Alimentazione zootecnica: la soia nazionale apre in rialzo del 19%

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Ribassi invece per quella estera. Secondo i dati della Borsa merci telematica italiana, prevale la stabilità nelle quotazioni dei cereali foraggeri

La penultima settimana di settembre conferma l’attuale fase di stabilità nei listini dei cereali foraggeri, con variazioni limitate per grano tenero, orzo e sorgo, a rispecchiare un buon equilibrio tra domanda e offerta. I prezzi rimangono comunque su livelli sostenuti. Rimane maggiore la volatilità nei listini delle oleaginose, con la soia di provenienza estera che registra un nuovo calo a Bologna, rimanendo invece stabile a Milano. Prime quotazioni per la soia nazionale, più alte di quasi il 20% rispetto all’esordio della scorsa annata. Tra le farine proteiche, prosegue il rafforzamento dei prezzi della farina di soia, influenzata dal cambio euro-dollaro e dal rialzo sulla Borsa di Chicago.

La soia italiana esordisce sui 620€/t

Le prime quotazioni della soia nazionale si sono attestate a Bologna sui 615-620 €/t (franco partenza), in crescita del 18,8% rispetto all’esordio della campagna 2021/2022. Il raccolto dovrebbe subire una decisa riduzione a causa del clima siccitoso dei mesi scorsi: secondo le stime del Coceral, diffuse lo scorso 16 settembre, la produzione italiana scenderebbe dagli 1,1 milioni di tonnellate del 2021 alle 875mila tonnellate previste per il 2022. Tornando ai prezzi, perde quota la soia di provenienza estera, che a Bologna si è attestata sui 635-660 €/t (franco arrivo), l’1,1% in meno rispetto a sette giorni prima. Rimane ampia la crescita su base annua, pari ad un +27%.

Tra le farine proteiche, i prezzi all’ingrosso della farina di soia hanno registrato una nuova progressione nei listini delle principali Borse Merci nazionali. Nell’arco di due settimane la soia proteica di provenienza estera ha messo a segno un rincaro di 70 €/t, portandosi sulla soglia dei 620 €/t (franco arrivo). Crescita che, volgendo lo sguardo ai mercati esteri, si è riscontrata anche alla Borsa di Chicago, dove le quotazioni dei futures sulla farina di soia hanno chiuso la settimana sui 440 $/t (pari a 501 €/t), guadagnando 10 $/t su base settimanale.

Lieve rialzo per la farina di girasole, invariata quella di colza

Lieve aumento per la farina di girasole proteico quotata a Bologna (+5 €/t), con i prezzi saliti sui 352-357 €/t (franco arrivo). Resta stabile il mercato della farina di colza, con prezzi che a Bologna si confermano invariati per la quinta settimana consecutiva appena sopra la soglia dei 400 €/t (402-407 €/t, franco arrivo). Nel complesso, i prezzi delle farine proteiche mantengono un incremento a doppia cifra su base annua (+11% per il girasole, +26% per la colza, +41% per la soia).

Orzi nazionali fermi su tutte le piazze, leggero aumento per il grano tenero

Nel comparto dei cereali foraggeri, prezzi con poche variazioni nella penultima settimana di settembre, sebbene i valori mantengano una crescita media del 40% circa rispetto a dodici mesi fa. Il grano tenero foraggero mette a segno un lieve aumento (+0,7% a Bologna), attestandosi sui 371-375 €/t (franco arrivo). Fermi i prezzi degli orzi nazionali su tutte le principali piazze di scambio (335-340 €/t a Milano, franco arrivo) e del sorgo nazionale (348-352 €/t a Bologna, franco partenza).

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 19 al 24 settembre 2022

 

Alimentazione zootecnica: la soia nazionale apre in rialzo del 19% - Ultima modifica: 2022-09-26T10:23:58+02:00 da Redazione Terra e Vita

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