Alimentazione zootecnica: stabili orzo e sorgo, ribassi per la soia estera

cereali foraggeri
Secondo i dati Bmti, la stabilità domina sostanzialmente gli scambi. Si registrano lievi rincari per il grano tenero, invariate le farine proteiche

La prima settimana di ottobre ha mostrato un ulteriore consolidamento per i prezzi dei cereali foraggeri, stabili su tutte le principali piazze di scambio nazionali. Nel mercato si continuano a registrare scambi e consumi limitati. Segnali di debolezza nel mercato della soia, con ribassi settimanali sia per i semi sia per la farina. Maggiore stabilità, invece, per la farina di girasole e quella di colza. I prezzi attuali rimangono comunque su livelli elevati sia per i cereali foraggeri (con un +40% circa su base annua per orzo e grano tenero) sia per le oleaginose, con diffusi rialzi rispetto allo scorso anno.

Orzo nazionale senza variazioni

Prosegue la fase di stabilità per i prezzi dei cereali foraggeri rilevati nei listini delle Borse Merci nazionali. Ferme per la sesta settimana consecutiva le quotazioni dell’orzo nazionale, invariate a Milano sui 335-340 €/t (franco arrivo), un livello più alto di quasi il 40% rispetto alla scorsa annata.

Sorgo sulla soglia dei 350€/t

Nessuna variazione si è osservata anche per il sorgo nazionale, i cui prezzi rimangono a ridosso della soglia dei 350 €/t (46-350 €/t a Bologna), il 28,7% in più rispetto ad un anno fa.

Lieve rincaro per il grano tenero

In linea con quanto rilevato per i grani panificabili, l’avvio di ottobre ha messo in evidenza un lieve rincaro dei prezzi del grano tenero foraggero (+4 €/t a Bologna e valori sui 374-380 €/t), dipeso però soprattutto dagli aumenti delle quotazioni dei grani esteri legati alle incertezze sull’evolversi del conflitto russo-ucraino.

Soia in discesa

Tra le proteoleaginose, rimane orientato al ribasso l’andamento della soia di provenienza estera, in calo per la sesta settimana consecutiva. A Bologna la flessione settimanale è stata di 20 €/t con i prezzi scesi sui 610-635 €/t (franco arrivo), mantenendo comunque una variazione positiva del +21% su base annua. Sulla scia dei ribassi registrati per la soia estera, la soia nazionale no ogm ha accusato un leggero arretramento (4 €/t a Bologna), riportandosi vicina ai valori che si registravano dodici mesi fa (+3%). Sui mercati esteri, settimana segnata nel complesso da una sostanziale stabilità per le quotazioni della soia alla Borsa di Chicago, attestate in chiusura di settimana sui 13,67 $/t (pari a 515 €/t), praticamente invariate rispetto a sette giorni prima. Ad appesantire il mercato sono anche le prime sulla raccolta brasiliana, attesa su valori record (152 milioni di tonnellate secondo il Conab).

Farine proteiche, colza e girasole ferme al palo

Tornando al mercato italiano, robusto calo settimanale per i prezzi all’ingrosso della farina di soia (-20 €/t per la farina estera proteica). Tra le altre farine proteiche, poche variazioni per la farina di colza, stabile sulla quasi totalità delle piazze ad eccezione del leggero ribasso sulla piazza di Torino (-5 €/t) per una maggiore offerta. Stabilità si è osservata anche nei listini della farina di girasole integrale, con un aumento solo per la farina proteica (+ 5 €/t a Milano e valori saliti sui 360-375 €/t.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 3 all'8 ottobre 2022

Alimentazione zootecnica: stabili orzo e sorgo, ribassi per la soia estera - Ultima modifica: 2022-10-10T14:20:12+02:00 da Redazione Terra e Vita

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