Avicunicoli, bovini e suini, tutti con il segno più

prezzi dei prodotti agricoli del 2 settembre 2019 secondo i dati Ismea
Le quotazioni rilevate da Ismea dal 26 agosto all'1 settembre evidenziano un andamento positivo per il mercato degli avicunicoli e nei prezzi dei vitelli da macello e dei suini, sia per quelli destinati al circuito Dop sia per quelli non destinati

Avicunicoli

L’ultima settimana di agosto, in cui i consumi di prodotti animali sono soliti riguadagnare terreno grazie all’abbassarsi delle temperature, vediamo come le quotazioni di uova di gallina e di carni cunicole siano in ripresa, rispettivamente del +1,78% e del +2,79% rispetto alla scorsa settimana. Restano stabili le carni avicole guardate nel complesso delle piazze nazionali. Il mercato all’origine dei conigli, quindi degli animali vivi, conferma e supera la congiuntura del prodotto macellato vedendo i conigli al +20,13% su base congiunturale. Ciò è dovuto ad una scarsa offerta domestica paragonata alla domanda. I prodotti avicoli all’origine hanno risentito del fine mese e di una incompleta stabilizzazione delle famiglie dalle località di villeggiatura alle aree di residenza. La scarsa domanda delle galline ha prodotto una contrazione congiunturale dei prezzi, del -2,78%.

Bovini

L’ultima settimana di agosto è caratterizzata da variazioni congiunturali limitate per le maggiori categorie merceologiche. Le variazioni più salienti sono riconducibili ai vitelli da macello, che su base nazionale guadagnano terreno in ragione del +0,63%. Per contro si vede la categoria dei vitelloni da macello perdere terreno seppur in misura inferiore, scendendo a 2,38 euro al chilo. Risultano stabili le manze e le vacche da macello. Sul fronte delle carni si nota una leggera ripresa delle quotazioni favorita dall’abbassamento delle temperature e dalla conseguente ripresa dei consumi di prodotti animali. Infatti, su base nazionale per tutte le categorie l’incremento medio di prezzo è pari al +0,42%. Tale variazione è favorita dalla categoria merceologica delle carni di vitello (+0,88%), mentre le carni di bovino adulto e di scottona risultano in una fase di stabilità.

Suini

La tendenza al rialzo dei suini da macello non si ferma nemmeno questa settimana con aumenti di quasi 2 centesimi, sia per i suini destinati al circuito Dop che per quelli non destinati; a tale scopo i suini destinati al circuito Dop (160/176 kg) si sono attestati a 1,646 euro al chilo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento prosegue l’ondata di debolezza che contraddistingue le ultime settimane, con la segnalazione di una molteplice quantità offerta a fronte della poca richiesta, in controtendenza i suini di maggiore peso influenzati dai suini da macello. Relativamente alle scrofe da macello si conferma, anche per questa varietà, la tendenza al rialzo come nelle scorse settimane.

Caseari

Con la ripresa di una commercializzazione molto vicina ormai alla normalità, il comparto dei lattiero caseari non ha comunque riservato particolari sorprese nel corso della settimana monitorata. Tutte le materie grasse con un andamento degli scambi definito ancora nella norma dagli operatori, riescono a mantenere stabili i listini. Lo zangolato viene confermato a 1,10 euro al chilo sulle piazze di Reggio Emilia, Parma e Modena. Alla stessa stregua anche il burro Cee, dopo le perdite accusate nel corso del mese di agosto, sulle piazze di Mantova e Milano mostra una sostanziale tenuta nei prezzi (3,30 euro al chilo). Anche per i due grana a denominazione le dinamiche evidenziate non mostrano particolari novità. Per il Grana Padano Dop il mercato nazionale evidenzia una totale stabilità nelle quotazioni su tutti principali centri di scambio. Il mercato del Parmigiano Reggiano Dop mostra quotazioni prevalentemente stabili, con un andamento nella norma per tutte le produzioni, leggermente meno favorevole per quella di 18 e 24 mesi per le quali sulla piazza di Parma i listini vengono adeguati al ribasso di 5 centesimi al chilo. Stazionari i prezzi degli altri formaggi.

Olio

Rispetto ai valori rilevati nel mese di luglio, negli ultimi trenta giorni, le quotazioni medie dell’olio extravergine nazionale non hanno subito variazioni sensibili, anche se, l’ultima settimana di agosto ha evidenziato una tendenza lievemente flessiva per le piazze del nord della Puglia. Situazione analogamente stabile per il mercato dell’olio vergine e lampante. Mantengono le quotazioni ai livelli raggiunti già nel passato mese anche le produzioni a indicazione geografica e quelle a denominazione di origine. Nel mercato raffinati situazione stabile sia per l’olio di oliva che per quello di sansa. Si è riscontrata però, negli ultimi sette giorni, una lieve flessione sulla piazza di Firenze. Sui mercati esteri il mese di agosto ha evidenziato stabilità per il mercato greco, mentre in Spagna i listini dell’extravergine hanno riportato una tendenza all’aumento, mentre per il lampante e i raffinati si sono registrate lievi flessioni.

Vino

Situazione incerta sul mercato del vino italiano. Nel mese di agosto non si sono registrate variazioni significative dei listini. Il mercato attende una stabilizzazione delle previsioni vendemmiali. La vendemmia risulta essere rientrata in media rispetto agli anticipi degli scorsi anni quindi c’è grande fermento nelle campagne. Già nei prossimi giorni ci saranno anticipazioni sulle previsioni di produzione e attendiamo per la prossima settimana eventuali modiche nei listini.

Prezzi dei prodotti agricoli del 2 settembre
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Avicunicoli, bovini e suini, tutti con il segno più - Ultima modifica: 2019-09-03T17:22:18+02:00 da Redazione Terra e Vita

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