Bovini, mercato eterogeneo. In calo le vacche da macello, bene i vitelli

prezzi dei prodotti agricoli del 23 settembre 2019
Le quotazioni rilevate da Ismea il 23 settembre confermano ulteriori cali per il Parmigiano Reggiano Dop e il trend positivo per il mercato degli avicunicoli

Caseari

L’ultima settimana di rilevazione ha manifestato qualche rallentamento negli scambi per i formaggi grana a denominazione. Sostanzialmente si è replicato l’andamento della scorsa settimana, ma per alcuni operatori gli scambi sarebbero risultati più calmi del previsto. Questa stentatezza ha coinvolto in maggior misura il Parmigiano Reggiano Dop rispetto al Grana Padano Dop. Per il Parmigiano Reggiano i cali riguardano praticamente tutte le produzioni con arretramenti sulle singole piazze che vanno dai 5 ai 10 centesimi. L’unico centro di scambio a confermare i listini è Modena. Per il Grana Padano, invece, la settimana ha mostrato un andamento pressoché stabile su quasi tutte le piazze di quotazione con scambi nella norma. Si segnala solo sulla piazza di Mantova un adeguamento a ribasso pari a 5 centesimi limitatamente al valore massimo della produzione 10 mesi.

Avicunicoli

Il rincaro congiunturale dei conigli vivi all’origine prosegue seppur con intensità ridotta rispetto alla scorsa settimana. Tali prodotti mostrano una congiuntura simile tra la taglia leggera e quella pesante: la prima sale del +1,93% mentre la seconda del +1,88%. Le carni allo stesso modo prosegue, rallentando la corsa, il rincaro delle carni cunicole che su base nazionale fanno registrare un incremento del +2,99%. I volatili domestici scambiati all’origine mostrano questa settimana un rincaro diffuso su tutte le categorie merceologiche tranne che su tacchini e piccioni che restano stabili. In particolare anatre e faraone salgono rispettivamente del +1,70% e +1,99%, mentre galline e polli rispettivamente del +2,31 e +0,29%. Le carni avicole nel complesso delle rilevazioni nazionali segnano un aumento del +1,04%. Le uova di gallina mostrano un recupero più marcato della scorsa settimana: nel complesso delle rilevazioni nazionali mostrano un rincaro del +1,22%.

Bovini

Il mercato degli animali vivi e delle carni nel comparto bovino mostra questa settimana un andamento eterogeneo. Vediamo come le vacche da macello acutizzano la flessione congiunturale media già mostrata la scorsa settimana perdendo il -2,35% su base nazionale. Tale variazione è maggiormente causata dalle vacche di razze da latte o a duplice attitudine come quelle di razza bruna, di frisona e di pezzata rossa sui mercati di Montichiari, Vicenza e Cremona. In sostanziale tenuta il mercato delle vacche da carne come chianina, marchigiana e maremmana. Restano pressoché stabili i valori medi dei vitelloni su tutti i centri di scambi, solo qualche aggiustamento al rialzo per la Charolaise sulla piazza di Padova (+0,6% variazione congiunturale), mentre su Montichiari la Frisona cede al mercato 8 centesimi rispetto ai precedenti valori. Un leggero recupero è mostrato dai vitelli da macello che guadagnano il +0,3% su base nazionale, dove gli unici recuperi vengono registrati per la frisona sul mercato di Montichiari. Riguardo al mercato all’ingrosso le carni vitello mostrano un rincaro del +0,46%, maggiormente riconducibile alla piazza di Milano per le tre sottocategorie merceologiche principali: busti, selle e mezzene.

Suini

La tendenza delle rilevazioni si conferma per i suini da macello sostanzialmente stabile. I leggeri incrementi che caratterizzano le due categorie sia quelle destinate alle produzioni tipiche che quelle non destinate oscillano tra i 3 e i 4 millesimi con il suino di taglia pregiata 160/176 kg che si attesta ad 1,66. Euro/kg. Relativamente ai suinetti prosegue, per quanto riguarda le pezzature più piccole, la flessione in negativo mentre quelli più pesanti risultano stabili rispetto alla settimana precedente. La variazione delle scrofe da macello si posiziona sui 5 millesimi in positivo. Per quanto riguarda le carni suine da consumo risulta in rialzo il lombo bologna mentre stabili il lombo padova e il busto con coppa. In calo. Le carni suine per l’industria invece sono in crescita pancetta, pancettone gole e lardo mentre stabili risultano essere le cosce e le spalle fresche.

Olio

La settimana appena trascorsa ha evidenziato un calo del 2% per il prezzo medio dell’olio E.V.O. nazionale. Ad aver mostrato questa flessione sono state le piazze di Calabria e Puglia.

Anche il Vergine, sempre riferito alle stesse piazze, ha fatto annotare un calo del 3% su base settimanale. Stabili le quotazioni medie degli olii rettificati di oliva e di sansa. Anche nel segmento degli olii raffinati di semi, arachide, girasole e mais, non si sono evidenziate variazioni.

Vino

Poche novità sul mercato dei vini nazionali. Con le campagne ancora in fervente lavoro il mercato non ha evidenziato variazioni sui listini medi sia per i vini comuni che per le indicazioni geografiche. Uniche eccezioni le piazze del nord della Puglia che hanno mostrato un lieve aumento dei listini per il prodotto rosso comune, mentre il Lazio evidenzia cali sia per il prodotto comune che per le Igt per entrambe le colorazioni

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Bovini, mercato eterogeneo. In calo le vacche da macello, bene i vitelli - Ultima modifica: 2019-09-24T15:51:45+02:00 da Redazione Terra e Vita

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