Sostegno accoppiato, ecco gli importi definitivi per il 2022

pagamento accoppiato
Per il grano duro (87 €/ha), al riso (151 €/ha), alle vacche da latte (67 €/capo). Per l’olio di oliva Dop e Igp 109 €/ha. Erogazioni entro il 30 giugno 2023

Agea ha comunicato i dati definitivi delle domande e degli importi dei pagamenti accoppiati dell’articolo 52, Reg. 1307/2013, per l’annualità 2022 (Circolare Agea n. 39797 del 25/05/2023). Questa comunicazione segue la Circolare n. 12923 del 22 novembre 2022, in cui erano già stati definiti gli importi unitari relativi a soia, colture proteaginose, frumento duro, leguminose da granella, riso e barbabietola da zucchero. Gli importi saranno erogati agli imprenditori agricoli entro il 30 giugno 2023.

1. Un plafond di 462 milioni di euro per il sostegno accoppiato

Per il 2022, il plafond assegnato per il sostegno accoppiato (art. 52 del Reg. 1307/2013, attuato con Decreto ministeriale n. 5465 del 07/06/2018) è pari al 12,92% del totale nazionale dei pagamenti diretti, cioè 462 milioni di euro (compreso il sostegno accoppiato per i piccoli agricoltori). Gli importi unitari, comunicati dall'organismo pagatore con Circolare n. 12923 del 22/02/2023, sono stati definiti sulla base delle superfici e dei capi accertati a premio nel 2022 (tab. 1 e tab. 2).

2. Soia

Il premio è riconosciuto a favore della soia nel nord Italia. Gli ettari di soia accertati a premio nel 2022 sono 147.083 e il pagamento erogato è di 58,40 €/ha. Bisogna tener conto che la superficie a soia che beneficia del sostegno accoppiato è solo una parte della superficie effettivamente coltivata. Infatti, il premio non è concesso su tutti gli ettari, ma nell’ambito dei seguenti limiti:

  1. l’intera superficie per i primi cinque ettari;
  2. per la superficie eccedente, il 10% della superficie.

Le aziende agricole la cui superficie coltivata a soia è inferiore o uguale a cinque ettari ricevono il premio sull'intera superficie coltivata. Oltre a tale soglia, l'aiuto è riconosciuto fino a un numero massimo di ettari seminati a soia pari al 10% della superficie aziendale.

3. Colture proteaginose

Il premio a favore delle colture proteaginose è riconosciuto nel centro Italia (Toscana, Umbria, Marche e Lazio). Gli ettari di colture proteaginose accertate a premio sono 267.033 e il pagamento erogato è di 48,35 €/ha.

4. Frumento duro

Il premio a favore del frumento duro viene riconosciuto nel centro-sud Italia. Gli ettari di frumento duro accertati a premio sono 888.753 e il pagamento erogato è di 87,07 €/ha.

5. Leguminose da granella ed erbai annuali di sole leguminose

Il premio a favore delle leguminose da granella e di erbai annuali di sole leguminose viene riconosciuto nel sud Italia. Gli ettari di leguminose da granella e erbai annuali di sole leguminose accertati a premio sono 415.512 e il pagamento erogato è di 25,99 €/ha.

6. Riso

Il premio è riconosciuto a favore del riso. Gli ettari di riso accertati a premio sono 214.999 e il pagamento erogato è di 151,80 €/ha.

7. Barbabietola da zucchero

Gli ettari di barbabietola da zucchero accertati a premio sono 25.878 (circa 2.000 ettari in meno del 2021) e il pagamento erogato è di 829,83 €/ha (60 €/ha in più del 2021).

8. Pomodoro da industria

Gli ettari di pomodoro da industria accertati a premio sono 60.804 e il pagamento erogato è di 169,99 €/ha, circa 8.000 ettari in meno del 2021.

9. Olivo

Gli oliveti localizzati in Puglia, Calabria e Liguria ricevono un premio di base. La superficie richiesta e accertata per il pagamento è di 392.136 ettari. Il pagamento erogato è di 97,19 €/ha (tab. 1).

