppo rurale non va depotenziato - Ultima modifica: 2020-09-09T20:24:53+02:00 da Lorenzo Tosi

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