In aggiunta al premio di base, gli oliveti localizzati in Puglia e Calabria ricevono un premio aggiuntivo per le superfici olivetate caratterizzate da una pendenza media superiore al 7,5%. La superficie richiesta e accertata per il pagamento è di 111.958 ettari. Il pagamento erogato è di 104,92 €/ha (tab. 1), che si somma al premio di base.

Il premio per l’olivicoltura di rilevanza economica, sociale, territoriale e ambientale, a differenza dei due premi precedenti, si applica sull'intero territorio nazionale ed è rivolto agli oliveti che aderiscono a sistemi di qualità Dop e Igp. La superficie richiesta e accertata per il pagamento è di 106.864 ettari. Il pagamento erogato è pari a 109,22 €/ha (tab. 1), che si somma al premio di base (in Liguria, Puglia e Calabria) e al pagamento aggiuntivo (in Puglia e Calabria).

10. Latte bovino

L'aiuto alle vacche da latte, appartenenti ad allevamenti di qualità, ha interessato 970.779 capi richiesti e accertati a premio (25.000 capi in meno rispetto al 2021) e nelle zone montane 187.910 capi (3.000 capi in meno rispetto al 2021). Il pagamento erogato è di 67,55 € a capo e di 135,34 € a capo per le zone montane (tab. 2).

11. Settore bufalino

Il premio è riconosciuto a favore delle bufale con un'età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell'anno civile 2022. Le bufale richieste e accertate a premio sono 100.509 e il pagamento erogato è di 37,54 € a capo.

12. Vacche nutrici

Un plafond di 23,9 milioni di euro è concesso a favore delle vacche nutrici iscritte ai Libri genealogici o ai Registri anagrafici delle razze bovine da carne. Un plafond specifico di 13,4 milioni di euro è riservato alle vacche nutrici incluse in appositi piani selettivi o di gestione della razza Chianina, Marchigiana, Maremmana, Romagnola e Podolica, facenti parte di allevamenti che aderiscono a piani di gestione della razza finalizzati al risanamento dal virus responsabile della Rinotracheite infettiva del bovino Ibr.

Un plafond specifico di 7,5 milioni di euro è riservato alle vacche nutrici non iscritte ai libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevanti non iscritti nella Bdn come allevamenti da latte.

Gli allevatori di vacche nutrici ricevono un pagamento di (tab. 2):

  • vacche nutrici iscritte ai Libri genealogici o ai Registri anagrafici: 133,59 € a capo;
  • vacche nutrici inserite in piani selettivi e gestione di razza, sommando il pagamento di base e quello specifico per i piani selettivi: 146,73 € a capo.
  • vacche nutrici non iscritte: 63,00 € a capo.

13. Bovini macellati

Il sostegno è riconosciuto a favore dei bovini da carne la cui età è compresa tra 12 e 24 mesi al momento della macellazione, i quali abbiano subito un periodo di permanenza presso l'allevamento del richiedente per almeno sei mesi.

I capi richiesti e accertati a premio sono 78.974 e il pagamento erogato è di 47,76 € a capo. Un importo di 54,78 € a capo è erogato agli animali che presentano alcuni requisiti aggiuntivi:

  • allevati per almeno 12 mesi nell'allevamento del richiedente;
  • aderenti al sistema di qualità nazionale o regionale;
  • rientranti nell'ambito di un sistema di etichettatura;
  • certificati come Dop e Igp, ai sensi del Reg. 1151/2012.

14. Ovini

L'aiuto è corrisposto a favore delle agnelle da rimonta, che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie. La quota di agnelle da rimonta ammissibili a finanziamento per ciascun gregge è determinata come segue:

  1. il 75% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della quota di rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta non raggiunto;
  2. il 35% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della quota di rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta raggiunto (allevamenti dichiarati indenni).

L’importo unitario del premio, sulla base dei capi richiesti e accertati (380.208), è di 22,89 € a capo. Inoltre, il settore ovino beneficia di un premio agli allevatori i cui capi ovini e caprini macellati siano certificati come Dop e Igp, ai sensi del Reg. 1151/2012. L’importo unitario del premio, sulla base dei capi richiesti e accertati (897.144), è di 5,64 € a capo.

Sostegno accoppiato, ecco gli importi definitivi per il 2022 - Ultima modifica: 2023-06-09T10:36:40+02:00 da Simone Martarello

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